Guerra nelle città Stampa E-mail

Andrea Lopreiato

Guerra nelle città
I combattimenti urbani nel dopoguerra


Mursia, pagg.294, € 15,00

 

lopreiato città  IL LIBRO – Le città, in particolare le grandi metropoli costiere, saranno i teatri di guerra dei prossimi conflitti ma, nonostante le previsioni degli esperti, all'interno delle Forze Armate dei Paesi occidentali stenta a decollare la costituzione di unità dedicate a questa specifica forma di combattimento. Questo saggio ricostruisce settant'anni di guerre nelle città, dalle guerre arabo-israeliane del 1948, alle sanguinose battaglie nelle città vietnamite del 1968, alla missione in Somalia, fino ai recenti scontri nella Striscia di Gaza, e dall'analisi tattico-militare trae preziose considerazioni sulle guerre che gli eserciti regolari dovranno affrontare e sulle lacune che andrebbero colmate in termini di addestramento, risorse umane, mezzi, materiali e intelligence.

  DAL TESTO – "La densità di costruzione si pone come un fattore predeterminato, frutto della scelta deliberata dell'uomo o di altre ragioni contingenti, che hanno prodotto uno sviluppo sia areale che verticale degli edifici. Altri importanti fattori sono la viabilità stradale e altre strutture correlate come ponti, incroci e passaggi obbligati, unitamente ad altre importanti infrastrutture afferenti al trasporto come ferrovie, aeroporti e porti. All'interno di un centro abitato, inoltre, vi sono edifici di particolare interesse sia tattico che simbolico; i primi, determinati dalla loro mole o alttezza, vengono specificatamente sfruttati come fortificazione o punti privilegiati di tiro, mentre i secondi hanno un valore come punti di riferimento per il morale dei combattenti (sedi di partiti politici, enti governativi o amministrativi).
  "La densità del combattenti è un fattore determinato assolutamente dai contendenti, dalla loro disponibilità di risorse umane, dalla tattica e dalla volontà di affrontare la situazione con determinatezza o secondo altre modalità.
  "Spesso i centri abitati si rivelano un'arma a doppio taglio, in quanto se da un lato privilegiano la difesa, dall'altro possono rivelarsi una trappola da cui nessuno riesca a sfuggire; pertanto la concentrazione di combattenti in difesa può essere un fattore determinante per rallentare la progressione avversaria, ma può determinare il fallimento della battaglia. Viceversa, chi attacca una città può trovarsi a corto di personale per svolgere tutte le incombenze necessarie, pertanto il conflitto finisce per trascinarsi senza una vera soluzione militare."

  L'AUTORE – Andrea Lopreiato (Bologna, 1972), laureato in Scienze politiche con indirizzo economico internazionale, ha collaborato con le riviste «Rivista Italiana Difesa», «Airforces» «Uniformi &Armi», «Rivista Militare», «Analisi Difesa» e «Panorama Difesa». Con Mursia ha pubblicato il saggio "Le guerre della Federazione Russa" (2011) in collaborazione con Errico De Gaetano.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Gianandrea Gaiani - Introduzione - Parte Prima. Medio Oriente - Capitolo Primo. La prima guerra d'Israele / 1948 - Capitolo Secondo. La battaglia di Gerusalemme / 1967 - Capitolo Terzo. La battaglia di Suez /1973 - Capitolo Quarto. L'assedio di Beirut / 1982 - Parte Seconda. Vietnam - Capitolo Quinto. La battaglia di Saigon / 1968 - Capitolo Sesto. La battaglia di Hué / 1968 - Parte Terza. I Balcani - Capitolo Settimo. La battaglia di Vukovar / 1991 - Capitolo Ottavo. Sarajevo /1992-1995 - Parte Quarta. Africa - Capitolo Nono. La battaglia del pastificio / 1993 - Capitolo Decimo. Black Hawk Down / 1993 - Parte Quinta. Cecenia - Capitolo Undicesimo. Grozny, la terribile / 1994-1996 - Capitolo Dodicesimo. La seconda battaglia di Grozny / 1999-2000 - Parte Sesta. Il moderno scenario mediorientale - Capitolo Tredicesimo. Due battaglie a Fallujah - Capitolo Quattordicesimo. La battaglia di Nahr al-Bared - Capitolo Quindicesimo. West Bank e Striscia di Gaza - Capitolo Sedicesimo. Guerre convulse - Conclusioni - Bibliografia