Marzia Casolari
L'Asia agli asiatici La politica 'indiana' del Regime fascista e i rapporti con il nazionalismo radicale
Mondadori Education, pagg.VI-298, € 29,00
L'espressione "l'Asia agli asiatici" richiama uno dei concetti centrali della dialettica mussoliniana, che è stato ampiamente utilizzato nel corso della sua parabola politica. Il Duce, nei suoi discorsi e nei suoi scritti, faceva spesso riferimento a questa espressione, in particolare per sottolineare i fermenti nazionalisti anticoloniali che si stavano diffondendo in maniera sempre più attiva in Asia.
Sorprendentemente per molti lettori e studiosi, Mussolini nutriva un particolare interesse per l'India, che egli considerava "la porta dell'Asia". L'India, in virtù della sua posizione strategica, aveva grandi potenzialità in termini di connettività tra il Mediterraneo, che era un'area privilegiata per l'espansione italiana, e l'Asia orientale. Tuttavia, l'India era ancora una colonia britannica, e ciò significava che la sua classe politica nazionalista rappresentava sia una sfida per l'Inghilterra sia un'opportunità per l'Italia.
L'obiettivo di Mussolini era quello di conquistare la classe politica nazionalista indiana, in modo da sfidare l'Inghilterra e aprire uno spazio economico per l'Italia nel paese. Tuttavia, ciò che forse era ancora più importante per il Duce, era l'opportunità di alimentare le tensioni anticoloniali e di esercitare pressioni politiche su Londra, nella speranza di ottenere concessioni in altre aree che erano considerate vitali per gli interessi italiani.
La connessione tra l'Italia e l'India si sviluppò quindi in un contesto complesso e intricato, che coinvolse diversi attori e ideologie. Un elemento chiave di questa relazione fu il nazionalismo radicale indù, che può essere considerato il progenitore dell'attuale induismo politico, o del fondamentalismo indù, che attualmente governa l'India.
Il nazionalismo indù rappresentava una forza politica sempre più influente nel paese, con un forte desiderio di liberare l'India dal controllo coloniale britannico. Mussolini riconobbe il potenziale di questa ideologia e cercò di stabilire legami e alleanze con i leader indù, sostenendo la loro lotta per l'indipendenza e cercando di influenzare la politica interna dell'India.
La connessione tra il nazionalismo indù e il regime fascista italiano fu complessa e sfumata. Mentre alcuni leader indù erano entusiasti di trovare un alleato nella lotta contro l'Impero britannico, altri erano più scettici nei confronti dei fascisti italiani, temendo che la loro ideologia potesse entrare in conflitto con il loro nazionalismo indiano.
Nonostante queste sfide, i contatti e le relazioni tra fascisti italiani e nazionalisti indù continuarono a svilupparsi nel corso degli anni '30. Mussolini aveva riconosciuto che l'India poteva essere un potenziale alleato per l'Italia nella sua ambizione di espansione in Asia, e la connessione con i nazionalisti indù sembrava offrire una via per raggiungere questo obiettivo.
Questa complessa relazione e interazione tra fascisti italiani, nazionalisti indù e la lotta per l'indipendenza in India hanno avuto un impatto duraturo sulla storia politica dell'India e sulle dinamiche internazionali dell'epoca. L'influenza e il coinvolgimento di Mussolini e del regime fascista italiano nel contesto indiano rappresentano un importante capitolo nella storia delle relazioni internazionali e nella lotta contro il colonialismo.
Questo volume di Marzia Casolari (professore associato di Storia e Istituzioni dell'Asia all'Università di Torino) prende in esame il lungo percorso di avvicinamento tra i due Paesi, dalle prime iniziative dell'Italia postunitaria fino al contesto politico indiano. La ricostruzione parte dalla scoperta dell'India da parte dell'Italia e si focalizza sul contesto politico indiano dell'epoca.
Attraverso una dettagliata analisi, il libro esamina gli sforzi compiuti dall'Italia nel periodo tra dopoguerra e Fascismo per avvicinarsi all'India. Viene approfondito il cauto avvicinamento tra i due paesi e le dinamiche che influenzavano l'interazione tra di loro.
Uno dei temi chiave trattati è l'estremismo indù e la sua relazione con il fascismo italiano. L'Autrice analizza come l'estremismo indù abbia influenzato e plasmato il contesto politico italiano, e come il Regime fascista abbia trovato nell'India un'opportunità per sfruttare la difficile situazione dell'Inghilterra.
Infine, l'epilogo del libro fornisce una sintesi dei principali sviluppi nel rapporto tra Italia e India nel periodo preso in esame. Attraverso una prospettiva storica e politica, il volume offre un quadro completo e approfondito del rapporto tra i due Paesi nel corso del Ventennio. |