Politeia. Gli ordini sociali in Platone |
Carmelo Muscato
IL LIBRO – Questo saggio di Carmelo Muscato ci pone di fronte a una provocazione. Ancora oggi, presso molti orecchi, può suonare eretico, o, come direbbero alcuni, pericoloso il tentare, come avviene in questo lavoro, una comparazione tra la forma di comunità presupposta dal pensiero politico di Platone e gli ordini sociali fondanti la struttura della società indiana arcaica. Ma la vera provocazione di questo saggio consiste nello sperimentare il suddetto raffronto come spunto per una riflessione eminentemente politica. La nozione platonica di gerarchia, di cui vengono evidenziate alcune peculiarità, è resa più persuasiva rispetto a quelle affermatesi nella cosiddetta società aperta, ormai assurta a sostanza di un vero e proprio pensiero. In questo quadro la proposta ermeneutica qui presentata si rivela alternativa rispetto alle correnti interpretazioni tanto apologetiche quanto critiche del pensiero di Platone: tutte quelle interpretazioni infatti pretendono, in misura più o meno elevata, di interpretare Platone a partire da categorie condizionate dal pensiero politico a noi contemporaneo, influenzato, in ogni sua forma, fosse anche solo per contrasto, dalla rappresentazione di una società aperta. DAL TESTO – "[...] l'isomorfismo che Platone stabilisce fra polis e anima deve essere interpretato come riflesso di un ordine che vige in tutto l'universo. Questa visione di un ordine cosmico che si riflette nella società e nell'anima umana si accorda del resto con il collegamento, stabilito da Platone nel Gorgia, tra l'ordine umano e quello divino quando, sostenendo contro Callicle l'equivalenza tra giustizia e felicità, Socrate afferma: «cielo, terra, dèi, uomini, sono collegati in un tutto grazie all'unione, all'amicizia, all'armonia, alla temperanza, alla giustizia, e [...] per tale ragione, amico mio, questo tutto è chiamato 'cosmo' [ordine], e non 'acosmìa' [disordine] e dissolutezza» (507e-508a). L'AUTORE – Carmelo Muscato (Valledolmo, 1968) si è laureato in Filosofia con una tesi su Platone e Shankara presso l'Università di Palermo, dove ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia ed è stato assegnista di ricerca sotto la guida di Armando Plebe. Si è occupato del pensiero politico di Platone, al quale ha dedicato, oltre a diversi articoli, due monografie: "Politeia. Gli ordini sociali in Platone e nella società tradizionale" (Qanat, Palermo, 2011) e "La questione delle dottrine non scritte e l'esoterismo di Platone" (Edizioni Asram Vidya, Roma, 1996). Recentemente ha pubblicato "L'enigma della scelta. Un approccio cognitivo e filosofico-politico" (Mimesis, Milano, 2011). INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Salvatore Lavecchia – Introduzione - I. Platone e le caste (1.1. Le caste come capo d'imputazione - 1.2. Un problema di difficile soluzione - 1.3. Casta ed ereditarietà: un'equazione problematica - 1.4. Un nuovo modo di collegare Platone alle caste) - II. Politeia, l'eterno ordine cosmico (2.1. Platone e il trifunzionalismo di Dumézil: due precisazioni preliminari - 2.2. Le analogie tra la Repubblica e le caste sulla base del trifunzionalismo - 2.2.1. La solidarietà tra i primi due ordini sociali in Platone - 2.2.2. La solidarietà tra i primi due varņa - 2.2.3. L'equivalenza tra svadharma e oikeiopragia - 2.3. Il significato di "Politeia" come "ordine cosmico") – III. Società aperta o società chiusa? (3.1. Totalitarismo e olismo - 3.2. Il pensiero unico della società aperta - 3.3. La separazione tra gerarchia e potere) - Riferimenti bibliografici |