Il vero volto di don Camillo |
Fulvio Fulvi
IL LIBRO – Fernandel, ovvero Don Camillo. Don Camillo, sì, insomma, Fernandel... DAL TESTO – "Insomma, nessuno può immaginare un don Camillo diverso da come Fernandel lo ha incarnato nelle immarcescibili pellicole prodotte da Amato e Rizzoli, nessuno può concepire un parroco di quella Bassa Padana con un'altra faccia o un fisico che non siano i suoi, così veri e al tempo stesso simili a una caricatura. Lui stesso era talmente entrato nell'anima del personaggio che faceva fatica a scrollarselo di dosso anche fuori dal set. Raccontava l'attore: «Un giorno a Brescello, mentre giravamo gli esterni di Il ritorno di don Camillo, durante una pausa, decisi di fare un piccolo giro a piedi nelle campagne circostanti senza togliermi il vestito di scena. A un certo punto mi si avvicina una bambina di sette-otto anni che teneva una bambola in braccio. Si mette in ginocchio davanti a me e mi dice: "Padre mio, benedicimi". Io la prendo, la alzo e le rispondo: "Non sono un vero prete, ma un prete del cinema, lo faccio per far ridere". Lei rifletté e mi consegnò il giocattolo dicendomi: "Allora benedici la mia bambola". Le ripetei che non ero un vero curato e così, con la più implacabile delle logiche lei rispose: "Se è per questo anche la bambola non è la mia vera figlia..."». L'AUTORE – Fulvio Fulvi è giornalista professionista. Ha lavorato nelle redazioni dei quotidiani "Il Messaggero", "Il Centro", "Il Mattino dell'Alto Adige" e "Avvenire"; del settimanale "Di Tutto" e dei mensili "Bell'Italia" e "Condé Nast Traveller". Collabora con diverse testate, occupandosi di spettacoli, cultura e viaggi. Ha pubblicato i volumi "Poliziotti senza paura: Stelvio Massi e il cinema d'azione" (2010), "Il desiderio nasce dallo sguardo. Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme" (2012), "Maurizio Merli. Il poliziotto ribelle" (2014). È coautore in volumi collettivi sui film di Don Siegel, sul nuovo polar francese, sulla serie televisivia degli anni '70 "Qui Squadra mobile". Nel 2012 è stato direttore artistico del B-Movie Festival di Milano. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Tatti Sanguineti - Introduzione - I. «Don Camillo c'est moi» - II. Una vita tra palcoscenico & set - III. La guerra & l'amico armeno - IV. Guareschi & i tormenti di celluloide - V. Ciak, si gira a Brescello - VI. Il Crocifisso che parla - VII. L'incontro con Pio XII - VIII. De Gaulle, Chaplin, Gary Cooper & il bagno di folla a Milano - IX. La famiglia, il cibo & Jean Gabin - X. Una pioggia di applausi - XI. Gli altri magnifici quattro «don Camillo» - XII. Gli altri film da incorniciare - XIII. L'ultimo lasciato a metà & il mistero delle bobine scomparse - XIV. Adieu, grande artista! - XV. Cera una volta un paesino chiamato Brescello - XVI. Sindaco & parroco, sessant'anni dopo - XVII. Padri & figli: Alberto Guareschi - XVIII. Giancarlo Giannini ricorda Fernandel - XIX. Pupi Avati: Fernandel & il «doncamillismo»- XX. Paolo Cevoli: da Brescello a Roncofritto - XXI. Un successo inossidabile: replicar non nuoce - Filmografia - Fernandel in televisione - Bibliografia essenziale - Indice |