«Fedeli, diligenti, chiari e dotti» |
a cura di Elisa Gregori
IL LIBRO – Sono qui pubblicati gli interventi al convegno svoltosi a Padova nell'ottobre del 2015, una serie di casi tratti dalle maggiori letterature nazionali, configurando un abbozzo di canone di autori tradotti (Petrarca, Commynes, Machiavelli, Ariosto, Tasso, Rabelais, Montaigne, Shakespeare, Bacon, Cervantes) ma anche una rosa di traduttori ritenuti maggiormente significativi (Dolce, Chappuys, Fischart, Urquhart, Salazar) e di generi tradotti (poesia amorosa, commedie, trattatistica economico politica, romanzo pastorale, teatro, novella picaresca), con attenzione a fenomeni nazionali (la situazione in Scozia, in Francia, in Svizzera o in Germania) o ancora a quaestiones trasversali (interventi editoriali, edizioni plurilingui, autocoscienza dei traduttori, apparati e strategie di dedica, traduzione come etica sociale della trasmissione culturale, scelte linguistiche, rifacimenti e riscritture, trattatistica sulla traduzione). DAL TESTO – "Uno dei metodi usati dai traduttori di questo periodo per «acquistare reputatione», malgrado la difficoltà della loro impresa, riguardava non il testo tradotto, bensì un paratesto liminare. La diffusione pubblica delle traduzioni in forma manoscritta o a stampa, come quella di altre opere, veniva spesso avviata, dal traduttore o da un'altra persona, con il ricorso a un canale di rapporti interpersonali e sociali: il dono formale dell'opera a un primo lettore prescelto, il dedicatario. Questo dono poteva comportare la presentazione privata di un esemplare del testo ma, cosa più importante per la ricezione della traduzione da parte del pubblico dei lettori, l'atto veniva sancito di solito da una lettera dedicatoria annessa al testo e a volte, nel caso di un libro stampato, anche da un'allusione al dedicatario sul frontespizio." LA CURATRICE – Elisa Gregori nata a Padova il 12 luglio 1969, si è laureata, con 110 e lode, nell'Anno Accademico 1999/2000, in Lingua e Letteratura francese all'Università di Padova, discutendo una tesi in lingua francese dal titolo: "Valéry-Mallarmé: infinies significations possibles" (relatore: Prof. Patrizio Tucci). Nel 2006 ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca presso l'Università di Padova (Dottorato in Romanistica, XVII ciclo) discutendo una tesi intitolata "Un Pausanias à la main". Chateaubriand antiquaire et archéologue (coordinatore : prof. Furio Brugnolo, supervisore prof. Patrizio Tucci; commissione esaminatrice : Proff. Giovanna Angeli, Ivanna Rosi, Piero Toffano). Assegnista di ricerca nel biennio (2007-2009) presso il Dipartimento di Romanistica dell'Università di Padova nell'ambito di un progetto PRIN diretto dal Prof. Furio Brugnolo, "L'italiano in Europa e la letteratura italiana "fuori d'Italia": scrittori stranieri in lingua italiana, dal Medioevo ad oggi (costituzione di un archivio storico e di un corpus commentato di testi)". Si è occupata principalmente di poeti e autori francesi «italianisants» che hanno scritto opere in prosa e teatrali e composto poesie in lingua italiana. Il programma prevedeva la realizzazione di una banca dati che raccoglieva le schede relative agli autori dal Cinquecento al Novecento, con testi editi e commentati, biografia e bibliografia aggiornata. Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Romanistica dell'Università degli Studi di Padova con una ricerca biennale (2009-2011) sul tema «La costituzione dell'archeologia come disciplina scientifica specifica e i riflessi di tale fenomeno nella letteratura francese tra il 1780 e il 1860». Il progetto studia un fenomeno ancora poco approfondito dalla critica cioè l'interesse che si prospetta con chiarezza tra Sette e Ottocento verso la scienza archeologica e le ricadute letterarie di questo fenomeno. Nell'ambito di questa ricerca sta pubblicando l'edizione critica di un testo del 1816 del greco Gian Dionisio Avramiotti, "Alcuni cenni critici sopra l'Itinerario del Signor Chateaubriand", pamphlet che prende di mira lo scrittore francese e la sua passione per l'archeologia. È attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell'Università di Padova titolare di una ricerca, coordinata dalla professoressa Anna Bettoni, sui canzonieri italiani scritti da autori francesi nel XVI e XVII secolo, (scadenza assegno 31 marzo 2013). Il progetto intitolato «Floridea e le altre. L'influenza di Petrarca e del petrarchismo sulla produzione italiana degli scrittori francesi del XVI e XVII secolo. Edizione critica e commento di tre Canzonieri» verte sull'edizione commentata di tre canzonieri italiani scritti tra il XVI e XVII secolo da Pierre Bricard, Odet de La Noue (manoscritto inedito) e Pierre Gaspard Bachet. Membro corrispondente della Società universitaria per gli studi di lingua e letteratura francese. INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Jean-Louis Fournel, Ivano Paccagnella - Traduttori e dedicatari nel Rinascimento italiano, di Brian Richardson - Generi di traduzione, selezioni editoriali, scelte linguistiche, di Ivano Paccagnella - Tradurre per una maggior equità sociale e culturale, di Mario Pozzi - La traduzione orizzontale nell'Inghilterra del Cinquecento. Thomas Hoby contro John Harington, di Massimiliano Marini - Traduzioni e imitazioni francesi di un sonetto di Petrarca, di Patrizio Tucci - Petrarca in Inghilterra. Le traduzioni dei Trionfi nella prima età moderna, di Alessandra Petrina - À la recherche du «long Poëme Françoys». Quelques observations sur deux traductions françaises du Roland Furieux, di Alessandro Bertolino - Montaigne, Essais. Identificazione di una parola e invenzione di un genere, di Giancarlo Alfano, Matteo Palumbo - I Loci duo di Guicciardini e Pietro Perna. La traduzione come polemica filologica plurilingue, di Jean-Louis Fournel - Traduzioni, travestimenti e rifacimenti della trattatistica d'amore italiana, di Franco Tomasi - Le traduzioni di Tasso in Francia, di Gianfelice Peron - Giovanni Bruto, Alexandre de Pontaymeri, and the Tasso Cousins Cross the Channel. The Transforming Power of Translation and Paratext in the querelle des femmes, di Brenda Hosington - Eternitie, to which he dois pretend. Traduzione, sonetto e aggiornamento culturale alla corte di Giacomo VI, di Allison L. Steenson - Le opere morali di Francis Bacon nelle traduzioni secentesche pubblicate a Venezia, di Romana Bassi - I Cinque canti tradotti da Gabriel Chappuys (e qualche osservazione sull'originale), di Ida Campeggiani - Raison et gouvernement d'État. Gabriel Chappuys traducteur de Giovanni Botero, di Romain Descendre - A proposito di Dolce traduttore di Ruzante (con una postilla gergale per Piovana IV 56), di Luca D'Onghia - Le bœuf, le singe et le grillon. Johann Fischart dans les marges de Rabelais (Geschichtklitterung, 1575-1590), di Elsa Kammerer - Il Rabelais di Sir Thomas Urquhart: traduzione o rielaborazione?, di Ronnie Ferguson - «...presa fatica a tradur questa operetta». Sulla consapevolezza del traduttore, di Elisa Gregori - Le «maschie croniche di Mons. d'Argenton». La prima traduzione italiana dei Mémoires di Philippe de Commynes, di Chiara Schiavon - Tratado de re militari di Diego de Salazar.Una versión española de Dell'arte della guerra de Maquiavelo, di Maria Begoña Arbulu Barturen - Traduzione, sistema rappresentativo, testo teatrale, di Piermario Vescovo - «Faire d'un court manteau à l'espagnole une robe à la française...». Les traductions de la Diane de Montemayor et le langage doctrinal des Dialogues d'amour de Léon l'Hébreu, di Roland Béhar - Le traduzioni cinquecentesche delle cronache indiane. Nuove considerazioni di carattere linguistico e dottrinale, di Chiara Albertin - Traduzione e ricezione della trattatistica economico-giuridica spagnola in ambito veneto (XVI-XVII secolo), di Benedetta Crivelli - La prima traduzione italiana del Quijote, di Donatella Pini - Le traduzioni deI Lazarillo de Tormes, di Edoardo Ventura - Indice dei nomi |