La fabbrica del mito |
Fabio Bettanin
IL LIBRO – Una delle caratteristiche più sconvolgenti della storia del Novecento è la capacità acquisita dal potere politico di governare le coscienze e di guidare i comportamenti dei singoli cittadini. Il regime staliniano si è spinto più avanti di ogni altro nell'uso dell'ideologia come strumento per plasmare la società. Il volume segue l'evoluzione, a partire dall'inizio degli anni Trenta, del momento centrale di questa strategia: la riformulazione del mito del partito guida, depositano della conoscenza scientifica del passato e della capacità di prevedere il futuro. Culmine del processo è la pubblicazione, nel 1938, del "Breve Corso di storia del VKP(b,)"; uno dei libri più letti e influenti dell'intero secolo, nonostante l'assenza di qualità letterarie e di attendibilità storica. «Stalin è morto ieri»: il monito risuonato negli anni della perestrojka spinge ancor oggi a riflettere sul potere che ha l'invenzione della tradizione di condizionare le menti e il corso delle vicende politiche. L'apertura degli archivi della Federazione russa consente di trovare nuove risposte agli interrogativi che esso solleva. DAL TESTO – "Il culto del capo era radicato nella tradizione bolscevica. Esso era sorto e si era sviluppato spontaneamente nelle difficili condizioni che avevano fatto seguito alla Rivoluzione. Tutti i dirigenti bolscevichi avevano contribuito alla sua diffusione e il «giuramento» pronunciato da Stalin in occasione dei funerali di Lenin, con la sua «fraseologia di tipo biblico» e la sua «ispirazione liturgica» accentuò, ma non creò ex novo, l'elemento religioso in esso presente. Solo negli anni seguenti esso sarebbe divenuto predominante, conferendo al culto di Lenin l'impronta della visione che Stalin nutriva della politica. L'AUTORE – Fabio Bettanin docente di Storia dell'Europa Orientale presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ha rivolto i suoi studi principalmente alla storia del periodo staliniano. Tra le sue pubblicazioni: "La collettivizzazione in Urss 1930-33" (Roma, 1977); "Pro e contro Stalin. La destalinizzazione in Urss" (Milano, 1988); "Burocrazia russa e sovietica. Il problema della continuità nella storia russa" (Napoli, 1991). INDICE DELL'OPERA – Capitolo primo. Stalin dixit - Capitolo secondo. La scoperta della storia - Capitolo terzo. La storia come mito - Capitolo quarto. Quale storia? Con quali storici? - Capitolo quinto. Una storia per le nuove generazioni - Capitolo sesto. Caduta ed ascesa degli «uomini inutili» - Capitolo settimo. Quale storia? Per quale partito? - Capitolo ottavo. Una carriera irresistibile: da storici ufficiali a «redattori» - Capitolo nono. Il Breve Corso - Capitolo decimo. Una storia per la «gente migliore» - Capitolo undicesimo. Sulla fortuna del Breve Corso - Capitolo dodicesimo. Altre storie - Capitolo tredicesimo. Dalle «macchie bianche» alla torre d'avorio - Indice dei nomi |