Troveranno il corpo |
Pino Casamassima
IL LIBRO – A quasi quarant'anni dal ritrovamento del cadavere dello statista democristiano in una R4 rossa, il caso Moro resta una pagina aperta, scritta e riscritta innumerevoli volte. Nuove rivelazioni, denunce e smentite hanno acceso ripetutamente i riflettori sull'assassinio che ha determinato il destino politico del Paese, disseminando il quadro investigativo di interrogativi ed enigmi. C'erano davvero personaggi estranei alle Brigate Rosse nel commando in azione in via Fani, e come si spiega la presenza sul posto del colonnello del Sismi Camillo Guglielmi? Qual è stato il ruolo dello psichiatra statunitense Steve Pieczenik, presunto artefice della strategia dell'intransigenza, e quale significato si deve attribuire agli errori e alle goffaggini dell'unità di crisi del Viminale? È esistita una centrale organizzativa del terrorismo a Parigi, ed è fondata la congettura di un complotto internazionale per impedire l'entrata dei comunisti nel governo italiano? Cercando di ricomporre il complesso mosaico di quanto accadde fra il 16 marzo e il 9 maggio 1978, Pino Casamassima ha messo a confronto il racconto dei brigatisti, le dichiarazioni processuali, le testimonianze dei politici e i risultati delle indagini. Ha liberato la lettura dei fatti dalle interferenze, le manipolazioni, le contraddizioni che hanno ostacolato il raggiungimento della verità e smontato pezzo per pezzo le varie tesi, più o meno plausibili o fantasiose, che si sono susseguite sulla vicenda. Un lavoro minuzioso e sistematico, per arrivare finalmente a una ricostruzione attendibile di quei drammatici cinquantacinque giorni che hanno rappresentato il momento più buio della notte della Repubblica. DAL TESTO – "In quei 55 giorni del sequestro Moro, sul partito armato infuriò anche la polemica sulla sua identità: proprio quella identità – comunista - che Mario Moretti pretendeva per il suo partito. Un soggetto politico che faceva politica sul territorio italiano, coinvolgendo larghe aree di consenso: talmente ampie che, per dirla con un'uscita provocatoria che ebbe Giampiero Mughini, se paradossalmente le Br si fossero presentate alle elezioni se la sarebbero giocata con il Partito Repubblicano. Ma proprio su quel punto, quello cioè del riconoscimento, il partito (di grande maggioranza) della fermezza, composto dalle teste di serie Dc e Pci, non sarebbe mai stato disposto a cedere per diverse ragioni. Per la Dc il cedimento sarebbe coinciso con una sconfitta, per quel suo essere architrave del governo che, da subito, aveva dichiarato la non disponibilità a trattare. Per il Pci parlano l'Unità, che spiega in un articolo che non va lasciato spazio a nessuna trattativa, e un rapporto che il consigliere Antonio Tatò fornì al segretario del Pci Enrico Berlinguer: «Se aderissimo al principio della trattativa per salvare la vita fisica di Moro, in realtà (e senza alcuna garanzia di riaverlo vivo) faremmo credere che anche noi siamo interessati a che Moro mantenga i suoi segreti: avvaloreremmo cioè la difesa di uno Stato e di una Dc che vogliono tenere nascosti i loro misfatti.» L'AUTORE – Pino Casamassima è giornalista e scrittore. Collabora con Rai Educational, History Channel, l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e l'Archivio storico della Resistenza Bresciana e dell'età contemporanea. Alcuni suoi libri sono tradotti all'estero e hanno vinto premi letterari. Fra gli ultimi, "Il libro nero delle Brigate rosse", "I sovversivi" e "Gli irriducibili, storie di brigatisti mai pentiti". INDICE DELL'OPERA – Giovedì, 16 marzo - 1. I fatti (Via Fani – Adesso – Prima – Antefatti - Le idi di marzo – Dopo) - 2. La Risoluzione strategica e i comunicati (La Risoluzione strategica - I comunicati - Sul comunicato n. 1 - Sul comunicato n. 2 - Sul comunicato n. 3 - Sul comunicato n. 4 - Sul comunicato n. 5 - Sul comunicato n. 6 - Sul comunicato n. 7 - Sul comunicato n. 8 - Sul comunicato n. 9) - 3. Le commissioni parlamentari d'inchiesta e le audizioni (L'agguato - Gradoli e la Duchessa - La trattativa - Da via Montalcini a via Caetani) - 4. Le mitologie, le speculazioni, le ipotesi (Le provocazioni di Pecorelli – Havel – Hypérion - Le nuvole - «No!») - Martedì, 9 maggio – Ringraziamenti – Bibliografia - Indice dei nomi |