Amarcord Romagna |
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Giancarlo Mazzuca – Roberto Balzani
DAL TESTO – "La Romagna, dove le forze della tradizione comunale, per tutto l'Ottocento, erano state vive e operanti, appariva un territorio già "allenato" a ricevere stimoli sul versante della riconsacrazione di luoghi significativi alla narrazione pubblica laica e nazionale. La precoce esperienza di una politica di massa indirizzata in senso radicale aveva indotto i notabili ad affinare una particolare sensibilità nei riguardi di riti collettivi che sembravano destinati a incidere in modo diretto ed efficace sui processi di coesione civile o di appartenenza partitica in atto presso una base popolare potenzialmente assai vasta. Basti pensare ai pantheon urbani, ai monumenti a Garibaldi, alla lapidaria, alla toponomastica: una selva d'interventi, spesso frammentati e incoerenti, che comunque avevano contribuito a stabilire nuove gerarchie simboliche, nuove polarità dotate di senso per migliaia d'individui." GLI AUTORI – Roberto Balzani (Forlì, 1961) è professore ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di Bologna. Si è occupato di regionalismo, di storia del Risorgimento, di governo municipale fra Ottocento e Novecento e delle vicende del patrimonio culturale italiano. Fra il 2008 e il 2009 è stato preside della facoltà di Conservazione dei Beni culturali dell'Alma Mater, sede di Ravenna. Autore di manuali di storia per le scuole, da sindaco di Forlì,•carica alla quale è stato eletto nel 2009, si è dedicato all'analisi del ceto amministrativo dell'Italia contemporanea, dando alle stampe un fortunato pamphlet: "Cinque anni di solitudine" (Bologna, 2012). INDICE DELL'OPERA - I. Come fu che i Romani "inventarono" la Romagna – II. Bisanzio sull'Adriatico - III. I cavalieri dalla testa di cane e la Romània - IV. La croce di Ravenna - V. Storie dell'anno Mille - VI. La Romagna dei Comuni nell'età di Dante - VII. I signori della guerra - VIII. Dinastie del Rinascimento - IX. 11 aprile 1512: Ravenna campo di battaglia - X. Il lungo dominio del papa-re - XI. Le città barocche - XII. I papi romagnoli - XIII. Armée d'Italie - XIV. Il Dipartimento del Rubicone - XV. La Restaurazione infinita - XVI. La Romagna carbonara - XVII. La "rivoluzione" del 1831-32 e le origini del mito - XVIII. La regione nel Risorgimento - XIX. Pio IX e il 1848 - XX. La Repubblica romana e la "trafila" garibaldina - XXI. Esuli romagnoli - XXII. La Romagna nello Stato unitario (e nell'Emilia) - XXIII. Una regione all'opposizione - XXIV. La "questione Cipriani" e la visita di Umberto I - XXV. La Romagna come spazio e come metafora - XXVI. La Romagna giolittiana - XXVII. L'apprendistato politico del giovane Mussolini - XXVIII. Aldo Spallicci e il regionalismo culturale romagnolo - XXIX. Spallicci e "La Piê" nella Romagna del primo dopoguerra - XXX. La Romagna mito fascista - XXXI. La Resistenza come "secondo Risorgimento" - XXXII. Fra Santarcangelo e Rimini: la cultura regionale rifiorisce in riviera - XXXIII. La stagione del regionalismo politico - XXXIV. La Romagna possibile. In ricordo di un romagnolo Doc - Ringraziamenti |