Il tesoro dei Catari Stampa E-mail

Graziano Consiglieri

Il tesoro dei Catari
La saga della Volpe Bianca


Araba Fenice Edizioni, pagg.320, € 19,00

 

consiglieri catari  IL LIBRO – C'è un angolo di terra di Liguria che non è più Liguria e non è ancora Francia. Un lembo di territorio, tanto, troppo lontano da Genova per dirsi suo figlio, non ancora oltre il confine per sentirsi straniero in patria. Una terra di frontiera, dominata da una bellezza mozzafiato ma spesso aspra ed a tratti inospitale, come la gente che da secoli la abita, diffidente verso gli estranei e le novità, avvezza alla fatica, temprata dalla resistenza a quegli elementi ostili, quali una terra scoscesa fatta a scalini e un mare spesso calmo ma talora spietato, che nei secoli ne hanno fatto, a fasi alterne, la fortuna o la sciagura.
  A non grande distanza c'è un posto negato, una fascia di territori che si estendono dalla Catalogna e dai Pirenei fino a lambire l'Italia, arrivando alle montagne cuneesi. Una nazione che un tempo cercava la propria indipendenza e che, invece, trovò l'assoggettamento alla corona di Francia e agli interessi che ne facevano un bottino ambito. Una terra il cui popolo cercava un modo di vivere diverso, una propria indipendenza, una religione basata sull'essenzialità e che per questo andò incontro a persecuzioni e sterminio.
  Qui ed in altre simili sono ambientate queste storie. Storie di gente normale e di gente speciale, tutte legate da un sottile filo che, al di là dei secoli e dello spazio, si riannodano e si intrecciano non solo perché legate da un unico territorio ma perché l'uomo, nel corso dei secoli, in fondo, è cambiato poco o nulla.

  DAL TESTO – "L'odore era lo stesso che aveva già sentito. A Besièrs, in mezzo al primo massacro e poi, poche settimane dopo, a Carcassona. Gli aveva riempito i polmoni, gli aveva impregnato la pelle, bloccato i pensieri. Era l'odore della morte, del fuoco, della paura. Continuava a seguirlo, in tutta l'Europa, come una maledizione per lui e per chi gli dava ospitalità. Ora a Vintimilium, la storia si ripeteva ancora. I genovesi stringevano l'assedio. L'acquedotto era stato tagliato. Come a Carcassona, peggio che a Carcassona. Il corso del fiume Roja era stato deviato, insabbiando il porto canale alla sua foce. Anche l'unica speranza di uscire dalle mura e usare le navi per combattere i genovesi, assalendo dal mare il loro campo nella piana sotto la città alta fortificata, era svanita. La caduta della città era solo questione di ore. I genovesi premevano. Porta Marina era sul punto di cedere e anche all'Auriveu, all'oliveto di San Michele, la resa pareva imminente. Presa tra due fuochi, da sud a nord, la città sembrava perduta."

  L'AUTORE – Graziano Consiglieri è nato a Chiavari (Genova) il 31 luglio 1960 e risiede a Ventimiglia (Imperia). Laureato in Lingue e Letterature Straniere Moderne, dopo aver lavorato come traduttore e agente di viaggio, dal 2006 collabora come giornalista sportivo con la redazione sportiva di Imperia e Savona del quotidiano "La Stampa". Ha già pubblicato cinque libri: la raccolta di poesie "Di terra, d'acqua e di vento" (Ennepilibri), le due biografie sportive societarie "Rari Nantes Imperia: la pallanuoto e il nuoto", "50 anni di Panathlon e di sport in provincia di Imperia", il romanzo "Amore a prima vista - La nostra fattoria" (scritto insieme con Genevieve Alberti) e la raccolta di testimonianze "La gioia di incontrarci", questi ultimi due sulle esperienze nell'associazione di disabili Spes di Ventimiglia.