Il metodo Salvini |
Francesco Maria Del Vigo - Domenico Ferrara
IL LIBRO – È ovunque. Il politico più presente su ogni campo da gioco, dalla radio alla tv passando per le piazze e i social network. Matteo Salvini, il leader 2.0, ha unito la crossmedialità ai comizi, Internet alla stretta di mano. Dichiarazioni, provocazioni, eccessi verbali. Eppure molti – sempre di più – pensano che sia l'unico a dire verità che nessuno ha il coraggio di pronunciare. Ha portato una ventata di entusiasmo e unità nel popolo leghista dopo un periodo di delusioni e appannamento morale. E sta conquistando consensi catalizzando voti. Ma quali sono le sue intenzioni? Correrà da solo? Dove lo porterà il «metodo Salvini»? Un libro che indaga, svela e racconta la mentalità, gli obiettivi, le strategie del segretario della Lega, anche grazie a un'intervista esclusiva sulle questioni più controverse e scottanti. DAL TESTO – "Dalla difesa dell'autonomia e dell'indipendenza del Nord all'allargamento del consenso al Centrosud, fino al superamento dei confini nazionali. La Lega di Salvini è una e trina. Il cemento su cui si basano le fondamenta di questo progetto inizia a essere gettato ufficialmente al congresso federale di Torino, che lo incorona nuovo segretario del Carroccio. È il 15 dicembre 2013 e davanti a una platea formata dallo zoccolo duro dei militanti della Lega Nord, Salvini comincia la sua cavalcata antieuro. Lo fa lentamente, spolverando i vecchi retaggi del passato da cui è ancora presto per affrancarsi. E così torna alle origini, fa un ampio ricorso alla tradizione verde, evoca il ritorno a Pontida, riprende i toni duri che furono, parla sulle note di Va' pensiero davanti allo sventolio delle bandiere col Sole delle Alpi, ma inizia a spruzzare nell'area il profumo di antieuropeismo. Una dolce rottamazione, uno spostamento dell'asse, una strizzata d'occhio ai moderni forconi, «dei lord rispetto agli assassini di Bruxelles». A segnare il cambio di rotta sono gli astanti in prima fila che lo ascoltano compiaciuti. Non sono camicie verdi, ma i leader stranieri dei partiti euroscettici: dalla Francia di Marine Le Pen all'Olanda di Wilders, dall'Austria di Strache ai separatisti fiamminghi del Vlaams Belang, dai Democratici svedesi fino ai putiniani di Russia Unita. Tutti insieme nella santa alleanza contro l'Ue centralista e contro quella moneta unica che «è un crimine contro l'umanità e che ha fatto strage peggio dei panzer nazisti»." GLI AUTORI – Francesco Maria Del Vigo è nato a La Spezia e vive a Milano. Dal 2008 al "Giornale", è stato per tre anni il responsabile del sito web del quotidiano e ora è caporedattore all'ufficio di direzione. Insegna social media journalism alla scuola di giornalismo dell'Università Iulm di Milano. Ha scritto un libro su Grillo e i pentastellati e cura il blog "Pensieri spettinati" sul Giornale.it. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Vittorio Feltri – Introduzione - 1. Dalla canottiera alla felpa: l'arma(dio) leghista - 2. Il celodurismo 2.0 - 3. Il «cerchio magico» di Salvini - 4. Dalla coltura alla cultura - 5. Populista. Solo un insulto? - 6. La scalata verso Sud - 7. Salvini oltre i confini - 8. Amicizie pericolose - 9. Quelli che saltano sul Carroccio del vincitore - 10. Pontida, la Woodstock padana - 11. Dizionario minimo salvinese-italiano - 12. Faccia a faccia col barbaro. Intervista a Matteo Salvini – Ringraziamenti - Note |