Economia e società. La città Stampa E-mail

Max Weber

Economia e società
La città


Donzelli Editore, pagg.LXXXI-234, € 28,00

 

weber città  IL LIBRO – La città è uno dei nuclei più compatti e originali sviluppati da Max Weber in vista della costruzione complessiva di Economia e società. In questo testo l'attenzione ai dettagli storici, politici ed economici si staglia sullo sfondo di un imponente piano di lavoro teorico, in cui il percorso multidisciplinare sotteso al filo dell'esposizione weberiana si propone come una ricostruzione, al tempo stesso storica e ideale, delle tappe attraverso cui si è venuto formando quell'unicum della storia del mondo rappresentato dalla civiltà occidentale moderna. L'analisi degli sviluppi della storia umana, e il tentativo di individuare la linea specifica che ha dato origine alle vicende dell'Occidente moderno raggiungono nella riflessione sul modello urbano uno dei punti più alti, e costituiscono un esempio perfetto dell'ampiezza e dello spessore dello sguardo comparativo di Weber, capace di padroneggiare le diverse epoche storiche, dalla Grecia a Roma, dal medioevo alle civiltà orientali, fino alla nascita del capitalismo moderno. Trattato incompiuto, il testo del grande pensatore tedesco non rinuncia a quella profondità ermeneutica espressa nelle decisive intuizioni che hanno influenzato la successiva ricerca specialistica: il rapporto tra mercato e fortezza signorile, la tensione militare della polis democratica greca, la costituzione di una consapevolezza politica nella borghesia del medioevo italiano. Nella costellazione di Economia e società il saggio sul fenomeno urbano esibisce così una struttura interpretativa compiutamente integrata, nell'aspirazione titanica di comporre una teoria delle forme comunitarie e dei poteri sociali nel loro rapporto con l'economia.
  "Il testo – scrive Wilfried Nippel nell'Introduzione - riunisce al suo interno una serie di questioni che Weber aveva discusso in parte nei suoi precedenti lavori e che in parte aveva trattato nei suoi studi di sociologia comparata delle religioni, cui si era dedicato dopo il 1910. La questione fondamentale, dietro le diverse formulazioni del problema e dietro le mutevoli prospettive comparative, è chiarire per quale ragione, nonostante l'ubiquità del fenomeno «città», soltanto in Occidente si sia sviluppata una borghesia cittadina che si amministra da sé. A Weber interessa, da una parte, porre in contrasto l'Occidente rispetto all'Oriente, dall'altra, esaminare a fondo le diverse forme della comunità cittadina occidentale. Rappresentano l'Occidente l'antichità greco-romana e il medioevo europeo, per l'antichità concretamente le città-stato autonome, Atene, Sparta e Roma, nel loro rispettivo periodo d'oro; per il medioevo, a seconda delle esigenze argomentative, vengono chiamate in causa le città italiane (per le quali è necessario distinguere tra città costiere e città dell'entroterra), le città del territorio continentale a nord delle Alpi o le città inglesi. Per il confronto per contrasto con l'Oriente si fa riferimento tanto all'antichità egizia e dell'Asia anteriore quanto alla Cina, al Giappone e all'India nel loro complessivo sviluppo storico."

  DAL TESTO – "Ogni città, nel senso qui inteso del termine, è «luogo di mercato», ovvero ha un mercato locale quale centro economico dell'insediamento, dove, in virtù dell'esistenza di una produzione economica specializzata, anche la popolazione non urbana copre il proprio fabbisogno di prodotti manifatturieri o di articoli commerciali o di entrambi, e dove naturalmente anche gli stessi cittadini si scambiano e barattano le specialità e il fabbisogno di consumo delle rispettive economie. È assolutamente normale che in origine la città, laddove essa si presenta in generale come una formazione distinta dalla campagna, sia tanto residenza di signori fondiari o di principi quanto sede di mercato, e abbia i centri economici di entrambi i generi – l'oikos e il mercato - l'uno accanto all'altro, ed è frequente che oltre al regolare mercato locale abbiano luogo periodicamente nello stesso centro le fiere dei mercanti ambulanti."

  L'AUTORE – Max Weber (Erfurt 1864 - Monaco 1920) è stato uno dei padri fondatori della sociologia moderna e della scienza politica. Quando morì improvvisamente nel giugno del 1920, Weber lasciò sulla sua scrivania un'enorme mole di manoscritti. La moglie Marianne si affrettò a pubblicare tutti i materiali ritrovati assieme a testi già editi in un'unica opera dal titolo "Economia e società", destinata a diventare – nelle sue intenzioni – il «capolavoro» di Weber. Fu quello, invece, l'inizio di una storia editoriale complessa e controversa, che nei decenni ha visto succedersi ben cinque edizioni. Dal 1999 al 2010, l'edizione completa delle opere di Weber ha approntato una sistemazione del testo sulla base dei documenti del lascito che rende giustizia alla complessità della sua genesi. Organizzata in cinque tomi indipendenti – "Comunità", "Comunità religiose", "Diritto", "Dominio", "La città" –, l'edizione storico-critica di "Economia e società" restituisce finalmente al lettore i testi nella loro versione originaria e più vicina alle intenzioni dell'autore. La nuova traduzione di Massimo Palma, a distanza di mezzo secolo dalla prima, rinnova sensibilmente il lessico weberiano in Italia.

  INDICE DELL'OPERA - Sull'edizione di Economia e società. Indicazioni generali dei curatori della Max Weber-Gesamtausgabe – Introduzione, di Wilfried Nippel - Sull'edizione de La città – Avvertenza, di Massimo Palma - Elenco delle abbreviazioni - La città - I. Concetto e categorie della città – II. La città dell'Occidente - III. La città dei patrizi nel medioevo e nell'antichità - IV. La città dei plebei – Note - Abbreviazioni bibliografiche - Principali traduzioni italiane delle opere di Weber - Letteratura citata da Weber - Piano generale della Max Weber-Gesamtausgabe - Indice dei nomi - Indice delle opere di Weber citate nel testo