La virtù dell’elefante Stampa E-mail

Paolo Isotta

La virtù dell'elefante
La musica, i libri, gli amici e San Gennaro


Marsilio Editori, pagg.600, € 21,50

 

isotta elefante  IL LIBRO – Paolo Isotta è famoso pur non andando in televisione. È storico della musica e fa il critico musicale al «Corriere della Sera» ma è scrittore completo. Con questo libro fa una summa della sua esperienza umana, prima, artistica, poi. "La virtù dell'elefante" (che è quella di avere una mente robusta per sopportare una mole di sapienza) non è un'autobiografia perché non racconta la vita di Paolo Isotta secondo una sequenza cronologica: la sua vita discende dalla favola di Napoli e dei grandi personaggi, certo non solamente della musica, che egli ha incontrati. Senza aver letto questo libro è impossibile capire che cosa sia Napoli, città che si offre con aspetto lusinghiero e ingannevole, ingannevole nelle prospettive di gioia come nella querimonia perpetua. Qui un napoletano rivela che cosa si nasconda dietro la maschera. Paolo Isotta vive da quasi sessant'anni in simbiosi con la musica. Nessuno può oggi vantare un'esperienza umana e artistica pari alla sua. Così le sue memorie investono una lunghissima serie di colossi, della musica e della vita; ne sono glorificati molti, e richiamati alla mente di un'età atta all'oblio; alcuni falsi miti vengono sfatati. Anche tanti geniali, o non geniali, poveri cristi, di quelli che ogni giorno si arrampicano sugli specchi per sopravvivere; e alcuni esseri furbissimi e cattivi: raccontano le memorie. E le memorie toccano tanto musica e compositori quanto interpreti e interpretazioni. Isotta ricorda decine d'interpretazioni della stessa opera, dello stesso brano; e le richiama davanti al lettore; e quando descrive un'opera musicale, grazie alle sue parole è come se davanti al lettore venisse eseguita. Ma le sue esperienze non sono solamente musicali. In uno stile classico e fluido a un tempo, Isotta dice dei suoi poeti, scrittori, pittori: di Virgilio e Manzoni, di Flaubert e Pirandello, di Pascoli e Gottfried Benn, di Giotto, Raffaello, Bronzino, Reni, Tiepolo. Propone di risistemare il Settecento musicale; parla di Alessandro Scarlatti, di Haydn, di Beethoven, di Verdi, di Wagner e del teatro comico napoletano. E dei suoi Santi: Gennaro, Patrizia, Antonio, Padre Pio e Ipazia, pagana. Ognuno in questo libro troverà il suo.

  DAL TESTO – "Io credo che lo smantellamento della cultura classica dalla scuola sia stato compiuto in parte anche scientemente per ottenere un livellamento verso il basso della società italiana atto a determinare automaticamente la vittoria del partito comunista. Poi c'era l'egualitarismo cislino (da CISL, il sindacato che si proclama cattolico), che tutto è tranne che cattolico. In realtà possiamo dire che la scuola è stata considerata, da chi l'ha gestita negli ultimi quarant'anni, un ammortizzatore sociale: per far perdere qualche anno di tempo ai ragazzi prima che non diventino un pericolo per via della loro sicura disoccupazione; e soprattutto un ammortizzatore sociale per garantire lo stipendio a insegnanti nullafacenti e incapaci e a personale ausiliario: quando ero ragazzo i bidelli almeno facevano pulizia, adesso una scopa non l'hanno mai vista in vita loro e il lavoro viene, a dir così, fatto dalle squadre di pulizia, composte in gran parte di ex detenuti, tossici e affini e non s'immagina come gli appaltatori di queste si arricchiscano.
  "Quanto ad ammortizzatori sociali non voglio parere un colonnello a riposo: ma ho l'impressione che tutti indistintamente i governi che negli ultimi decenni si sono succeduti abbiano considerato, e considerino, la gravissima criminalità fatta di furti e rapine, spesso cruente, come un ammortizzatore sociale, se non addirittura come un'augurabile redistribuzione della ricchezza. Lo prova il loro parlare di ciò come di microcriminalità: e ciò fa agghiacciare."

  L'AUTORE – Paolo Isotta è nato a Napoli nel 1950 e non ha mai abbandonato la sua città: vive in una casa che guarda il mare e Capri gli entra dalle finestre. Ha studiato Composizione, Lettere classiche e Giurisprudenza: i suoi maestri sono stati Antonio Guarino per il Diritto romano, Vincenzo Vitale per il pianoforte, Renato Parodi e Renato Dionisi per la Composizione. Storico della musica, dalla fondazione, nel 1974, fu il critico musicale de «Il Giornale»; dal 1980 è responsabile della cultura musicale sul «Corriere della Sera» e dal 1994 ne è anche il critico. Ha insegnato in Conservatorio per trentatré anni ed è stato bocciato ai concorsi universitari ai quali ha partecipato. L'anno scorso la Scala lo ha dichiarato persona non grata. Ha pubblicato "I diamanti della corona. Grammatica del Rossini napoletano"; "Il ventriloquo di Dio: Thomas Mann e la musica nell'opera letteraria"; "Le ali di Wieland"; Dixit Dominus Domino meo: struttura e semantica in Händel e Vivaldi; Protagonisti della musica; Victor De Sabata: un compositore; Gino Marinuzzi: un compositore; Renata Tebaldi. Erano molti anni che non scriveva un libro "importante" e con questo considera si sia aperta una nuova fase della sua attività.

  INDICE DELL'OPERA – Avvertenza – Capitolo I (Incomincio a insegnare - La mia Maestra elementare - La Fatina dei numeri - La mia famiglia - Quello che mi fece leggere Mammà - Il reduce di Sebastopoli – Monsignor Schioppa - I presepî - Anacapri - La casa - Le più belle case del mondo - I vasci - I taxisti napoletani - 'E contronomme – I pozzolani - Giovanni XXIII) - Capitolo II (La guerra - Nonna Laura e i suoi doni - Camerati: Fabio Milone, Bubù Buccafusca, Piero Buscaroli - Buscaroli e il Pipistrello - Eugen Dollmann - Il Circolo - Proverbi - Maurizio Siniscalco e Sant'Anna - Dudù - Recchioni della Galleria - Terenzio Gargiulo - Ugo Ajello) - Capitolo III (San Gennaro - Il divus Ianuarius e il dio Ianus Quirinus - Santa Patrizia - Le più belle chiese del mondo – Guido Monaco - Padre Pio – Ipazia) - Capitolo IV (Vincenzo Vitale - Raffaello Monterosso - L'Ars Antiqua Martin Gerbert - Franco Mannino) - Capitolo V ('A Mellunara - Origene e la salvezza universale dopo l'apokatàstasis panton – I femmenielli e la riffa - Antifascisti napoletani) - Capitolo VI (Mario Praz - Una lezione di solfeggio - Mi fidanzo nell'Irlanda protestante - Indro Montanelli - Dino Ciani - Franco Ferrara - Il Parsifal e Ravello - Redenzione al Redentore e Giacomo Leopardi – Trani) - Capitolo VII (Pippo Patanè - Umberto Giordano - Giuseppe Martucci - Sigismondo Thalberg - Teatri - Riccardo Bacchelli - Il San Carlo) - Capitolo VIII ('O Cummendatore - Guido Pannain - Dallapiccola, il dodecafonico dei miserrimi - Jettatori del Nord - Gabriele Santini - Anita Cerquetti - Sasà - Ugo Rapalo - Giovanni Salviucci - Rubino Profeta) - Capitolo IX (Franco Alfano - Alexander von Zemlinsky - Massimo Biscardi - Ernest Chausson - George Enescu - Othmar Schoeck - Roman e Alessio Vlad - Claudio Abbado e il colpo di piatti - Nino Rota - Renata Tebaldi - Federico II, lo stupor mundi) - Capitolo X (Francesco Siciliani - Il Ministero della Pubblica Istruzione gestito dai comunisti e dai cattocomunisti: la CGIL e la CISL - Carlo Maria Giulini - Monsignor Refice - Giulio Bertola - Dimitri Mitropoulos) - Capitolo XI (Le Vesperae – Eugen Jochum - Un po' di computisteria beethoveniana - Michael Tilson Thomas - Una palinodia: Charles Ives - La Sinfonia delle Alpi di Richard Strauss: l'Anticristo di Federico Nietzsche trasposto in musica - Bernard Haitink - Willem Mengelberg - La morte di Karajan - Bonynge e Pavarotti - Sempre Siciliani - Jeffrey Tate e Engelbert Humperdinck - Salvatore Accardo - Gli esclusi: Giacomo Meyerbeer, Johann Christian Bach, Albert Roussel, Karol Szymanowski, Hans Pfitzner, Francis Poulenc, Carl Orff - Il manoscritto dei Carmina Burana - Due "piccoli esclusi": Felice Lattuada e Le preziose ridicole; Giuseppe Mulè e il Dafni - Niccolò Jommelli e l'Armida abbandonata - Il Salmo di Florent Schmitt - Davidis pugna et victoria - Alessandro Scarlatti musices instaurator maximus - Arcangelo Corelli - Corelli e Poussin - Siciliani alle Mantellate) - Capitolo XII (Riccardo Muti - Sergei Rachmaninov - Alexander Skrjabin e Leos Janáček: altre due palinodie - Chicago - La forza del destino: Verdi benefattore dell'umanità - Felix Mendelssohn-Bartholdy - La Prima Notte di Valpurga - L'Elias - L'Ifigenia in Aulide col finale di Wagner) - Capitolo XIII (Jessye Norman - Il film del Cavaliere della Rosa – Giuseppe Grazioli - Vittorio Feltri - Claudio Magris - L'odioso Colin Davis, un miracolato di Siciliani - Siciliani e Hector Berlioz - Georges Prêtre - Edith Piaf - Alceo Toni - Franco Capuana) - Capitolo XIV (Gino Marinuzzi - Giuseppe Di Stefano va al casino e non può cantare: Marinuzzi lo perdona in palermitano - I comprimari - Victor De Sabata - Il Valzer - Oliviero de Fabritiis - Bonaldo Giaiotti - Gianandrea Gavazzeni - Il "suicidio" della signora Rognoni - Mario Persico) - Capitolo XV (Pietro Diliberto - Lovro von Matacic - Ottavio Ziino – Jan Meyerowitz - Ochs e Ciampa - L'acqua più bella del mondo - La nostra fraternità col mondo animale) - Capitolo XVI (San Gennaro mi guida per i labirinti del «Corriere» - I salotti di destra, peggio di quelli di sinistra - I pazzi alla Scala e 'o carrettone - Nemico della Patria! - Una direttrice col complesso d'inferiorità - 'A Cinese - La battaglia di Singara, 348 p. Ch. - Orazio Mula - Franco Serpa - Ciro Visco - L'Albergo dei Poveri di Napoli - Renato Fasano – Fedele d'Amico fa la guerra santa contro Fasano e spacca l'Accademia di Santa Cecilia - Romano Gandolfi e il nobile milanese – La Salamine di Maurice Émmanuel, un capolavoro che ci guarda dai millenni - Musorgskij e il Boris nella versione di Rimskij-Korsakov - Rodion Scedrin) - Capitolo XVII (Fabrizio Jacoangeli - Zio Buby Jacoangeli - La Scuola e io - Padre Albert Heitlinger - Il mio cinema - Nascono nuovi Santi) - Capitolo XVIII (I fratelli Ambrosio - Klaus Tennstedt - Günther Wand - Wilhelm Furtwängler - Vladimir Delman - Il Dottore delle Orecchie - Villa Paratore - Le comte Ory - James Levine - Carlo Maria Barile - Alessandro Talevi e la mia palinodia su Prokofiev) - Capitolo XIX (Publius Vergilius Maro - Berlioz virgiliano - Henry Purcell e Dido and Aeneas - Thomas Stearns Eliot - Ettore Paratore - Il libro di Didone di Corso Buscaroli - Il miglior commento alla Commedia - Il Purgatorio - Alessandro Manzoni – La Jérusalem e La battaglia di Legnano: Verdi e l'onore - L'Epistolario, uno dei grandi testi della Letteratura italiana - Totò - Publius Cornelius Tacitus - Flavio Giuseppe - Edward Gibbon - Aureliano - Gustave Flaubert – Fëdor Dostoevskij e Gli indemoniati - Anatole France – Giovanni Verga - Giuseppe Berto e Necessità di morire – Giovanni Pascoli - L'Africa di Francesco Petrarca - Luigi Pirandello - Gottfried Benn - Jorge Luis Borges - Leonardo Sciascia - Salvatore Satta - Giovambattista Basile e Giuseppe Pitrè - Giotto - Raffaello - Bronzino - Tiziano e l'Assunta - Guido Reni - Tiepolo a Würzburg - Théodore Géricault - Adolphe Monticelli - Gustave Moreau – Michail Alexandrovic Vrubel- Franz von Stuck - Antonio Mancini – Novello) - Capitolo XX (Antonio Petito - Eduardo Scarpetta e Qui rido io – Isaotta Guttadauro di d'Annunzio e Risaotto al pomidauro di Scarpetta: una "cause célèbre" - Raffaele Viviani e La festa di Montevergine - Salvatore di Giacomo - Ulisse Prota-Giurleo - Beckmesser e Don Anselmo Tartaglia) - Capitolo XXI (Il ventriloquo di Dio - Céline - Carlo Emilio Gadda – Josquin Desprès, Jodocus Pratensis - Heinrich Schütz, Heinricus Sagittarius - Hanno assassinato un Orfeo - Le Lamentationes di Alessandro Scarlatti - Dixit Dominus Domino meo – Georg Friedrich Händel (e John Dryden): l'Alexander's Feast – Il Salve Regina di Haydn - Antonio Lotti: le Vesperae – Antonio Caldara: Maddalena ai piedi di Cristo e Pompe inutili – Pietro Ottoboni - Il Re del dolore - La Passione - Caldara musices instaurator magnus - Ursula Kirkendale - Leonardo Leo musices alter instaurator magnus - La precocità e l'impronta del genio: Beethoven a vent'anni - Leonardo Vinci - Cantantibus organis Caecilia - Richard Wagner - Lo scandalo della Scala nel 2014 - L'altro scandalo, quello della Civica Scuola di Musica di Milano - La Terra Desolata di Thomas Stearns Eliot - Franz Joseph Haydn - Antal Dorati – La rivolta degli schiavi - Wagner IL classico) - Capitolo XXII (Il mio futuro, sempre che sia per averne uno – Arnold Schönberg: anch'egli Classico - La Seconda Scuola di Vienna - I cantautori, sola vera Avanguardia d'oggi - Il mio schifo per la "musica attuale" - Il mio certificato di seppellimento dopo l'inumazione - Le suore trappiste di Vitorchiano e Valserena - Il protestantesimo - Bach controriformista - L'immagine della perfetta felicità) - Ringraziamenti