Poteri religiosi e istituzioni Stampa E-mail

a cura di Francesco Sini e Pietro Paolo Onida

Poteri religiosi e istituzioni:
il culto di San Costantino Imperatore tra Oriente e Occidente


G. Giappichelli Editore, pagg.XX-496, € 45,00

 

sini poteri  IL LIBRO – Nel sistema giuridico di formazione romano-cristiana (fino all'età delle rivoluzioni borghesi!), e analogamente in quello islamico, non si ha "isolamento" del diritto rispetto alla morale e alla religione. Lo ius publicum, secondo la giurisprudenza classica così come secondo i Digesta dell'imperatore cristiano Giustiniano I, consiste in sacra, sacerdotes, magistratus. Da tale punto di vista (positio studii del diritto) si comprende bene che il culto di San Costantino Imperatore, affermatosi anche in Occidente e particolarmente in Sardegna, costituisca ancora oggi elemento essenziale dell'identità del popolo sardo.
  In questo elemento religioso dell'identità del popolo sardo, che si unisce a quello della propria lingua, sta il principale motivo per cui l'"unità operativa" dell'Università di Sassari (università fondata dalla Compagnia di Gesù alla metà del secolo XVI) ha iniziato i suoi lavori nel nome di San Costantino.
  Tutto ciò si può vedere, dal centro del Mediterraneo, come un aspetto della "costante resistenziale sarda" (per utilizzare una espressione usata dall'accademico dei Lincei Giovanni Lilliu). Sempre che oggi i comprenda il carattere "resistenziale", contro il fatto economico-finanziario e informativo-culturale della globalizzazione, di una forma antica dell'universalismo giuridico-religioso cristiano.
  Il culto del primo imperatore cristiano sta al centro, ancor oggi, sia dell'unità storica dei Cristiani d'Occidente e d'Oriente sia del conflitto (e "dialogo") tra i sistemi giuridico-religiosi del Mediterraneo: per questo viene qui ripubblicato lo scritto su "Costantino nella polemica islamica" del Padre Vincenzo Poggi, direttore della rivista del Pontificio Istituto Orientale.
  È merito di Francesco Sini, direttore del Dipartimento di scienze giuridiche dell'Università di Sassari negli anni 1994-200o, aver incentrato l'attenzione dell'"unità operativa" nelle due solenni celebrazioni popolari del culto di San Costantino Imperatore: quella di Sedilo, di origine "bizantina" altomedievale, e quella di Pozzomaggiore, il cui tempio, costruito in soli tre anni per iniziativa di reduci della Grande Guerra e di emigrati, fu consacrato nel 1923.
  Si ricordi che della Cavalcata di Sedilo ha scritto Sebastiano Dessanay, illustre intellettuale e politico sardo, che fu il primo presidente dell'ISPROM (dal dicembre 1979 al 17 gennaio 1986, data della morte): un articolo che apre prospettive politiche ("vera e propria festa federale") e storico-religiose (anche di antica religione romana). Questo scritto del Dessanay è presente nel volume insieme con la "riflessione storico-politica" sull'Arco di Costantino fatta dal professor Giorgio La Pira nel novembre 1973. Entrambi questi scritti, peraltro, erano già stati riprodotti per i seminari di Sedilo e di Pozzomaggiore.

  DAL TESTO – "Nella concezione eusebiana e secondo il desiderio dello stesso Costantino, il primo imperatore cristiano è anche santo: lo è in quanto Dio gli ha concesso protezione e da parte sua l'imperatore ha corrisposto con la pietas ed ha assunto i segni sacri cristiani, se non la guida storica della cristianità, come poi in tempi successivi e diversi faranno Giustiniano o Carlo Magno. Si scorgono qui le basi di quella tradizione che vedrà il potere politico analogo al potere del re Davide vittorioso sui popoli nemici; è l'inizio dell'esaltazione del potere sacro dell'imperatore in forma cristiana e, parallelamente, della perdita della dimensione e dell'eredità profetica di fronte al potere politico. Per altro verso, è lo smarrimento dell'essenza escatologica propria dell'annuncio cristiano."

  I CURATORI – Francesco Sini (Martis, prov. di Sassari, 1946) è professore ordinario nell'Università di Sassari. Titolare della cattedra di Storia del diritto romano nella Facoltà di Giurisprudenza, insegna per affidamento Istituzioni di diritto romano (M-Z) ed Esegesi delle fonti del diritto romano. Dal 2001 svolge un corso breve di Diritto pubblico romano nella «Scuola di perfezionamento in diritto romano di Mosca», organizzata dal "Centr Isuqenià Rimskogo Prava" (Centro per lo Studio del Diritto romano) e dalla Facoltà Giuridica dell'Università Statale di Mosca "M.V. Lomonosov".
  Pietro Paolo Onida, laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Sassari, dall'ottobre 2003 è professore associato di Istituzioni di diritto romano presso la Facoltà di Giurisprudenza di Sassari, ora Dipartimento di Giurisprudenza. È componente del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in "Diritto ed economia dei sistemi produttivi", con sede a Sassari. È socio dell'ISPROM (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo).

INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Pierangelo Catalano - Civiltà mediterranea, Popolo sardo, Diritto romano: compiti e responsabilità della Università di Sassari, di Giovanni Lobrano - Dal mare nostrum al mare aperto. Contributo per un'ermeneutica "mediterranea" dei sistemi giuridici, di Salvatore Berlingò - I. L'imperatore - Aspetti giuridici e rituali della religione romana: sacrifici, vittime e interpretazioni dei sacerdoti, di Francesco Sini - Il divieto dei sacrifici di animali nella legislazione di Costantino. Una interpretazione sistematica, di Pietro Paolo Onida - Concezione giurisprudenziale e concezione legislativa del diritto: la svolta costantiniana, di Nicola Palazzolo - Su alcuni provvedimenti costantiniani di carattere sociale, di Remo Martini - Il conubium nella legislazione di Costantino, di Maria Pia Baccari - Constantin protecteur de la liberté de religion ou persécuteur des païens?, di Haritini Dipla - L'atteggiamento di Costantino durante la controversia ariana, di Antonio Piras - Costantino Imperatore rivoluzionario? A proposito di barbaricus e barbarus nelle costituzioni di Costantino, di Maria Pia Baccari - II. Il santo - L'idéologie impériale et le culte de saint Constantin dans l'Église d'Orient, di Constantinos G. Pitsakis - Qualche notazione su San Costantino, di Paolo Siniscalco - La pietas del servo di Dio Costantino Imperatore. Santità e culto di Costantino Imperatore nella "Vita di Costantino" di Eusebio di Cesarea, di Raffaele Farina - La santità di Elena in Occidente tra tardoantico e alto Medioevo, di Anna Maria Piredda - Perché in Sardegna Costantino è santo, di Vincenzo Poggi S.J. - Il culto di San Costantino Imperatore in Sardegna e il decreto di Urbano VIII sulle canonizzazioni, di Antonio Francesco Spada - La santità in Oriente e in Occidente. A proposito del culto di San Costantino Imperatore, di Raffaele Coppola - Il culto di San Costantino Imperatore in Sardegna: origine orientale e partecipazione popolare (sec. IX-XIX), di Antonio Francesco Spada - Il culto di San Costantino Imperatore in Sicilia, di Gaetano Catalano - Il problema del culto di San Costantino Imperatore (secondo il Diritto canonico), di Gaetano Catalano - Culto e liturgia in Sardegna tra Grecìa e Romània: il codice LXXXIX Veronensis ('Orazionale Visigotico'), di Giampaolo Mele - Jurer par l'empereur Constantin: une manifestation du culte impérial en Égypte, di Andreas Helmis - Costantino nella polemica islamica, di Vincenzo Poggi S.J. - Pagine principali - La sagra di San Costantino. Gli antichi riti agrari nella bardia di Sedilo, di Sebastiano Dessanay - Riflessione storico-politica, di Giorgio La Pira - Ordine dei lavori: Seminari 1997-1999 - Elenco degli Autori