Romanzo di uno scandalo |
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Clotilde Bertoni
DAL TESTO – "[...] lo scandalo della Romana ha una forza di rottura duplice: agisce sia sul piano degli eventi sia su quello dell'immaginario. Ma si tratta pur sempre di una forza di rottura limitata: se stimola la volontà di cambiamento, questa storia non arriva a determinare nessun cambiamento sostanziale; e se a volte sospinge una visione della politica più insolita, tale visione non acquista mai sufficiente respiro. Nell'insieme, la dinamica effettiva dello scandalo conferma la difficoltà di riformare la politica istituzionale; e le sue evocazioni romanzesche quella di raffigurarla in modo innovativo." L'AUTRICE – Clotilde Bertoni insegna Teoria della Letteratura all'Università di Palermo. Tra i suoi libri ricordiamo «Percorsi europei dell'eroicomico» (Nistri-Lischi, 1997) e «Letteratura e giornalismo» (Carocci, 2009). Ha curato l'edizione di Italo Svevo, «Racconti e scritti autobiografici» (Meridiani Mondadori, 2004) e, per il Mulino, l'edizione del «Carteggio Croce-Ricci» (2009). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Fonti e abbreviazioni - Parte prima: la fine di un secolo e le sue narrazioni - I. Un'epoca di crisi (1. «Il dispotismo della maggioranza» - 2. «Qualcosa di grossolano» impossibile da ignorare: letteratura e politica - 3. Due scandali alla prova del romanzo: Il secolo che muore e Corruttela) - II. «Il vecchio mondo sprofonderà nel fango». Lo scandalo del Panama (1. «Più bello di uno Shakespeare»: gli eventi - 2. «La piaga orrenda»: le rappresentazioni) - Parte seconda: «grande ladreria governativa» e ultima battaglia del risorgimento: la storia della banca romana - III. «La verità, null'altro che la verità». Il prologo (1. «La febbre dei subiti guadagni»: Roma capitale - 2. «Anziché giovare al credito, nuocerebbe»: un'ispezione insabbiata - 3. «Ministero d'impiegati»: Giolitti al governo - 4. «Roma potrebbe avere il suo Panamino»: l'esplosione dello scandalo) - IV. «Se io precipito giù casco in buona compagnia!». L'allargamento della storia (1. «Dalle inferriate del carcere cinque secoli ci guardano»: scandali paralleli - 2. «Ciò che vuole tutto il paese»: avvio dell'istruttoria, agitazione a Montecitorio - 3. «L'hanno assassinato!»: il caso De Zerbi - 4. «Gl'indelicati che disonorano il Parlamento»: l'apertura dell'inchiesta - 5. Un uomo dal «pugno di ferro», un «Girella della politica», uno «scrivano straordinario»: personaggi da romanzo) - V. «Ministero Chauvet!». Crisi e caduta del governo Giolitti (1. «A spese della nazione»: la nuova legge bancaria - 2. «Ignari delle sue mire occulte»: un'istruttoria compiacente - 3. «Più si discute e più si perdona»: la Commissione dei Sette - 4. «L'Italia attraversa un periodo difficile del suo risorgimento»: la chiusura dell'inchiesta) - VI. «L'illusione crispina salverà molte cose». Un nuovo governo (1. «L'opera di reazione che in nome vostro trionfa in Sicilia»: la repressione dei Fasci - 2. «Lasciate che io me lo figuri sempre giovane di venti anni»: l'addio a Nicotera) - VII. «Non possiamo acchiappare i bricconi principali». Il tempo del processo (1. «Io dico e dirò sempre la verità»?: un processo ufficiale e uno surrettizio - 2. «Mi hanno dilapidato!»: dal melodramma alla farsa - 3. «Bernardo sei salvo!»: l'«orripilante verdetto») - VIII. «Le questioni morali non si possono soffocare»? La conclusione (1. «Un plico tira l'altro»: la contromossa di Giolitti - 2. «L'autoelettosi dittatore Crispi»: la chiusura delle Camere - 3. «La negazione del Parlamento»: l'insabbiamento definitivo) - IX. «Ma che cosa fa il popolo?». Gli echi finali (1. «Noi siamo stanchi di tutto ciò»: riflessioni e lagnanze - 2. «Consacrandosi alla politica, sposò la povertà»: l'epilogo) - Parte terza: «che quadro, che romanzo»: la banca romana nella fiction - X. «Ingombra delle rovine della crisi edilizia e bancaria». Gli sguardi a caldo (1. «Il denaro gran forza motrice»: da Chelli a Castelnuovo - 2. «La mania di imitazione ci perde»: L'onorevole di Bizzoni) - XI. «Emilio Zola apre nuovi orizzonti». Uno sguardo d'eccezione (1. «Credo che a Roma ci sia stato un Panama»: un innocente all'estero - 2. «Fatta la patria, andate a entusiasmarvi per riorganizzarne le finanze!»: la Rome di Zola) - XII. «Campo aperto per gli imbroglioni e per i ciarlatani». Deplorazioni di fine secolo (1. «A Emilio Zola, maestro»: romanzi epigonali - 2. «Quella del piede destro si consegnava il sabato»: romanzi-documento) - XIII. «Guai a chi si stanca». Un'altra prospettiva (1. «Una tribuna per farsi udire al di fuori»: Le ostriche di Del Balzo - 2. «La potenza morale degli uomini popolari»: I corsari della breccia di Colacito) - XIV. «Il dramma della mia generazione». I vecchi e i giovani (1. Un libro spiazzante - 2. «Quella torbida fetida alluvione di melma»: un repertorio sfruttato - 3. «Tanti altri lui spietati»: un repertorio scomposto - 4. «Quel deputato siciliano»: il punto di vista dimenticato) - XV. «Ai tempi della Banca Romana». Le ultime evocazioni (1. «Il vecchio miserando che aveva amato la patria»: la mitizzazione di Crispi - 2. «Vent'anni di pandemonio politico»: strascichi e declino del romanzo parlamentare) - XVI. «Nel nostro Caso restiamo nella cronaca». Politica e scandali nel secondo Novecento (1. «In via politica non posso porgere un dito»: nuove visioni - 2. «Sua eccellenza aveva preso tutto il denaro che aveva potuto prendere»: la Banca Romana ancora in scena) - Indice dei nomi |