Libano nel baratro della crisi siriana |
Matteo Bressan – Laura Tangherlini
IL LIBRO – Un testo di estrema attualità che affronta le differenti emergenze e le difficoltà che attraversano il Libano, sempre più scosso dalla crisi in Siria. I due autori raggiungono Tiro, la Bekaa, Tripoli e Beirut per documentare le tensioni che paralizzano il Paese dei Cedri e dare voce, con forza e immediatezza, al dramma e alle storie dei profughi siriani. Attraverso le testimonianze di intere famiglie di profughi, i resoconti dei progetti di assistenza, l'opera sul campo delle Nazioni Unite e delle varie Ong viene documentata la difficile convivenza tra siriani e libanesi in Libano, ora che i rifugiati hanno superato il milione. Parallelamente viene svolta un'analisi su come la società libanese e i media locali commentano l'afflusso dei profughi e su come questi vengano sempre più percepiti come una minaccia per l'economia libanese e la sicurezza interna. Accanto all'emergenza umanitaria vengono affrontate e documentate le tensioni politiche e confessionali che sfociano in veri e propri scontri armati come nella città di Tripoli. In questo scenario di schieramenti contrapposti viene ricostruita attraverso analisi e interviste la profonda spaccatura delle forze politiche libanesi e la svolta strategica di Hezbollah di intervenire militarmente in Siria, aprendo così un nuovo fronte rispetto a quello della resistenza contro Israele. Un testo che documenta senza esitazioni i rischi ai quali è esposto il Libano, ma che al tempo stesso non dimentica quanto l'Italia sia importante e svolga in questo piccolo ma strategico paese un ruolo fondamentale, a cominciare dall'Unifil e dai programmi di sviluppo e ricostruzione dalla nostra cooperazione. DAL TESTO – "In questo scontro gli stessi miliziani di Hezbollah sono il principale bersaglio dell'Isis in un conflitto che dal Libano all'Iraq sembra non conoscere più confini. Allo stesso modo, militari libanesi sono stati rapiti dai miliziani islamici e due sono stati decapitati per ottenere uno scambio di prigionieri. Ciò ha scatenato già minacce di ritorsioni da parte della popolazione libanese ai danni dei profughi ospitati nella zona di Arsal e non solo. Sul versante politico il blocco del 14 marzo chiede che Hezbollah si ritiri dalla Siria, ma il conflitto esploso in Iraq e l'avanzata dell'Isil potrebbero aprire nuovi scenari per il Partito di Dio, pronto, secondo quanto affermato da Hasan Nasrallah, a fare la sua parte anche in Iraq e ad affermarsi non solo come movimento di resistenza contro Israele ma anche come attore in grado di proiettare la propria forza militare oltre i confini libanesi. Proprio la frammentazione irachena e il conseguente proclama da parte dei miliziani dell'Isis di creare un califfato islamico estesa da Aleppo, in Siria, fino a Diyala, in Iraq, non riconosciuto dai ribelli operanti in Siria, apre nuovi scenari e alleanze impensabili fino a poco tempo fa. La possibilità che i confini stabiliti dagli accordi Sykes-Picot del 1916 stiano per essere messi in discussione dall'avanzata di nuovi e organizzati gruppi jihadisti, come sta avvenendo in Iraq e Siria, può infatti aprire una nuova fase dei rapporti internazionali tra Usa, Iran, Russia, Arabia Saudita, Turchia e Israele in Medio Oriente. Da queste variabili si capirà il futuro del Libano e il ruolo che potrà ancora continuare a svolgere Hezbollah nella regione, alla luce della scelta di campo fatta in Siria di schierarsi al fianco di Assad. Una scelta che, a lungo andare e con il mutato scenario regionale, potrebbe rivelarsi vincente agli occhi di buona parte della popolazione libanese tanto da far dimenticare l'inserimento, da parte dell'Unione Europea, dell'ala militare di Hezbollah all'interno della lista nera delle organizzazioni terroristiche." GLI AUTORI – Matteo Bressan, giornalista pubblicista e blogger, ha scritto e collaborato con «Rivista Militare», periodico dell'Esercito Italiano e «Informazioni della Difesa», l'organo pubblicistico dello Stato Maggiore della Difesa. È autore del libro "Hezbollah. Tra integrazione politica e lotta armata" (Datanews, 2013). INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Alessandro Politi – Prefazione, di Andrea Iacomini – Introduzione - Capitolo I. Torniamo in Libano (Beirut, 25 febbraio 2014 - Ritorno in Libano, un anno dopo) - Capitolo II. Voler essere una di voi - Capitolo III. Vecchie e nuove tensioni nel Paese dei Cedri (Tentativi di dialogo e bombe - 14 marzo e 8 marzo insieme? - Un governo per dialogare?) - Capitolo IV. "Finalmente qualcuno viene trattato peggio di noi palestinesi" (Al centro di registrazioni dei rifugiati UNHCR di Tiro - L'importanza della missione Unifil) - Capitolo V. Una giornata nella Bekaa. La clinica mobile, le sedie a rotelle che non ci sono, e una promessa: vi riabbraccerò tutti, in Siria - Capitolo VI. Tripoli prima e dopo il conflitto in Siria (Le origini degli scontri tra sunniti e alawiti - Tripoli e il salafismo) - Capitolo VII. Visita a Tripoli tra muri bucherellati, posti di blocco e stadi in cui si gioca con i carri armati - Capitolo VIII. Esiste razzismo mediatico nei confronti dei profughi siriani in Libano? - Capitolo IX. "I siriani? Hanno la scabbia e i pidocchi" - Capitolo X. Il ruolo di Hezbollah nella crisi siriana (Hezbollah, la primavera araba e le prime rivolte in Siria - L'isolamento di Hezbollah - L'asse della resistenza sotto attacco - Il coinvolgimento militare di Hezbollah in Siria - La guerra preventiva – Qusayr: la battaglia che cambia la storia del conflitto siriano – Hezbollah mette in sicurezza il confine con la Siria - Impatto dell'intervento di Hezbollah sull'opinione pubblica libanese - Considerazioni strategiche sulle capacità militari di Hezbollah) - Capitolo XI. La corsa per la presidenza – Conclusioni – Appendice (Scheda: Siriani palestinesi – Scheda: Cooperazione italiana – Scheda: Le lacune dell'assistenza sanitaria – Scheda: Amel – Scheda: Handicap e bisogni specifici tra i rifugiati siriani – Scheda: Gender Based Violence tra i rifugiati siriani in Libano – Scheda: Dall'intervista Skype con Erica Talentino, Intersos – Scheda: È ancora Open Border Policy? Breve rassegna stampa – Scheda: I profughi siriani e l'istruzione in Libano – Scheda: Dall'intervista Skype a Johaina Khaldieh, giornalista e ricercatrice (10 giugno 2014) – Scheda: Dall'intervista Skype a Sami Nader, giornalista, analista ed editorialista (20 giugno 2014) – Scheda: Dove abitano i siriani in Libano? – Scheda: Intervista con Ammar Al-Mussawi (responsabile delle relazioni internazionali di Hezbollah) (Cagliari, 5 ottobre 2013) – Scheda: Tripoli durante la guerra siriana. Cronologia – Scheda: Hezbollah e i rifugiati siriani – Scheda: Intervista con corrispondente di Press TV) – Note - Ringraziamenti |