Angelo Abis
I sardi a Salò
Pietro Macchione Editore, pagg.248, € 20,00
La Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.), istituita nel 1943 sotto la guida di Benito Mussolini, rappresenta uno dei periodi più controversi e complessi della storia italiana del XX secolo. Caratterizzata da un regime autoritario e da una politica di estrema destra, la R.S.I. è spesso vista come l'epitome del fascismo. Tuttavia, in questo contesto, emergono figure e movimenti che complicano la narrazione prevalente, rivelando una varietà di esperienze e ideologie.
Un aspetto peculiare di questo periodo è la presenza dei sardi, che, a dispetto della marginalizzazione geografica e culturale della loro isola, svolsero ruoli significativi all'interno della R.S.I. e contribuirono a un dibattito politico e culturale ricco e sfaccettato. La questione sarda si intreccia con le dinamiche nazionali, portando a riflessioni sulla libertà, sul pluralismo e sull'autonomia, temi che non erano esclusivi del Fascismo repubblicano, ma che trovavano risonanza anche tra le forze di opposizione al Regime.
In questo contesto si inserisce il volume di Angelo Abis dal titolo "I sardi a Salò", che si propone di esplorare le identità, le aspirazioni e le contraddizioni dei sardi in un periodo di grande tumulto politico e sociale. Abis analizza non solo i protagonisti sardi della R.S.I., ma anche il loro impatto sulle idee di autonomia e libertà che avrebbero continuato a influenzare il dibattito politico italiano anche dopo la caduta del Regime.
Il libro di Abis si segnala per l'approccio analitico e per la rigorosa ricerca storica. Attraverso un'esame dettagliato delle biografie e delle idee di figure chiave come Barracu, Sulis, Manunta, Ruinas, Contu e Lai, l'Autore offre una visione complessa della R.S.I. che va oltre il semplice schieramento ideologico. Questi individui, pur inseriti nel contesto del Fascismo repubblicano, sono rappresentati come protagonisti di una narrazione più ampia che abbraccia le istanze di libertà di stampa, pluralismo politico e socializzazione dell'economia.
Uno degli elementi centrali dell'opera è il linguaggio sardo, che emerge come simbolo di identità e coesione tra i sardi a Salò. Abis dimostra come la lingua fosse non solo un mezzo di comunicazione, ma anche un fattore di solidarietà che superava le divisioni ideologiche. La citazione di Barracu, che parla di autonomia per la Sardegna, incarna questa aspirazione a un'identità riconosciuta e legittimata, alimentando una riflessione più ampia sull'autonomia regionale in Italia.
Abis, con uno stile incisivo e avvincente, riesce a tessere un racconto che mette in luce le sfide affrontate dai sardi e le loro aspirazioni. Le biografie dei personaggi diventano un modo per esplorare la complessità delle scelte politiche e culturali in un momento di grande instabilità. L'Autore non si limita a descrivere i fatti, ma si addentra nelle motivazioni e nei contesti che hanno portato questi sardi a impegnarsi attivamente nella Repubblica sociale, rivelando le contraddizioni e le tensioni che caratterizzavano le loro posizioni.
L'opera si arricchisce anche con un'analisi delle idee politiche che circolavano in quel periodo, mostrando come, al di là della retorica fascista, si fosse sviluppato un dibattito vivace su temi come l'autonomia, la giustizia sociale e la libertà. Questo aspetto è particolarmente significativo, in quanto Abis evidenzia come le aspirazioni di molti sardi non fossero allineate con la visione totalitaria del Regime, ma piuttosto con una concezione più pluralista della società.
"I sardi a Salò" di Angelo Abis è un'opera originale e utile per approfondire la storia della R.S.I.. La ricerca meticolosa di Abis, unita a una narrazione avvincente, rende questo libro non solo un contributo significativo alla storiografia italiana, ma anche una riflessione profonda sulle questioni di identità, libertà e autonomia.
Il volume invita a riconsiderare le categorie dell'analisi storica, sottolineando l'importanza di voci spesso dimenticate e di narrazioni alternative. In un periodo in cui il dibattito sull'autonomia e sulla libertà rimane di grande attualità, l'opera di Abis offre spunti di riflessione preziosi e necessari. La Sardegna, con la sua storia e le sue aspirazioni, emerge non solo come un luogo geografico, ma come un simbolo di una lotta più ampia per l'identità e la libertà che continua a riverberare nel presente. |