Scrivere (nel)la storia Stampa E-mail

Lidia Fogarolo

Scrivere (nel)la storia
Uno sguardo ai papi del XX secolo attraverso le loro grafie


 Graphe.it, pagg.284, € 15,90

 

fogarolo scrivere  Il XX secolo ha rappresentato un periodo cruciale non solo per la Chiesa cattolica, ma per l'intero contesto geopolitico e sociale globale. L'epoca dei Papi moderni è segnata da eventi storici di vasta portata: le due guerre mondiali, il sorgere e il crollo dei totalitarismi, la Guerra Fredda e le evoluzioni del mondo postcoloniale. In questo contesto, i Papi sono stati non solo guide spirituali, ma anche figure influenti nel panorama politico e culturale del loro tempo.

  Dal pontificato di Leone XIII, che inaugurò un approccio più sociale e dialogante nei confronti della modernità, fino a Giovanni Paolo II, la cui figura carismatica ha avuto un impatto mondiale, la scrittura di ciascun Pontefice ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare la visione della Chiesa. L'opera di Lidia Fogarolo si inserisce in questo dibattito storico e culturale, offrendo un'analisi innovativa che si avvale della grafologia come strumento di comprensione.

  La grafologia, studio della scrittura e della sua interpretazione psicologica, offre un nuovo punto di vista per esaminare le personalità dei Papi e le loro scelte. Fogarolo non si limita a esaminare i testi, ma indaga come le caratteristiche grafiche possano riflettere le inclinazioni personali e il contesto storico in cui ogni Papa ha operato. Questo approccio interdisciplinare invita a riconsiderare le fonti storiche tradizionali, aggiungendo una dimensione psicologica che può rivelare molteplici sfumature nella storia del Papato.

  L'opera di Fogarolo è articolata in vari capitoli, ciascuno dedicato a un Papa del XX secolo, da Leone XIII a Giovanni Paolo II. Ogni capitolo combina una biografia concisa con un'analisi grafologica della scrittura del pontefice, contestualizzando i suoi testi all'interno del periodo storico in cui visse e operò. La scelta di procedere in ordine cronologico permette di evidenziare non solo le evoluzioni personali di ciascun Papa, ma anche come il loro pensiero e le loro scelte siano stati influenzati dai cambiamenti sociali e politici.

  Fogarolo inizia con Leone XIII, il Papa che ha introdotto un nuovo approccio al dialogo con il mondo moderno, seguita da figure come San Pio X, noto per la sua opposizione al modernismo, e Benedetto XV, che cercò di mediare durante la Prima Guerra Mondiale. Ogni analisi non solo si concentra sulla scrittura, ma esamina anche come le peculiarità grafiche possano rivelare tratti della personalità, come la rigidità, l'apertura al dialogo o la vulnerabilità.

  Un capitolo speciale è dedicato a Giovanni XXIII, la cui scrittura riflette la sua apertura e il desiderio di rinnovamento, preludio al Concilio Vaticano II. In contrasto, l'analisi di Paolo VI rivela le tensioni e le difficoltà che ha affrontato nel portare avanti le riforme conciliari. Giovanni Paolo II, infine, viene analizzato non solo in termini di scrittura, ma anche della sua straordinaria capacità di comunicare attraverso l'oralità, il che rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui la Chiesa si relaziona con il mondo.

  Una delle tematiche centrali del libro è il rapporto tra la scrittura e l'identità personale. Fogarolo sostiene che la grafia di un Pontefice non solo riflette il suo stato d'animo, ma anche le sue convinzioni profonde e il suo modo di intendere il ruolo di guida spirituale. L'analisi delle scritture di questi Papi fornisce spunti preziosi per comprendere le loro visioni teologiche e pastorali.

  Inoltre, l'Autrice mette in luce l'importanza del contesto storico nella formazione delle idee e delle scelte dei Pontefici. Ogni Papa ha dovuto confrontarsi con le sfide del proprio tempo, e la grafologia diventa una chiave di lettura per capire come essi abbiano cercato di affrontare questioni cruciali come la guerra, la pace, i diritti umani e il dialogo ecumenico.

  Il libro affronta anche la questione della scrittura come testimonianza storica. Fogarolo evidenzia come i testi papali non siano solo documenti religiosi, ma abbiano influenzato profondamente la storia e la cultura contemporanea. L'analisi grafologica diventa quindi uno strumento per riscoprire l'eredità dei papi e il loro impatto sulla Chiesa e sulla società.

  "Scrivere (nel)la storia" di Lidia Fogarolo rappresenta un contributo significativo alla comprensione del Papato nel XX secolo, attraverso una lente innovativa e multidisciplinare. L'opera è caratterizzata da un linguaggio accessibile e da un'approfondita ricerca.

  Fogarolo riesce a coniugare l'analisi grafologica con la storia, offrendo un nuovo modo di guardare le figure dei Papi e il loro ruolo nella storia contemporanea. La sua capacità di collegare le peculiarità personali dei Pontefici con le sfide storiche del loro tempo arricchisce il discorso sulla storia del Papato e sull'eredità che essi hanno lasciato.