Se la Merkel è Carlo V Stampa E-mail

Lodovico Festa – Giulio Sapelli

Se la Merkel è Carlo V
Perché l'Italia può sfasciarsi
Come cinquecento anni fa


Guerini e Associati, pagg.175, € 14,50

 

festa-sapelli merkel  IL LIBRO – Pagliacci e forcaioli, innovatori che non innovano nulla, élite senza patriottismo, un popolo senza speranza, vecchie cariatidi in pista da decine di anni e nuove speranze con poca cultura, tecnici stimati solo all'estero, medicine inutili somministrate agli italiani solo per rabbonire l'Europa... Sono alcuni dei temi trattati da Lodovico Festa e Giulio Sapelli in questo dialogo paradossale, ma niente affatto gratuito, il cui filo conduttore è quanto l'Italia di ieri, quella dei Medici e dei Papi rinascimentali, assomigli a quella di oggi, da Tangentopoli a Renzi. Sicuramente è una forzatura estrema comparare il Moro a Cuccia, Giulio II a Napolitano o Carlo V alla Merkel, ma lo è un po' meno commentare i continui sacchi di Roma e l'accettazione passiva del dominio straniero. Per gli autori, la realtà attuale è così disgregata che il paradosso diventa strumento per guardare più a fondo la situazione italiana: a quanto da lontano vengano questioni e tendenze essenziali per la nostra società, e quanto siano ancora valide le riflessioni (contrapposte) di grandi intellettuali come Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini. L'interrogativo finale riguarda tutti: oggi, in Italia, si può sperare in un nuovo Principe (cioè un Nuovo Stato) o si deve, invece, accettare l'opinione antica quanto corrente del: «Franza o Spagna purché se magna»?

  DAL TESTO – "G.S. - Oggi andrebbe avviata una riflessione anche sul versante est dell'Europa: quello che tocca la Turchia e la Russia. Si ha la sensazione invece che prevalga, sia tra i tedeschi sia tra gli americani, una concezione da fine Ottocento della politica estera, quando gli inglesi, per mantenere il proprio sistema di influenza, si occuparono più di conservare gli equilibri (difendere l'Impero ottomano, contenere gli zar) che di crearne nuovi e solidi, con una Prussia - al di là delle velleità di Napoleone il piccolo - che stava a guardare per cogliere le occasioni di espansione.
  "L.F.- E in questo quadro l'Italia, intanto, ha perso la funzione di anello più forte dell'Europa del Sud che le ha consentito, da De Gasperi a Craxi (e per qualche verso da Berlusconi a D'Alema), un ruolo rilevante di mediatore. Ruolo che non c'è più stato né in Libia né in Egitto né in Siria dove ha più pesato talvolta la politica del Vaticano: per questo tratto sembriamo proprio in una fase da metà Cinquecento, quando non contavamo più niente.
  "G.S. - La nostra evanescenza politica nazionale mi pare essenzialmente l'espressione di una visione infantile dell'economia, propria di un mondo che non c'è più. Siamo, infatti, nel commercio mondiale, ma solo apparentemente in un'economia aperta, perché il tallone teutonico che sopravvive e vive affossando l'Europa del Sud non ci consente di crescere né ora, né mai, se non si cambieranno tutti gli accordi europei. Ci vorrebbero la forza e il coraggio dell'utopia che in questa situazione sono la scelta più concreta che si possa fare: immaginare una nuova Europa fondata su un nuovo Piano Marshall e battersi per essa ridando spazio alla politica."

  GLI AUTORI – Lodovico Festa, giornalista e autore di alcuni saggi di storia e politica, ha fondato "Il Moderno", e collaborato a fondare "Il Foglio" e "Finanza e Mercati", ha lavorato al "Sole 24 Ore", collabora con "Il Giornale".
  Giulio Sapelli è professore ordinario di Storia economica all'Università degli Studi di Milano e editorialista de "Il Messaggero". Per i tipi di Guerini e Associati ha pubblicato: "L'inverno di Monti. Il bisogno della politica" (2012), "Diario sudamericano" (2012), "Chi comanda in Italia" (2013), "Dove va il mondo?" (2014).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione 2014 – Prologo - Capitolo 1. Ludovico il Moro / Enrico Cuccia. I milanesi e l'«aiutino» straniero - Capitolo 2. Cesare Borgia / Bettino Craxi. La Virtù, la Fortuna e lo Stato - Capitolo 3. Scoperte geografiche / Cina nel WTO. Così l'Italia non fu più centrale - Capitolo 4. I Medici / La DC. La longevità del potere degli sconfitti - Capitolo 5. Dogi / Berlusconi. Nec sine te nec tecum vivere possum - Capitolo 6. Papato rinascimentale / Quirinale post '92. Le irresistibili tentazioni dei poteri super partes - Capitolo 7. Carlo V / Angela Merkel. «È il vento. / Vento del Nord che porta / e neve e fame e stento» - Capitolo 8. Lutero / Ratzinger. La Riforma contrapposta di due agostiniani tedeschi - Capitolo 9. Lega di Cognac / Tremonti & Fazio. Se il giorno dopo l'alleato è il nemico - Capitolo 10. Sacchi di Roma / Grandi svendite. Quanto passa lo straniero! – Epilogo - Postfazione 2014