"Il processo" di Franz Kafka |
Franz Kafka
IL LIBRO – La mattina del suo trentesimo compleanno, Josef K., funzionario di banca, è dichiarato in arresto da due bizzarri individui: un processo è stato istruito contro di lui da un misterioso tribunale. Nulla gli viene detto circa la colpa di cui è imputato. Dapprima sicuro di sé, poi via via schiacciato da una macchina processuale incomprensibile e labirintica, Josef K. avverte la sensazione, sempre più angosciante, di non poterle sfuggire: la realtà tutta è un immenso tribunale. All'alba del trentunesimo compleanno si rassegna ad accettare una condanna che lui stesso, senza sapere perché, ritiene irrevocabile: due signori lo conducono ai margini della città, dove sarà giustiziato. DAL TESTO – "K. ebbe l'impressione di capitare in un'assemblea. La gente più disparata - nessuno si curò del nuovo arrivato - si accalcava in una stanza di media grandezza, con due finestre, lungo la quale correva, a poca distanza dal soffitto, una galleria anch'essa gremita di gente che riusciva a stare in piedi solo chinata e urtava con la testa e le spalle contro il soffitto. K non resse il tanfo, uscì di nuovo e disse alla giovane donna, che forse l'aveva capito male: «Ho chiesto di un falegname, un certo Lanz». «Sì», disse la donna, «entri, prego». Forse K. non le avrebbe obbedito, se la donna non fosse andata verso di lui e non avesse afferrato la maniglia della porta dicendo: «Dopo di lei devo chiudere, nessuno può più entrare». «Buona idea», disse K., «ma già adesso e troppo pieno». Poi però tornò dentro lo stesso. L'AUTORE – Franz Kafka nasce a Praga nel 1883 da una famiglia di commercianti ebrei. Compiuti gli studi in giurisprudenza nel 1908 trova lavoro presso un istituto di assicurazioni. Figura tormentata e solitaria, la sua vita è segnata dal difficile rapporto col padre ("Lettera al padre", 1919), mentre nelle relazioni sentimentali con Felice Bauer, Milena Jesenka e l'ultima compagna Dora Dymant cerca una impossibile stabilità ("Lettere a Felice", 1912-1917; "Lettere a Milena", 1920-1923). Al primo libro, "Contemplazione" (1912), raccolta di prose brevi, seguono i racconti "Il verdetto" (1913), "La metamorfosi" (1915), "Nella colonia penale" (1919). Scrittore che ha sentito come pochi il bisogno di scrivere come forma di salvezza, affida tuttavia all'amico e biografo Max Brod un gran numero di inediti perché alla sua morte vadano distrutti. Brod ne cura invece la pubblicazione. Escono così postumi i tre romanzi scritti nel decennio 1912-1922 e rimasti incompiuti: "Il processo" (1925), "Il Castello" (1926) e "America" (1927). A Brod si devono anche le prime edizioni dei "Diari" (1910-1923), del ciclo di racconti "Durante la costruzione della muraglia cinese" (1914-1924) e di vari testi contenenti frammenti, aforismi, riflessioni filosofiche, tra cui "Gli otto quaderni in ottavo" (1916-1918) e le "Considerazioni sul peccato, il dolore, la speranza, la vera via" (1917-1918). Dopo una lunga malattia, Kafka muore nel sanatorio di Kirling, presso Vienna, nel 1924. INDICE DELL'OPERA – Franz Kafka: la vita; profilo storico-critico dell'autore e dell'opera; guida bibliografica - Il processo – Capitolo primo. Arresto. Conversazione con la signora Grubach poi signorina Bürstner – Capitolo secondo. Prima udienza - Capitolo terzo. Nella sala delle udienze vuota. Lo studente. Le cancellerie - Capitolo quarto. L'amica della signorina Bürstner – Capitolo quinto. Il bastonatore - Capitolo sesto. Lo zio. Leni - Capitolo settimo. Avvocato. Industriale. Pittore - Capitolo ottavo. Il commerciante Block. Revoca dell'avvocato - Capitolo nono. Nel duomo - Capitolo decimo. Fine – Appendice - Capitoli incompiuti (Da Elsa - Viaggio dalla madre - Il procuratore di stato - La casa - Lotta con il vicedirettore - Un frammento) - Passi cancellati dall'autore |