Atatürk addio |
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Marco Guidi
DAL TESTO – "Sta di fatto che oggi nella Turchia di Erdoğan la democrazia langue, l'autorità del presidente è, non solo sulla carta, quasi totale, la laicità, peraltro ancora forte in molte regioni del paese, è concussa, come sono concusse le minoranze etniche e religiose, primi fra tutti i curdi e gli aleviti. Ora il presidente-sultano sta conducendo il suo popolo verso una reislamizzazione accelerata, la sua politica guarda sempre più verso i mondi del Medio Oriente, dei Balcani, del Caucaso e dell'Asia centrale piuttosto che verso l'Europa, nel tentativo, che pare avverarsi di giorno in giorno, di annullare, di far dimenticare l'opera di colui che è ancora considerato il padre della patria, quel Mustafa Kemal Atatürk che è il feticcio-avversario del nuovo padrone della Turchia (e basterà ricordare che mentre per Atatürk «è turco chi parla turco», per Erdoğan è turco prima di tutto chi è sunnita). Una guerra, nemmeno troppo nascosta, contro la memoria di colui che tentò di portare la Turchia in Europa, staccandola dal Medio Oriente. Una guerra per invertire il corso della storia e che, comunque vada a finire, segnerà il paese per molti, troppi decenni a venire." L'AUTORE – Marco Guidi, giornalista, per molti anni inviato di guerra sui fronti mediorientali e balcanici, è studioso della Turchia che frequenta da quasi mezzo secolo. INDICE DELL'OPERA - Un dubbio come prefazione - I. Il golpe fallito: Erdoğan dalla democrazia allo Stato autoritario - II. Anni decisivi: la Turchia dalle guerre balcaniche al 2002 - III. Dal Refah all'Akp: storia di un successo - IV. Fethullah Gülen, da alleato a grande nemico - V. La politica estera: trionfi e fallimenti - VI. Il fascino dell'impero - VII. Chi resiste al sultano - VIII. E ora che succederà? - Un'appendice (dovuta) - Invece di una bibliografia - Indice dei nomi |