Ho dormito nella camera di Hitler |
Tuvia Tenenbom
IL LIBRO – Sfrontato, sarcastico, impertinente, fustigatore corrosivo del «politicamente corretto», del buonismo ad ogni costo, dei luoghi comuni di cui pare nutrirsi un paese alacremente impegnato a tacere sul passato... questo è Tuvia Tenenbom. Un provocatore stupefatto che percorre la Germania dei nostri giorni rovistando imperterrito nelle coscienze delle persone che incontra: giornalisti d'assalto e alti dirigenti, imam fondamentalisti e rabbini solitari, predicatori e taumaturghi, studenti e albergatori, radicali di sinistra, neonazisti, ambientalisti, gente comune, e così via. Partecipe e febbrile, Tenenbom entra ed esce di soppiatto dalle situazioni più disparate, registra e commenta tutto ciò che vede, scrivendo con vigore muscolare e caustico umorismo le sue impressioni. Le testimonianze, le storie che si intrecciano in queste pagine, e la voce che le racconta, basterebbero a fare di questo reportage un'esperienza unica su un paese di inquietante complessità. Il minimo che si può dire di questo libro è che leggerlo è molto più che viaggiare in quell'inestricabile groviglio di risentimento che ancora si annida nel cuore dell'Europa. Nessuno come Tenenbom lo ha fatto con tale brillante ironia. DAL TESTO – "Mi guardo intorno, in cerca di qualcosa di divertente. Ecco, lì c'è una band di neri che suona musica africana. Sono bravissimi. Non perdono un colpo, sono praticamente perfetti. Intorno a loro, si forma un gruppo di bianchi, danzano come in trance. Ma è un ballo privo di grazia, di talento, del tutto fuori tempo. Una signora bianca si muove particolarmente male e non fa che ridere. Ho già assistito a un fenomeno simile, ma non ho ancora capito perché chi non sa ballare debba ridere mentre si dimena in modo scomposto. Un pensiero mi attraversa la mente: è così bello dedicarsi alle piccole cose della vita senza pensare in continuazione agli ebrei! Prendo quindi una decisione: basta con gli ebrei. Ho sviluppato dipendenza senza accorgermene. Devo vincere questa cattiva abitudine. Non dirò più una parola sugli ebrei. Del resto gli ebrei non c'entrano niente con la Germania; la Germania è solo birra e bianchi senza nessun talento per la danza. D'ora in poi passerò il tempo a guardare le donne bianche che saltellano senza senso del ritmo e gli uomini che bevono birra accanto a loro." L'AUTORE – Tuvia Tenenbom, nato a Tel Aviv 1957, si è trasferito con la famiglia a New York nel 1981. Fondatore e direttore artistico del Jewish Theater of New York, è teatrante politico e giornalista, noto per le sue prese di posizione caustiche e irriverenti. Suoi articoli e saggi sono apparsi su «Die Zeit», il «Corriere della Sera» e «Yediot Ahronot». Ho dormito nella camera di Hitler è il suo primo libro. INDICE DELL'OPERA – Ho dormito nella camera di Hitler – Premessa – 1. Vi piace la Coca-Cola Light con il ghiaccio? Allora siete dei capitalisti americani - 2. Lo sapevate che gli antichi ebrei di Roma mangiavano pancetta e frutti di mare? - 3. Arrivo in Germania. Rivoluzione! In corteo con la sinistra radicale - 4. Con la destra radicale contro gli ebrei – 5. Le menti migliori: incontro con l'élite tedesca. Conversazioni con il cancelliere Helmut Schmidt e con il direttore di un grande quotidiano - 6. Soldi. Dove l'ingegneria tedesca incontra Disneyland – 7. Fede. Cattolici e protestanti cercano di mangiare il Corpo di Cristo. Gli ebrei passano una notte in bianco tentando di mangiare altro - 8. Ricevimenti di nozze. «Tesoro, potremmo sposarci a Wannsee, che dici? Sai, quel posto dove hanno deciso di attuare la soluzione finale della questione ebraica...» - 9. Matrimonio con gli angeli. Un profeta americano è in tour - 10. Cultura. Un comico, uno sceicco occidentale, bambini da museo, studenti di legge, Gesù Cristo e re Luigi - 11. Quanti milioni di euro si devono spendere per ogni ebreo fasullo? Quando è iniziata la politica del «vietato fumare»? Come ci si lava le mani sotto il rubinetto? - 12. Bolidi da museo, statue nude per celibi, squattrinati in locali d'alto bordo, Cuba è l'unica democrazia, le donne accoltellate sono sexy, e le dottoresse fanno le flessioni - 13. I tedeschi amano la nazionale di calcio. Il boss della Mercedes invece ama la sua mamma - 14. Ovvero come l'emiro del Qatar è diventato mio amico e come la Cina ha posto fine alla seconda guerra mondiale - 15. Dodici milioni di lettori al giorno. Intervista con l'uomo dal pene più lungo del mondo - 16. Un vecchio ebreo dà sfogo ai propri pensieri, una giovane signora distribuisce baci e una band tedesca si esibisce in un repertorio inglese. E i Linke scoprono il brivido di vivere in una comune - 17. La moschea più grande, il sindaco più comico, il pianista più divertente, il tatuatore più sexy e la doccia più rimarchevole - 18. Peace and Love. Ovvero perché agli ebrei piace sparare sui morti – 19. Sei milioni di turisti vengono edotti sul «terrorismo dello Stato di Israele» grazie all'operato di volenterosi giornalisti tedeschi. 11000 vergini e 11000 morti ebrei. Un omosessuale e il suo fidanzato, un prete cattolico. Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso, una produzione della Saudi Mecca Theater Company - 20. Dove si argomenta che, in ogni parte del mondo, quando due ebrei si incontrano, tra loro scatta immediatamente un'intesa - 21. Dal parco divertimenti del campo di concentramento di Buchenwald a una manifestazione contro Israele - 22. Gli israeliani sono inconfutabilmente nazisti - 23. Chi ha inventato il reggiseno? Com'è stata la vostra prima volta? Potete permettervi un vaso da 100000 euro? Che cosa dobbiamo fare per aver ucciso gli ebrei? E anche: quanto lontano può andare un ebreo a nuoto? - 24. È sicuro: Ahmadinejad è ebreo - 25. Sylt, dove i ricchi tedeschi mangiano oro - Ringraziamenti |