Siria, perché. Lettere da Damasco Stampa E-mail

Laura Mirakian

Siria, perché
Lettere da Damasco


Guerini e Associati, pagg.154, € 14,50

 

mirakian siria  IL LIBRO – Da Damasco – da quella terra antichissima e martoriata che è la Siria – si irradiano i viaggi e le riflessioni di Laura Mirakian, qualche anno prima della catastrofe attuale, quando forse si sarebbe potuta imboccare un'altra via per la salvezza di quei fragili stati e di quei popoli. Pagina dopo pagina il lettore è testimone di un'inedita narrazione, in cui scorrono eventi epocali come la morte di Hafez Al-Assad, le feste degli armeni che hanno appena conquistato l'indipendenza, le istanze dei curdi, le lunghe messe in arabo dei melchiti, il fermento della borghesia imprenditoriale sunnita, il progressivo ritorno del velo femminile.
  "Questo libro – scrive Antonia Arslan nella prefazione - è una piccola gemma: una materia incandescente racchiusa in una forma lieve. Le brevi frasi di ogni lettera, come in un'antica incisione, ci regalano una mappa dettagliata e inedita di terre, personaggi, visioni sconosciute, disegnata attraverso l'occhio di un viaggiatore esperto ed equilibrato (ma anche incantato), che approfitta di uno straordinario punto di vista, quello di un diplomatico a cui si aprono molte porte chiuse ai comuni mortali"

  DAL TESTO – "Il deserto è molto vicino e lo si può vedere dalle finestre di casa. Incombe su Damasco, con le sue pietre e la sua luce rosa, e la sera muove le tende con un vento fresco. Il venerdì i siriani vanno nel deserto a fare il pic-nic con i bambini, come noi andiamo nei prati. A sud di Damasco, inizia il verde delle alture del Golan, occupato dagli israeliani, con in mezzo i mille delle Nazioni Unite, è esattamente dal 1974 che non vi si combatte più. Fu quella l'ultima guerra degli Assad, una guerra persa, che segnerà pesantemente i decenni successivi. A nord, per ritrovare un po' di verde devi fare qualche centinaio di chilometri e arrivare al mare di Latakia oppure verso le pianure dell'Eufrate. Ad est, tutto deserto fino all'Iraq, incrociando Palmyra. È tutta ancora in piedi, dorata di giorno e rosa al tramonto. Zenobia, la sua indomita regina, fu portata a Roma in catene, si racconta, ma seppe integrarsi molto bene ai vertici dell'impero e sistemarvi adeguatamente i figli. A sud-ovest, i monti del Libano, macchiati di neve, questi sì molto verdeggianti.
  "Dentro Damasco, l'enorme realtà del suk, pieno di colori e stracolmo di mercanzie. Subito a ridosso, squarci di colonnati romani, di basiliche cristiane, di fabbriche mamelucche, di mura ottomane, e più oltre, intatta, la porta di San Paolo, dove lui, generale romano inviato per reprimere gli albori della cristianità, ebbe quel colpo di sole che gli permise di sostare qualche tempo e, riprese le forze, di realizzare che il destino dell'umanità era nelle mani di quei pastori e non andava affatto represso, bensì esportato a Roma. Un'insolazione che avrebbe cambiato le sorti del mondo e segnato l'inizio di una nuova era."

  L'AUTRICE – Laura Mirakian è una delle rare donne della carriera diplomatica italiana con il grado di Ambasciatore. È Presidente della DID – Donne Italiane in Diplomazia. Tra i suoi numerosi incarichi, è stata Capo Missione a Belgrado durante le guerre balcaniche, Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra, Direttore Generale per i Paesi Europei, e dal 2000 al 2004 Ambasciatore in Siria. È stata insignita, tra le altre, dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, di Chevalier de la Légion d'Honneur e di Commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno.

  INDICE DELL'OPERA – Rose, sete e pugnali di Damasco, di Antonia Arslan – Premessa – Nota - Osservando la Siria (Damasco, 16 giugno 2000) - Si è spento Hafez al-Assad (Damasco, giugno 2000) - Le esequie di Hafez al-Assad (Damasco, fine giugno 2000 (giugno 2003)) - Il messaggio (Damasco, luglio 2000) - Atmosfere armene (Damasco, settembre 2000) - Le istanze dei curdi (Damasco, ottobre 2000) - L'antica élite di Damasco (Damasco, 15 ottobre 2000) - La seconda Intifada (Damasco, ottobre 2000) - Le chiese cristiane d'Oriente (Damasco, 7 gennaio 2001) - La giornata di papa Woytjla (Damasco, maggio 2001) - Memorie armene (Damasco, 15 maggio 2001) - Armeni, gente di mondo (Damasco, 10 agosto 2001) - Le Torri Gemelle (Damasco, settembre 2001) - Il Paese del futuro (Damasco, 21 ottobre 2001) - Padre Dall'Oglio a Mar Musa (Damasco, novembre 2001) - La «primavera» di Bashar al-Assad (Damasco, 7 febbraio 2002) - Bashar al-Assad a Roma (Damasco, 25 febbraio 2002) – Palmyra (Damasco, marzo 2002) - Hamas e la Chiesa della Natività (Damasco, maggio 2002) - Le figlie di Mohammed (Damasco, 13 luglio 2002) - La bimba contesa (Damasco, 17 agosto 2002) - L'ufficiale iracheno (Damasco, 20 settembre 2002) - La frontiera di Al-Tanf (Damasco, 23 novembre 2002) - Karum'a (La Primavera, 1915) (Damasco, 15 dicembre 2002) - I santi del Kassioum (Damasco, gennaio 2003) - Stagione di guerra (Damasco, marzo 2003) - Il giorno dopo l'Iraq (Damasco, 29 marzo 2003) - Il Club d'Orient (Damasco, 17 maggio 2003) – Divagazioni. Tutankamen e dintorni (Damasco, 25 maggio 2003) - L'Ambasciatore iracheno (Damasco, 25 giugno 2003) - L'acqua (Damasco, agosto 2003) - La storia di Jamila (Damasco, settembre 2003) – Ebla (Damasco, settembre 2003) - Vogliamo la pace (Damasco, 1 gennaio 2004) - Le comunità cristiane (Damasco, gennaio 2004) - Il Mausoleo di Tishreen (Damasco, 5febbraio 2004) - Il fiorista dell'angolo (Damasco, 22 febbraio 2004) - Le Maestre dell'Islam (Damasco, 22 giugno 2004) - Le «petizioni» al Presidente al-Assad - Quotidiano As-Safir, 11 febbraio 2001 - Quotidiano As-Safir, 3 giugno 2003 - Quotidiano As-Safir, 4 febbraio 2004 - Sito web commerciale, 25 febbraio 2004 - Un po' di storia...