Lo zio Max. Massimo d'Azeglio |
Chantal Balbo di Vinadio
IL LIBRO – La vita, le passioni, i turbamenti e le conquiste di un uomo che ha fatto la storia d'Italia. Massimo d'Azeglio nel racconto di un biografo d'eccezione: l'ambasciatore Emanuele Taparelli d'Azeglio, suo nipote. Un'intervista, una narrazione briosa e coinvolgente, inserita nell'affascinante cornice della Londra ottocentesca. Un giornalista a colloquio con Emanuele d'Azeglio per ripercorrere l'avventurosa esistenza dello zio: artista, letterato, uomo politico, «nato seducente», come diceva Manzoni. DAL TESTO – "Devo ammettere che per un momento ho temuto per la mia carriera, ora lo posso confessare perché è passato tanto tempo. Con lo zio caduto in disgrazia, avrei potuto diventare vittima di qualche complotto per rimuovermi dall'incarico. Come potete ben immaginare, gli invidiosi non mancano mai. La mia posizione faceva gola a molti e, anche solo per vendicare qualche presunto sgarbo fatto involontariamente da Max, potevo diventare un facile bersaglio. Temevo che a Torino non mi avrebbero giudicato per le mie capacità, di cui cominciai a dubitare io stesso. E se davvero non fossi stato all'altezza dal mio ruolo? Con lo zio ci si intendeva a occhi chiusi, ma sarei riuscito a interpretare i pensieri di un altro ministro nell'interesse del paese? Viste da Londra, le continue battaglie politiche di Torino erano spesso difficili da interpretare. Una guerra aperta di tutti contro tutti. Anche all'interno dello stessa schieramento si vedevano le cose in maniera diversissima. L'AUTRICE – Chantal Balbo di Vinadio è nata a Torino dove vive e lavora. È laureata in Scienze Politiche e da anni si dedica alla ricerca storica con un occhio particolare alla storia del Risorgimento. Nel 2011 è uscito il suo primo libro, "Cesare Balbo, un ritratto di famiglia". INDICE DELL'OPERA – Prefazione – Presentazione - Lo zio Max – Note – Ringraziamenti - Bibliografia |