Un popolo di debitori Stampa E-mail

Miro Renzaglia

Un popolo di debitori

Safarà Editore, pagg.100, € 10,00

 

renzaglia debitori  IL LIBRO – «Il meccanismo era dei più semplici e micidiali: più consumi, più contribuisci allo sviluppo economico del Paese. Consuma di più e il mondo ti sorriderà. Non hai i soldi per permetterti tutto ciò che vorresti? E qual è il problema? Ti accendiamo mutui, ti offriamo lo scoperto sul tuo conto corrente bancario, ti concediamo carte di credito revolving. Ti finanziamo, insomma, al di là di ogni tua possibilità attuale. In fondo, non è forse vero che per morire e pagare c'è sempre tempo?».
  È così che si crea un popolo di debitori. Attraverso un meccanismo perverso che macina nei suoi ingranaggi le risorse di chi, all'oscuro della strategia spietata che lo sovrasta, cerca di galleggiare nelle acque agitate di una drammatica crisi finanziaria e politica che si è scatenata secondo volontà che si trovano al di fuori del suo controllo. Tuttavia, la forza della consapevolezza può ancora avere il potere di cambiare lo stato delle cose, anche per chi non comprende il linguaggio volutamente inaccessibile dell'alta finanza. E questo è «proprio ciò che Miro Renzaglia propone in questo vero e proprio manuale di sopravvivenza economi ca. Armato di un gigantesco martello, demolisce una a una le cornici che condannano la nostra vita a seguire un solo pensiero. Quello unico» (dalla prefazione di Ivan Buttignon).

  DAL TESTO – "Una crisi economica non è mai solo una crisi monetaria. Nel migliore dei casi ci cadono dentro i governi politici degli Stati e nel peggiore si scatenano le guerre mondiali, mentre nella media tragicità a crollare sono le strutture inter e sovra-nazionali. È quello che sta accadendo in Europa: investita dal crac del sistema finanziario americano del 2007, sono crollati i governi delle nazioni più esposte (Spagna, Grecia, Italia in primis). Se per le guerre mondiali forse ci vorrà del tempo, sembra essere a termine l'euro-moneta, perlomeno nella sua qualità di collante e di forza propulsiva degli assetti politici del Vecchio Continente.
  "In questo contesto di assoluta incertezza a rimanere ferme e indiscutibili sono le misure che si ritengono imprescindibili per far fronte ai debiti degli Stati in crisi e che vanno sotto il nome generico di "sacrifici", che corrispondono alla ricerca di nuove entrate fiscali e di tagli alla spesa pubblica. Anche nell'eventualità in cui il quadro europeo, compreso quello che riguarda strettamente la sorte della moneta unica, si presentasse chiaro e solido, sarebbe in ogni caso legittimo dubitare dell'efficacia di questa formula; tuttavia, siccome così non è, il sospetto che il "taglia e prendi" proposto e imposto per l'ennesima volta come soluzione unica per evitare il default sia un viatico alla salvezza dal fallimento è doveroso. Specialmente quando il sistema che regge in piedi lo Stato liberista è fondato sul principio del produrre consumo per aumentare la produzione e incrementare nuovamente il consumo. Non ci vuole un genio per capire che congelando i contratti salariali e le pensioni, introducendo nuove tasse, aumentando l'IVA e le accise su generi di prima necessità come la benzina, la liquidità da destinare al consumo non può che flettere in basso (deflazione) con conseguente recessione della produzione."

  L'AUTORE – Miro Renzaglia è nato a Roma. Ha pubblicato "Controversi" (E.C.D.P., Milano, 1988), "I rossi e i neri" (Settimo Sigillo, Roma, 2002), "A spese mie" (I libri de «Il Fondo» – Gruppo Editoriale l'Espresso, 2010). Nel 1990, ha fondato la rivista di poesia e immagini «Kr 991» che ha diretto fino al 1999. È autore e performer del concerto di musica-poesia "Radiografia di uno sfacelo" (Roma, 2003) rappresentato in diverse città italiane. Dal 2006 ha fondato e dirige il magazine online «Il Fondo». Suoi testi poetici sono presenti in antologie, riviste e dvd. Come saggista, critico letterario e di costume, collabora a quotidiani e periodici. Nonostante la sua giovanile iscrizione alla facoltà di Economia dell'Università La Sapienza di Roma, fa risalire il suo interesse più autentico per l'economia alla lettura e allo studio della poetica di Ezra Pound. Come lui, si considera un autodidatta.

  INDICE DELL'OPERA – Reincorniciare la vita (economica). Prefazione, di Ivan Buttignon - Interessi zero - Lavora, consuma, muori - BCE, sentinella del debito - Marshalsea, la prigione del debito - Dalla nota di banco all'euro. Breve storia del potere bancario nel mondo - Capitalismo & Capitalismi - La crisi del capitalismo non è un vizio di famiglia - Squali. O del capitalismo finanziario - Agenzie di rating, queste sconosciute - Ezra Pound, un economista - ...e contro l'oro - Il sorpasso. Metafora dell'Estate come la voleva Mario Monti - Tobin tax, una tassa giusta - Ridateci l'IRI - Mario Draghi, il mago delle privatizzazioni - I liberisti, che brutte creature - La casa e il suo rovescio. Fra appartamento, appartenenza e speculazione finanziaria - Come imparare la neolingua finanziaria in una sola lezione - Basta euro? No, basta con l'autonomia della BCE - Un po' d'inflazione programmata ci salverà – Bibliografia - Biografia