La follia della finanza Stampa E-mail

Nicola W. Palmieri

La follia della finanza
Accadde alla luce del sole


Cedam, pagg.XXII-246, € 24,00

 

palmieri follia  IL LIBRO – La grande finanza di Wall Street e quella che la segue a vista, in tutto il mondo, non potrà mai essere fermata con norme di comportamento, c'è un solo mezzo per tenerla in ragionevoli confini, ed è l'impiego di misure tecnologiche che rendano fisicamente impossibile l'intervento manuale di chi intende trasgredire. La tecnologia è capace di farlo, non ha limiti. La domanda, proposta in questo scritto, è se si troveranno legislatori fermi e illuminati che siano disposti a intervenire con determinazione e abbiano il supporto necessario per introdurre quelle misure di struttura che lo stato acuto della crisi richiede.

  DAL TESTO – "La globalizzazione sta sfuggendo al controllo dei suoi promotori. Essa sta mostrando la sua faccia peggiore, quella di strumento di sfruttamento economico e di allargamento e aggravamento della divisione fra l'agiatezza del nord e la miseria del sud del Pianeta. I suoi sostenitori continuano a propagare l'assunto che essa sarebbe il toccasana per aprire i mercati mondiali e fare partecipare tutti alla produzione di nuova ricchezza. Anche se questa fosse teoria corretta (non lo è), la globalizzazione, come intesa oggi, è comunque destinata all'insuccesso, perché il suo presupposto ideale - un mondo unito nella sua aspirazione di giustizia sociale - è fallace. Il mondo è diviso più che mai da ineguale distribuzione di beni, da ineguale capacità di accesso ai mercati, da contrastanti ideologie politiche, da fanatismi religiosi, dal colore della pelle. Fra accese polemiche, che hanno assunto toni da guerra di religione, e con proteste che sono sfociate in sanguinose risse, la globalizzazione si sta appalesando per quello che veramente è, "globalizzazione della povertà", come la definisce Michel Chossudovsky.
  "Cosa c'è di sbagliato nella globalizzazione? È un'ombra cinese. Non potendo ottenere l'"unione" politica (certamente irrealizzabile), si è cercato di propagare la visione che i popoli possano essere uniti da interessi e benefici economoci comuni. Ma finché vi saranno Stati-nazione (sono tali anche gli Stati che hanno armonizzato, con trattati internazionali, le loro politiche, le loro istituzioni e le loro pratiche amministrative) la loro economia non potrà essere omogenea, e neppure coordinata o coordinabile: i livelli di occupazione, il costo del lavoro, la maggiore o minore rigidità o flessibilità della normativa a tutela dei lavoratori, l'organizzazione dell'assistenza sanitaria e di previdenza sociale, l'imposizione e l'etica fiscale, l'amministrazione della giustizia, l'onestà o la proclività alla corruzione, la maggiore o minore disciplina nella spesa pubblica, rimarranno tutti aspetti individuali delle culture nazionali."

  L'AUTORE – Nicola Walter Palmieri è avvocato iscritto agli Albi di Montreal e New York (ammesso al Southern District of New York e alla United States Supreme Court). Esercita la professione legale a Roma. È stato il responsabile della funzione legale di grandi società industriali (BASF Corporation, Montedison, Parmalat). Ha insegnato materie giuridiche ed economiche, ed è autore di numerosi articoli e libri (in maggior parte editi da CEDAM). È Ufficiale in congedo dell'Aeronautica Militare italiana. Vive a Ruvigliana in Svizzera.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa – Introduzione – I. Sotto gli occhi di tutti – II. La macchina dei mutui – III. Collateralized debt obligations – IV. La follia – V. I tre pittori – VI. Banche o bische? – VII. Il lato oscuro – VIII. La crisi – IX. Giustizia americana – X. Misure tecnologiche – Conclusione – XI. Epilogo. Finché debito non vi separi – Glossario – Bibliografia – Indice – Tabelle e grafici