Gridalo forte |
Flavio Pieranni
IL LIBRO – "Gridalo forte" è una storia «Bignami» del tifo, delle sue origini, i suoi sviluppi, dai secoli passati fino all'attualità, drammatica, ridicola ed esecrabile a seconda dei casi e degli eventi. La fotografia più bella è quella del Novecento, secolo in cui lo sport, e di conseguenza il tifo, si è affermato come fenomeno di massa, con tutti i processi di un'evoluzione, a volte più lenta altre più veloce, contaminata dalla parallela crescita della società italiana, pure politica ed economica. DAL TESTO – "Questi gruppi manifestano immediatamente una serie di caratteristiche che li rendono un fenomeno originale e mai visto nel calcio italiano; propongono diverse novità, dallo spiccato senso di identificazione con il loro territorio all'amore sconfinato per la loro squadra idealizzato come una vera e propria fede; (due principi da preservare, divulgare e difendere ad ogni costo) oltre far conoscere elementi del tutto rivoluzionari nel modo di sostenere i colori di appartenenza e, più in generale, di assistere alla partita. Prendendo a modello le "torcidas" brasiliane si cominciano a vedere negli stadi trombe e tamburi che amplificano notevolmente i tradizionali incitamenti, mentre copiando dall'Inghilterra fa la sua comparsa la sciarpa del club, accessorio indispensabile per ogni ultrà che si rispetti, elemento basilare che permette, a un certo punto della partita, di effettuare la "sciarpata", primitiva coreografia in cui quei rettangoli di lana o stoffa vengono alzati e distesi dai tifosi, dando l'effetto ottico delle onde del mare; unita all'accompagnamento corale a squarciagola delle azioni di gioco la sciarpata diventa un mezzo volto ad ottenere contemporaneamente due scopi; incoraggiare i propri beniamini e frastornare, se non intimidire i giocatori avversari divenendo una parte della strategia e della tattica per vincere un incontro; nasce il concetto di dodicesimo giocatore in campo." L'AUTORE – Flavio Pieranni, impiegato amministrativo, ex allenatore di basket, appassionato di sport a trecentosessanta gradi, ha da un anno scollinato sull'impervio gran premio della montagna del mezzo secolo. Appassionato tifoso del Toro, si definisce "Coppiano atipico" amando in egual misura sia il Campionissimo di Castellania sia il suo amico-rivale, l'Intramontabile Gino Bartali; è riuscito a unire le due passioni con un'esposizione di suoi disegni dedicati a Fausto Coppi tenutasi al Museo del Grande Torino e producendo in proprio per l'occasione un catalogo della mostra stessa. Ha dedicato, in collaborazione con l'Associazione Piemontese Amatori Cartoline, una serie di cartoline dedicate ai cento anni del Torino ed è autore, con Gianni Rossi, di "Fausto, una favola per grandi e piccini" edita dal Comune di Tortona in occasione del 50° anniversario della morte di Coppi. Con Bradipolibri ha pubblicato nel 2012 il libro "Curiositoro" curando, oltre a gran parte dei testi, anche la parte grafica. Anche i disegni presenti in questo volume sono opera sua. INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Giovanni Malagò – Presentazione, di Bruno Gozzelino – Prefazione, di Francesco Caremani – Premessa - Prima dello sport - Volante, cuoio e pedali - Tifo al... primo stadio - Gli anni del regime - Una luce nel buio - Ritorno alla vita - Il vento che cambia – Rivoluzione - La nascita degli ultras - Accerchiati da tutto un po' - Tempi moderni - La squadra di tutti - Al di là della bandiera - Per non dimenticare 1 - In ostaggio - Per non dimenticare 2 – Personaggi – Conclusioni – Grazie - Bibliografia |