Diritti e politiche sociali Stampa

Michela Minesso

Diritti e politiche sociali
Le proposte delle parlamentari nelle Assemblee legislative dell'Italia repubblicana
(1946-1963)


Edizioni Franco Angeli, pagg.274, € 30,00

 

minesso diritti  IL LIBRO – La costruzione dello Stato repubblicano in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale è segnata dalla presenza di un gruppo, limitato ma significativo, di donne attive nelle istituzioni parlamentari. Si tratta di figure per la maggior parte poco note, ma di grande spessore morale, che con il loro forte e appassionato impegno contribuirono a stabilire le basi sulle quali fondare la Repubblica. Donne cattoliche, laiche, socialiste e comuniste che rivelano una precisa sensibilità nello sviluppo della loro azione politica, un'attenzione privilegiata per l'affermazione e la difesa dei diritti civili e sociali, per la tutela della condizione femminile e dell'infanzia, per la lotta contro le diverse forme della diseguaglianza.
  L'opera delle donne in Parlamento nella prima fase repubblicana non è ancora stata sufficientemente messa in luce. Si tratta quindi di approfondirne le caratteristiche e i presupposti, le realizzazioni e le sconfitte, nella convinzione che la comprensione del loro percorso ai vertici dello Stato sia parte integrante di una ricostruzione a tutto tondo della storia repubblicana. Il presente lavoro, fondato sulla sistematica analisi dell'attività parlamentare, si colloca in quella direzione come un passo necessario per riconoscere alle "madri della Repubblica" il contributo dato alla costruzione e al consolidamento dello Stato democratico.
  Il volume si articola in cinque parti. Le prime quattro seguono un andamento cronologico e puntano a ricostruire i settori principali sui quali si sviluppa l'attività delle parlamentari, individuando di volta in volta le proposte di legge più significative in ogni campo, anche dal punto di vista della novità dell'argomento trattato. Il punto di partenza è rappresentato dai lavori della Consulta e dell'Assemblea costituente. Segue, quindi, l'esame delle prime tre Legislature repubblicane, nella considerazione che con il 1963 si chiude una fase politica, quella della fondazione e del consolidamento della Repubblica, e si inaugura ufficialmente la nuova stagione del centro-sinistra, ma muta profondamente, al tempo stesso, a seguito della trasformazione economica, il tessuto complessivo della società italiana. Da questo punto di vista, i temi delle proposte avanzate dalle parlamentari nel corso della terza Legislatura appaiono chiaramente rappresentativi di una fase di cambiamento. Spesso, infatti, ci troviamo di fronte a progetti di legge che impostano su basi nuove la soluzione dei problemi a suo tempo individuati, come nel caso della tutela sanitaria delle madri o della costruzione di un sistema nazionale di asili nido o ancora di un'apertura verso ambiti nuovi delle carriere femminili. La terza Legislatura registra naturalmente, anche sul versante dell'azione delle deputate e delle senatrici in Parlamento, il segno del cambiamento più generale che caratterizza il Paese e del mutamento dei bisogni sociali. L'ultima parte del volume comprende le tre appendici finali, che vanno considerate come parte integrante del testo e sono state realizzate mediante una rielaborazione delle informazioni presenti nelle banche-dati della Camera e del Senato. Sulla loro base è stata costruita l'analisi proposta nella prima parte del lavoro. La prima di esse riporta i nomi delle consultrici, delle costituenti e delle parlamentari elette nelle prime tre Legislature con alcuni cenni biografici. La seconda elenca tutti i progetti di legge dei quali le parlarnentari sono state prime firmatarie alla Camera dei deputati, specificando se sono divenuti legge. La terza riguarda invece l'attività legislativa delle elette al Senato della Repubblica, dove la presenza femminile fu molto limitata. In questo caso sono stati considerati tutti i disegni di legge nei quali sono state coinvolte le poche donne presenti.

  DAL TESTO – "E così scopriamo che la legge del 1950 sulle lavoratrici madri venne anticipata da un progetto di Teresa Noce. La tutela previdenziale delle casalinghe fu promossa da Nilde lotti. La riforma dell'assistenza fu tentata a più riprese, su versanti politici diversi, da Luciana Viviani e da Maria Pia Dal Canton. La legge per la costruzione di un sistema nazionale pubblico di asili nido fu anticipata da una proposta di Angiola Minella. Maria Maddalena Rossi, ma anche Erisia Gennai Tonietti, furono impegnate nel corso di più d'una Legislatura nella riforma del Codice civile, di alcuni articoli, in particolare, quelli che definivano la patria potestà e i rapporti all'interno della famiglia, la condizione dei fanciulli illegittimi, la ricerca della paternità."

  L'AUTORE – Michela Minesso è docente di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Milano. Visiting Professor negli Stati Uniti, si occupa di Storia dell'Ottocento e del Novecento e di Storia del Welfare e delle Istituzioni in una prospettiva comparata. Tra le sue pubblicazioni più recenti: "Giuseppe Belluzzo. Tecnico e politico nella storia d'Italia 1876-1952" (Milano, 2012) e "Madri Figli Welfare. Istituzioni e politiche dall'Italia liberale ai giorni nostri" (Bologna, 2015).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Michela Minesso - L'esordio delle donne al vertice dell'attività legislativa (1945-1947) (Il dopoguerra e la nuova idea di cittadinanza; Le donne e la Consulta; Madri costituenti; La I e la III sottocommissione; La discussione generale in Aula) -Costruire un Paese nuovo. L'azione delle elette nella prima Legislatura (1948-1953) (L'Italia della prima Legislatura; Il lavoro delle donne e la maternità; Contro il licenziamento delle donne e per la parità salariale; Le difesa delle mondine, capitolo nuovo di una storia di lungo periodo; Per la dignità della persona umana: la legge Merlin; Le donne nelle giurie popolari; La tutela sanitaria delle madri; A protezione del lavoro dei minori; La piaga della delinquenza minorile; I fanciulli illegittimi; Gli Istituti, vexata quaestio, e la riforma dell'assistenza) - Il Paese riparte. L'iniziativa delle parlamentari nella seconda Legislatura (1953-1958) (Gli anni Cinquanta; La condizione giuridica delle donne; Dalla tutela delle operaie alla tutela di tutte le lavoratrici; La pensione alle casalinghe; La difesa della salute delle madri su basi nuove; Riformare gli enti assistenziali; Riformare il codice civile, estendere la patria potestà; I nuovi diritti: asili nido e istruzione) - Alla vigilia delle riforme. Le proposte delle elette nella terza Legislatura (1958-1963) (L'Italia del miracolo economico; Le nuove professioni delle donne; Ancora sulla tutela delle lavoratrici; Per le lavoratrici agricole e le mondine; Sanità pubblica per le madri; La riforma dell'assistenza e l'Onmi; Un sistema nazionale pubblico di asili nido) – Appendici (Consultrici, costituenti, deputate e senatrici della Repubblica (1945-1963); Progetti di legge presentati dalle deputate in qualità di I firmatario (1948-1963); Progetti di legge presentati dalle senatrici (1948-1963)) - Indice dei nomi