Savonarola. Democrazia tirannide profezia Stampa E-mail

a cura di Gian Carlo Garfagnini

Savonarola
Democrazia tirannide profezia
Atti del terzo seminario
(Pistoia, 23-24 maggio 1997)


SISMEL – Edizioni del Galluzzo, pagg. XVI-314, € 19,00

 

garfagnini tirannide  IL LIBRO – Il "problema Savonarola", come l'ha chiamato Claudio Leonardi in chiusura del seminario del gennaio I995, è inseparabile dal problema della democrazia e della tirannide nel pensiero giuridico e politico del Quattrocento. E non tanto perché il pensiero e l'azione politica del Savonarola non sembrino comprensibili se non in rapporto ad una tradizione complessa, quanto perché il modo particolare in cui Savonarola ripropone al suo tempo il problema della democrazia e della sua crisi costituisce uno snodo fondamentale nella storia delle idee politiche, e un crocevia imprescindibile per ogni riflessione sulla crisi del Medioevo politico alle soglie della modernità, cioè alle soglie della sovranità e dello Stato.

  DAL TESTO – "Savonarola non è un "giurista sul pulpito", come poteva avvenire a metà del secolo a un Giovanni da Capestrano, e prima di lui a Bernardino da Siena. Epperò la crisi della funzione sociale, di disciplinamento sociale della predicazione (Gian Carlo Garfagnini ha recentemente ricordato che il Savonarola del Dialogus de veritate riteneva i predicatori del suo tempo, con poche eccezioni, atti "ad destruendam potius vitam christianam quam ad construendam aut conservandam"), ha acuito il senso dell'intervento del predicatore nella realtà sociale e politica; Savonarola è un riformatore politico sul pulpito, e reformatio è parola che anch'essa rinvia al messaggio della rinnovazione, del ritrarre le cose al loro principio, della resistenza al declino e alla corruzione delle forme politiche e istituzionali. È vero: "la concezione politica di Savonarola è nella eredità di Tommaso d'Aquino"; perciò la concezione savonaroliana della democrazia e della tirannide non nasce da un'applicazione alla realtà contingente di schemi e paradigmi tratti dal tomismo politico, ma da un ripensamento vivo di quelle categorie, così come delle categorie 'simbionti' del diritto comune pubblico, nel pieno di una crisi esplosa, dopo la lunga gestazione delle "alterazioni oligarchiche" e delle "trasgressioni medecee", con l'entrata in Firenze di Carlo VIII "con la lancia sulla coscia, in segno di conquista".
  "La crisi giungeva alla fine di un lungo processo, in cui si era più volte rivelata l'incapacità degli organi istituzionali fiorentini di comporre i conflitti, con la conseguenza di una tendenza alla ricomposizione autoritaria del dissenso. "Nell'arco di circa un secolo", ha scritto Riccardo Fubini, "da fine Trecento a fine Quattrocento, è [...] in atto un profondo processo di trasformazione istituzionale e politico-giuridica", che coincide con "un'emergente dimensione 'politica', non più contenibile nei recinti della giurisprudenza tradizionale". E tuttavia la tradizione sopravviveva e resisteva, a dispetto delle incrinature, che oggi ci appaiono "non più riparabili", del vecchio ordine, "in quanto rappresentato nella dottrina politico-istituzionale e giuridica". Per quella crisi, ha scritto ancora Fubini, "la politica e tutto quel patrimonio di idee, comportamenti e cultura che essa comporta ed ingloba, usciva dal guscio della vecchia scolastica, che pur rimaneva la tradizione di dottrina ufficialmente professata ed accolta". E noi ripeteremo con lui: "sarebbe eccessivo identificare in tale dissidio, ancor oggi tutt' altro che risolto, l'anima stessa della nostra 'modernità'?."

  IL CURATORE – Gian Carlo Garfagnini è professore ordinario di Storia della filosofia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze dal 2001.

  INDICE DELL'OPERA – Programma del seminario - Tirannide e democrazia nel pensiero giuridico e politico del Quattrocento - Tirannide e democrazia. Il 'momento savonaroliano' nel pensiero giuridico e politico del Quattrocento, di Diego Quaglioni - Savonarola: la tirannide secondo un profeta, di Mario Turchetti - Far guerra con la pace nel cuore. La guerra nelle prediche di Girolamo Savonarola, di Jean-Claude Zancarini - pensiero e prassi politica in Firenze tra Leonardo Bruni e Niccolò Machiavelli - Savonarola e la tradizione repubblicana fiorentina, di Paolo Viti - Machiavelli e Savonarola, di Mario Martelli - Savonarola e la morte del tiranno, di Gian Carlo Garfagnini - Realtà ed utopia nel pensiero di Machiavelli, di Daniela Coli - Il profetismo e l'ideologia savonaroliana - Girolamo Savonarola: ideologo e profeta. Il quaresimale del 1491, di Armando F. Verde OP - Savonarola, Machiavelli e la profezia politica di Campanella, di Gennaro Maria Barbuto - L'effetto Savonarola negli storici dell'età di Cosimo, di Matteo Palumbo - Profetismo e utopia nella genesi della democrazia occidentale - Profetismo e utopia nella genesi della democrazia occidentale, di Paolo Prodi - Profetismo e dubbi della storia. Giudizi contemporanei e logica dei processi savonaroliani, di Jean-Louis Fournel - Profezia e politica tra Grozio e Kant, di Mario Miegge - Savonarola, Machiavelli e il libro dell'Esodo, di Innocenzo Cervelli - Indice dei nomi