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Libri e Riviste Avemaria per un vecchio prete
| Avemaria per un vecchio prete |
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Nello Vian
DAL TESTO – "Un giorno del novembre 1898 (il tempo era con tutta probabilità nebbioso, di «calìgo») il patriarca Giuseppe Sarto ricevette un visitatore di qualità assai modesta, il portiere del Regio Economato dei Beni vacanti. Il fatto non era in sé straordinario, perché l'incantevole semplicità di cuore del grande prelato gli faceva accogliere persone di ogni ceto, quotidianamente. Il brav'uomo che aveva salito le scale del patriarcato era investito del resto di un incarico abbastanza importante, come denotava la compagnia nientemeno che di un canonico di San Marco. Era questi un nativo di Burano, un «buranelo» come si dice a Venezia, con uno strascico nella pronunzia delle vocali, che presume d'imitare la cadenza della più arcaica parlata di quella pittoresca isola. Monsignore Eugenio Celestino Pittoni, sui settantacinque anni, aveva il titolo di deputato ai beni beneficiari ed ecclesiastici e manteneva per questo i rapporti con il Regio Economato. Il quale, contrastando all'uso notorio di essere più che misurato con i suoi amministrati, faceva rimettere questa volta, inattesamente, la splendida somma di lire 940 e centesimi. Sua eminenza il cardinale patriarca avvera la doppia impressione della sorpresa e di un certo disappunto per la forma seguita nella consegna. Pur nato nell'umiltà e astretto a essa evangelicamente, aveva squisito senso della dignità che rivestiva, e non poté reprimere nel suo interno il lieve moto di pena per la mancanza di riguardo del Regio ufficio, che mandava il denaro per mano del portiere e per di più esigeva quietanza, sul momento. Come fosse andata la cosa risulta malamente, tanto più per la reale destinazione che si seppe poi avere quell'invio." L'AUTORE – Nello Vian (1907-2000), di famiglia veneziana, alunno a Milano del poeta e letterato Giulio Salvadori nella neonata Università Cattolica, fu segretario della Biblioteca Vaticana (1934-1977). Discepolo e amico di Giovanni Battista Montini, è stato segretario generale dell'Istituto Paolo VI di Brescia (1979-1992). Ha studiato i primi francescani, Filippo Neri, figure del cattolicesimo e della letteratura fra Ottocento e Novecento. Tra i suoi libri: "La giovinezza di Giulio Salvadori" (1962), "Anni e opere di Paolo VI" (1978), "Il leone nello scrittoio" (1980), "San Filippo Neri pellegrino sopra la terra" (2004), e "Figure della Vaticana. Uomini, libri e biblioteche" (2005). Ha edito le lettere di Giuseppe Toniolo (1952-1953), il "Carteggio" fra Domenico Giuliotti e Giovanni Papini (1984-1991), le "Lettere ai familiari" di Montini (1986). INDICE DELL'OPERA – 1. Nella veste con i fili violetti - 2. Il chierico prefetto Giuseppe Sarto - 3. Umanità pastorale - 4. Nello stanzone della curia di Treviso - 5. Il canonico Sarto alloggia al «Paradiso» - 6. Sulla soglia di Mantova - 7. Una famiglia di curiali amici - 8. Un frate del suo umore - 9. Sulla soglia di Venezia - 10. Politica spirituale del patriarca - 11. Il bucato delle monache - 12. Salita al Grappa - 13. Ritratto papale in piedi - 14. Scorci del pontificato - 15. Libri della sua biblioteca - 16. Prete (non cardinale) nipote - 17. Il vescovo del suo cuore - 18. Avemaria per un vecchio prete - Cronologia di Giuseppe Sarto, Pio X - Bibliografia - Nota finale. Pio X e il suo scrittore - Indice dei nomi di persone e di luoghi |
IL LIBRO – Gli storici vanno sempre più riconoscendo l'opera riformatrice di Pio X (1903-1914), dal catechismo alla vita eucaristica, dalla formazione del clero alla codificazione del diritto canonico, dalla musica sacra alla curia romana, mentre si continua a discutere sulla ferma condanna del modernismo e sui metodi adottati per contrastarlo. Eppure, sembra suggerire in queste pagine Nello Vian, prima di tutto, alla radice di tutto, vi è l'uomo Giuseppe Sarto, il cristiano, il prete, qui ritratto quasi per istantanee sullo sfondo del mondo che fu suo, dagli studi nel seminario di Padova (1850-1858) alle esperienze pastorali di Tombolo (1858-1867) e Salzano (1867-1875), dagli anni nella curia di Treviso (1875-1884) all'episcopato mantovano (1884-1893), dal patriarcato veneziano (1893-1903) al pontificato romano. Nel volume non si cerchino schemi e interpretazioni storiografiche ma l'incontro sorprendente con l'umanità e la fede del protagonista, restituite con impareggiabile freschezza da lettere e testimonianze, presentate da una scrittura lieve e raffinata, aliena dalla retorica ma non dall'ammirata devozione.