Dal cuneese alla Libia Stampa E-mail

Elena Angeleri - Emanuele Forzinetti - Luca Martini

Dal cuneese alla Libia
1911-1912
La guerra dimenticata


Araba Fenice, pagg.320, € 20,00

 

angeleri cuneese  IL LIBRO – Tra i conflitti del secolo scorso, la guerra di Libia del 1911-12 è certamente quello più "dimenticato". Gli Autori di questo libro hanno deciso di colmare in parte tale lacuna, raccontando le vicende della guerra libica circoscritta al territorio cuneese.
  Come vissero i cuneesi e la provincia Granda l'entrata in guerra del loro Paese dopo l'ultimatum del 28 settembre 1911? Quali furono le implicazioni nella vita quotidiana, chi furono i protagonisti, quale fu la percezione della guerra attraverso i giornali dell'epoca?
  Dal battesimo del sangue della Granda (il guardia-marina Ernesto Randone di Garessio) alle "gesta d'oltremare" testimoniate da soldati e ufficiali all'indomani del disastro di Sciara Sciat; dai "voli arditi" dei pionieri dell'aria alle toccanti lettere da Tripoli, il volume getta uno sguardo approfondito e del tutto inedito sulla guerra italo-turca vista dal cuneese.
  Una guerra che nutre, come spesso accade, anche l'immaginario poetico e retorico: Pascoli, D'Annunzio, Marinetti, Nino Costa hanno scritto e narrato la "loro" Libia. Senza dimenticare che le tracce della guerra libica si sono sedimentate anche nella toponomastica: vie, piazze, lapidi e addirittura osterie portano il nome di Tripoli.
  Chiude il volume un capitolo con le vicende dell'ultimo secolo, dalla prima guerra mondiale fino all'indipendenza della Libia.

  DAL TESTO – "Tutta la stampa cattolica e molti vescovi della Granda parevano strenuamente favorevoli al trionfo della croce in terra araba. "L'Unione Popolare" di Mondovì, nata nel 1898 come "Il Risveglio Cattolico" - organo ufficiale del comitato diocesano coordinatore dell'azione sociale cattolica monregalese - rimase fino alla fine di ottobre 1911 incerta sul tono da assumere riguardo alla guerra: ma in seguito alla presa di posizione del vescovo Ressia, il settimanale si scoprì anch'esso interventista. «Anche l'Africa e queste sue terre privilegiate possono farne parte [dell'Unum ovile et unus pastor annunciato da Cristo]. La Provvidenza che veglia quale madre su tutto farà convergere tutto al grande fine della unificazione dei popoli nella fede...». Monsignor Ressia raccomandava funzioni apposite per i giovani soldati in partenza per la Libia «per animarli a compiere generosamente e cristianamente il loro dovere verso la patria e per consolare anche la loro famiglia» e concludeva: «il Dio degli eserciti protegga la nostra bandiera e i nostri soldati, riduca a miti consigli i nostri nemici risparmiando stragi, inclini verso di noi i popoli conquistati e in quelle vaste regioni oppresse dall'Islamismo apra la via alla Croce, alla civiltà cristiana, alle missioni cattoliche finora inceppate...». Non erano sicuramente meno propensi a interpretare l'impresa come un'occasione per convertire gli infedeli altri vescovi, come monsignor Giosuè Signori della diocesi di Fossano, che così pregava a ottobre 1911: «E noi alle comuni preghiere pubbliche e private uniamo pure le nostre, supplicando il Signore che benedica la nostra Armata, ne guidi i passi, le conceda la vittoria, e con la vittoria apporti al popolo della Tripolitania e Cirenaica ancora schiavo della superstizione maomettana, assieme al nome caro della nostra Patria, la civiltà cristiana, la Fede di Cristo»."

  GLI AUTORI – Elena Angeleri insegna storia e filosofia al Liceo "Giolitti-Gandino" di Bra (CN). Collabora con la rivista di storia locale di Sommariva del Bosco, è componente del comitato direttivo dell'associazione culturale "Ripa Nemoris" ed è autrice di testi di carattere storico, con particolare riferimento al periodo napoleonico in Piemonte.
  Emanuele Forzinetti, insegnante al Liceo "Giolitti-Gandino" di Bra, docente a contratto all'Università di Torino (sede di Savigliano), è membro del direttivo della Società per gli Studi Storici di Cuneo e della giuria del Premio Nazionale Cherasco Storia. Autore di numerose pubblicazioni su temi storici e politico-sociali, è direttore responsabile della rivista online "Langhe Roero Monferrato - Cultura materiale, società, territorio" dell'Associazione Culturale Antonella Salvatico di La Morra e collaboratore di periodici e riviste.
  Luca Martini vive a Cavallermaggiore. Preside dell'I. I. S. Arimondi-Eula di Savigliano e Racconigi, è stato docente di Lettere nei Licei. Ha pubblicato testi di carattere storico, con particolare riferimento al periodo Tardo-antico e alla storia del Piemonte. Giornalista pubblicista, organizzatore di manifestazioni culturali, ha rappresentato il suo comune nella Consulta regionale per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Sergio Soave - 1. La Libia tra Agadir, Racconigi e Dronero. Contesto europeo e politica nazionale, di Luca Martini - 2. Fare il militare a Cuneo: una tranquilla città di provincia, di Emanuele Forzinetti - 3. "L'ora tripolina. Purché non sia una gita". La concezione politica della guerra nei giornali della provincia Granda, di Elena Angeleri - 4. Un popolo di eroi, spesso sfortunati, di Emanuele Forzinetti - 5. Cuneesi alle gesta d'oltremare. Le battaglie viste con gli occhi dei nostri soldati, di Elena Angeleri - 6. Il fronte interno. La guerra vista da Cuneo, di Elena Angeleri - 7. Il mondo degli ufficiali, di Emanuele Forzinetti - 8. I pionieri del volo, di Emanuele Forzinetti - 9. C'è posta per te da Tripoli!, di Elena Angeleri - 10. Poesia e letteratura sulla guerra di Libia. Dalle Canzoni della Gesta d'oltremare ai versi in lingua piemontese, di Luca Martini - 11. Toponomastica, monumenti e altre Memorie della guerra libica. Vie, piazze, lapidi e osterie, di Luca Martini - 12. Verso l'Isonzo e oltre. Guerra coloniale, conflitto mondiale e indipendenza della Libia, di Luca Martini - Elenco di tutti i reduci e i caduti. Precisazioni metodo logiche - Bibliografia