Nazario Sauro. Storia di un marinaio Stampa E-mail

Romano Sauro – Francesco Sauro

Nazario Sauro
Storia di un marinaio


La Musa Talìa Editrice, pagg.512, € 28,00

 

sauro nazario  IL LIBRO – Nazario Sauro, nato nel 1880 a Capodistria nell'Istria allora austriaca, si dedicò sin da giovanissimo al mare e ad attività patriottiche italiane. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario nella Regia marina italiana con il grado di tenente di vascello. Catturato dall'Austria nel 1916, venne processato per alto tradimento e impiccato a Pola. Il volume, scritto dal nipote con suo figlio, narra la sua vicenda umana, politica, militare e ideale. Frutto di ricerca e di documenti, testimonianze e ricordi di casa Sauro, alterna il racconto rigoroso delle vicende con riflessioni, spunti, idee degli autori sul loro antenato e sull'oggi, realizzando così un affresco vivido del marinaio Nazario. Il volume si rivolge soprattutto ai giovani affinché trovino in Nazario Sauro un esempio, come lo è stato per moltissimi italiani. Si parla di libertà, ribellione, giustizia, generosità, solidarietà, responsabilità, sogni, passioni. E in più c'è il mare Adriatico. Banco di scuola per Sauro quando salvò un piroscafo dal naufragio; amico e confidente quando lo aiutava a penetrare nei porti nemici; traditore quando lo lasciò sullo scoglio della Galiola. Ne esce un ritratto intenso e commovente dell'eroe capodistriano, che ne mette in risalto la semplicità d'animo e lo spirito leggendario, vicino a quell'idea di eroe romantico dell'Ottocento che si ritrova nei più affascinanti personaggi byroniani e che animò Sauro - «il pilota audace che sorrideva alla morte come alla tempesta» - in tutto il suo breve ma intenso percorso di vita: la sua passione per il mare, la sua ricerca costante della libertà e della giustizia.

  DAL TESTO – "In quel periodo cruciale del conflitto, quando era libero da impegni militari, Nazario Sauro amava aggirarsi per l'Arsenale di Venezia per seguire da vicino le fasi della guerra per mare, nonché per incontrare e conversare con i comandanti delle navi che rientravano da una missione; o per suggerire, al Comando Marina, nuove e più ardite azioni cui si offriva di partecipare per guidare le navi o i sommergibili all'interno dei canali e dei porti sotto controllo austriaco. Durante una di queste visite in Arsenale, all'inizio del maggio 1916, Sauro ebbe l'occasione di incontrare il poeta-soldato Gabriele D'Annunzio che spesso, anche lui, imbarcava su qualche unità navale impegnata in mare. Fu questo il primo vero incontro tra i due, seppur forse ce ne potrebbe essere stato un altro nell'agosto 1915 quando entrambi parteciparono, anche se su due differenti unità (D'Annunzio sull'Impavido e Sauro sul Carabiniere), a una medesima missione di guerra nel golfo di Panzano ove furono posate mine di sbarramento sulla linea punta Sdobba-Duino. Probabilmente in questo evento Sauro e D'Annunzio non si conobbero personalmente, limitandosi l'incontro a un fugace incrociare di sguardi che, perlomeno Sauro, sicuramente non dimenticò. L'incontro di maggio 1916, invece, con il Poeta «di cui tutta l'Italia parlava, le cui gesta guerriere erano da tutti esaltate, le cui orazioni e i cui versi erano sulla bocca di ognuno» dovette costituire un avvenimento emozionante per mio nonno. E anche in D'Annunzio la figura semplice ma piena d'ardore del marinaio capodistriano dovette rimanere vivamente impressa, forse non in conseguenza di quella occasione fortuita e fugace (che D'Annunzio non avrebbe ricordato), quanto piuttosto per l'alone di audacia e coraggio che si levò in Italia dopo l'esecuzione di Sauro e la pubblicazione delle lettere alla moglie e al figlio."

  GLI AUTORI – Romano Sauro (Lavarone TN, 1952) è stato ufficiale della Marina militare italiana raggiungendo il grado di ammiraglio. Laureato in scienze marittime e navali, ha ricoperto, fra l'altro, l'incarico di comandante in seconda del cacciatorpediniere Audace e di comandante del cacciamine Sapri, della fregata Orsa e del Centro Intelligence Interforze. Scrive per passione libri di storie di marinai fra una veleggiata, una scarpinata in montagna nel suo Trentino e gli impegni con la Lega Navale Italiana del Lido di Enea a Terracina. Nazario Sauro era suo nonno paterno.
  Francesco Sauro (Roma, 1985), figlio di Romano, ha conseguito la laurea in economia aziendale e si sta laureando in giurisprudenza a Padova. Ama la vela e l'alpinismo. Scrive per passione racconti di mare e ha pubblicato sulla rivista «Bolina» "Il ritmo della vita di mare" e "La vecchia Alpa Tris di nonno Tonino", vincitore del premio letterario Sapore di Mare 20 l O.

  INDICE DELL'OPERA – Nota storica – Presentazione, di Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli – Introduzione - Capitolo 1. Nazario Sauro italiano in Istria (Capodistria. 20 settembre 1880 - Sauro! Chi era costui? - Nazario Sauro mio bisnonno - Un simpatico monello - Giacomo Sauro (detto il «Bareta») padre di Nazario - Tra banchi di scuola e barche - Navigando tra mari, sogni e ideali - Il canto degli italiani, l'inno di Mameli - Per l'indipendenza di un popolo fratello - Il vaporetto San Giusto e il suo capitano meraviglioso - (Tra) scherzi, beffe e attività segrete - «Son italian e xè questa la mia bandiera») - Capitolo 2. In Italia (Venezia. La via della libertà - Nino Sauro - Le macerie di Avezzano - Vedo-penso-scrivo - Tra caffè veneziani e progetti di «sbarco alla Pisacane» - Informatore della Marina - In divisa per l'Italia - L'Austria segue le mosse di Sauro - Un quaderno di Sauro sui naufragi - Uno spirito creativo - Cronache di guerra dal mare e dal fronte - L'incontro con Gabriele D'Annunzio - Intermezzo: Nazario Sauro e la massoneria - Altre cronache di guerra sul mare - La beffa di Parenzo - Il ringraziamento della Patria - Ultime cronache di guerra - Vigilia di morte o l'ultima avventura - Su un fragile legno verso il torvo mare) - Capitolo 3. La cattura, il processo e la sentenza («Te racomando mia mama» - Verso la Galiola - L'incaglio: una visione in istriano - Tre testimonianze dell'incaglio alla Galiola - «Mi vojo tornar a Venezia» - Gli effetti personali di Sauro - Il riconoscimento e l'istruttoria - La tragedia famigliare - La madre: una donna coraggiosa - Il processo - La sentenza di morte - «Non voglio aumentare le sofferenze di quella donna» - L'esecuzione - Sepolto in un campo di fiori - La Madonnina del Mare - Dopo l'esecuzione - «L'ultimo pensiero di mio padre» - Eroe o traditore (o tutt'e due?)) - Capitolo 4. La memoria e l'eredità di Nazario Sauro (Le lettere di Sauro - «Siora Nina» mia nonna - «Evidentemente non lo si conosceva abbastanza!» - «Assurto al vertice spirituale della Nazione» - Italy's claim to Istria - I genitori e la sorella di Sauro - Pola italiana - La cella di Sauro a Pola - La sepoltura a Pola - La Medaglia d'oro al valor militare - La lastra raffigurante Sauro prigioniero degli austriaci - La casa natale di Nazario Sauro - Il documento n. 73 - I cimeli di Sauro e il berretto da ufficiale di marina - Il sommergibile Giacinto Pullino - Due musei speciali: uno galleggiante; uno sommerso - L'ultima dimora) – Epilogo (Il mare, scuola di vita - Una scuola galleggiante - Va dove ti porta il vento - La saggezza del mare - La semplicità del navigante - In chiusura) - Note al testo - Cronologia di Nazario Sauro - La memoria di Nazario Sauro – Ringraziamenti - Fonti e bibliografia - Indice dei nomi, dei luoghi e delle navi