Ascia nera |
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Leonardo Palmisano
DAL TESTO – "Come ogni mafia che si rispetti, anche il Neo Black Movement si è creato un apparato di simboli e di rituali grazie ai quali gli affiliati si identificano in una mitologia. Nonostante si professi come un'associazione libera da condizionamenti religiosi, l'NBM è un movimento cultista, termine un po' vago che evoca l'esistenza di rituali (come il celebre Juju) e momenti di preghiera collettiva. Questo ritualismo comunitario trasuda dalle dichiarazioni degli aderenti ed è un collante ideologico di grande efficacia che dall'abbigliamento arriva alle prove fisiche. L'NBM usa divise universitarie. I colori adoperati per questi indumenti sono il giallo (che simboleggerebbe l'intelligenza), il bianco (che rappresenterebbe la purezza fisica e mentale) e il nero (che evocherebbe la grandezza nera). Siamo abituati a pensare che il solo rito interno alla comunità mafiosa nigeriana sia il Juju, una catena di rituali che vincola le ragazze rendendo le schiave di una vaga e punitiva volontà divina. Altri, invece, sono i rituali compiuti dai picciotti dell'organizzazione." L'AUTORE – Leonardo Palmisano (Bari, 1974) è scrittore ed etnografo. Presiede la cooperativa Radici Future Produzioni ed è vicepresidente nazionale di CulTurMedia di LegaCoop. Esperto di lavoro, migrazioni e criminalità organizzata, è consulente sul rapporto tra mafie e territorio per enti pubblici e privati. È autore di inchieste, saggi, sceneggiature e romanzi. Ha scritto per "Left", "NarcoMafie", "Lo Straniero". Per Fandango Libri ha pubblicato con Yvan Sagnet "Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento" (2015), con cui ha vinto il premio Rosario Livatino 2016, "Mafia Caporale" (2017) e "Tutto torna. Il primo caso del bandito Mazzacani" (2018). INDICE DELL'OPERA - Prologo - ASCIA NERA - Planet Caravan – Il carceriere – L'orbo è Re - Felix Kupa, il capo - Lo spaccaossa di Benin City - Esattori elettorali - Sono mafiosi - Finché sono teppisti - ÌL VIAGGIO - Per troppa fame - Mi hanno rapita - Agadez, la città delle schiave - Sabrata o Birkenau? – Tante Afriche – Io non muoio mai – Il mare vince sempre – LA TRATTA - Ho imparato a morire - Economia di sottoscala – Le chiese del Bois de Boulogne – La paura – Il tassinaro di via Collatina - Senza preservativo - La compagnia del topo – Il catarifrangente – Lo facevo già - RITI E PUNIZIONI - Il Juju - La punizione dell'abbandono - Football match - La fossa comune – STUDENTI - Ladri di automobili, per l'Austria - Dall'Olanda a Dubai - Il mercato russo – L'ingegnere informatico - La start up di Lagos - Da Bakassi a Toronto – L'agronomo panafricanista - DROGA E ALTRI TRAFFICI - Bianchi e neri - La mano nera - Il pusher di Bologna - Il petrolio di Warri - Con la droga in corpo - Eroina, dal Pakistan al Sudafrica - Money Transfer e corruzione - Il problema è il traffico - Bulli e pupe: dialogo tra un Aye e una schiava – APPENDICE - Nota per l'onorevole Davide Mattiello - Reportage apparso sul Corriere del Mezzogiorno il 25 aprile 2018 - Articolo apparso su Radici.online il 31 ottobre 2018 - Ringraziamenti |