Le relazioni internazionali dell'Azerbaigian Stampa E-mail

a cura di Andrea Carati e Andrea Locatelli

Le relazioni internazionali dell'Azerbaigian

Sandro Teti Editore, pagg.224, € 19,00

 

carati azerbaigian  IL LIBRO – L'Azerbaigian, uno dei motori dell'economia euroasiatica, ha lo sguardo rivolto alla modernità e all'innovazione. Il volume ha l'intento di contribuire a colmare la disattenzione verso l'Azerbaigian come attore regionale e internazionale. Nel tentativo di ricostruire il ruolo del paese nell'attuale sistema internazionale, il volume propone un quadro, il più possibile completo, delle relazioni che il paese intrattiene con le potenze regionali e globali e con le organizzazioni internazionali impegnate nella regione. I contributi sono divisi dunque in due parti. La prima si concentra sui rapporti bilaterali e quindi sull'influenza dei principali attori esterni: in primo luogo si osserverà come le principali forze centrifughe – ovvero quelle che spingono il paese sotto orbite extra-regionali – provengano da potenze extra-regionali, specificamente dagli Stati Uniti e dalla Russia (capitoli 1 e 2). Si passa poi nel capitolo 3 a discutere della complessa partnership con la Turchia, mentre il capitolo 4 prende in esame l'influenza delle dinamiche mediorientali, in particolare il ruolo di Iran e Israele.
  La seconda parte del volume si concentra invece sul ruolo delle istituzioni internazionali nel paese, con particolare riferimento alle organizzazioni dell'area euro-atlantica più influenti. Per il rinnovato interesse verso l'Azerbaigian e l'ampiezza delle iniziative lanciate negli ultimi anni, si comincia con l'osservazione delle politiche della NATO e dell'Unione europea (capitoli 5 e 6); in virtù del ruolo giocato nel contesto della guerra sul Nagorno Karabakh si sposta poi l'attenzione sull'OSCE (capitolo 7). Da ultimo, ma non meno importante, nel capitolo 8 si indaga sulla contrastata relazione che lega l'Azerbaigian e la Comunità degli stati indipendenti.

  DAL TESTO – "Dal punto di vista azerbaigiano, il rapporto con Israele permette possibilità di salvaguardia e di bilanciamento all'interferenza sia iraniana che russa, e un collegamento solido con le potenze e le organizzazioni di sicurezza occidentali, soprattutto con la NATO. Non è sorprendente, quindi, che dal punto di vista strategico le relazioni con Israele siano state particolarmente sensibili alle oscillazioni che hanno caratterizzato i rapporti fra Baku e Washington: negli anni in cui le relazioni fra questi due paesi sono state particolarmente strette (2001-2004) i rapporti con Israele si sono raffreddati e viceversa. In ogni caso, Israele è un attore strategicamente pericoloso per il bilanciamento azerbaigiano: una cooperazione eccessivamente stretta può infatti determinare un interventismo iraniano insostenibile per l'Azerbaigian. I sospetti, sollevati a più riprese dal 2006, che il territorio azero possa essere utilizzato da Israele per attaccare i siti dedicati al programma atomico iraniano, e che hanno causato forti attriti ciclici fra i due paesi, sono giustifìcati da una cooperazione relativamente stretta non solo nel trasferimento di tecnologia civile, ma anche militare: giusto qualche mese fa, per esempio, è stato siglato un accordo di 1,6 milioni di dollari per la fornitura israeliana di veicoli teleguidati e sistemi di rilevazione satellitari. Dal punto di vista israeliano, in modo non dissimile, il legame con uno stato laico ma a maggioranza sciita offre un ventaglio di possibilità strategiche regionali uniche all'interno di una regione dichiaratamente ostile."

  I CURATORI – Andrea Carati è assegnista presso l'Università degli Studi di Milano e ricercatore dell'Ispi. Andrea Locatelli è ricercatore presso l'Università Cattolica di Milano.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Vittorio Emanuele Parsi – Introduzione, di Andrea Carati e Andrea Locatelli – I. Stati Uniti e Azerbaigian, di Andrea Nasti (Convergenza geopolitica e non solo - Il primo pilastro: la cooperazione energetica - Il secondo pilastro: la cooperazione alla sicurezza - Le ambivalenze statunitensi nel rapporto con Baku – Note) - II. Azerbaigian e Russia: verso un nuovo corso?, di Serena Giusti (Il periodo imperiale - L'epoca sovietica - Il periodo postsovietico – Conclusioni – Note) - III. La Turchia e l'Azerbaigian, di Valeria Giannotta (Turchia e Azerbaigian: «due stati, una nazione» - Identità e pragmatismo nelle relazioni turco-azerbaigiane - Divisi tra Armenia e Cipro – Conclusioni – Note) - IV. Iran, Israele e Azerbaigian: influenze mediorientali sulla politica azerbaigiana, di Alessandro Quarenghi (La mediorientalizzazione dell'Azerbaigian: il ruolo delle variabili interne - La mediorientalizzazione dell'Azerbaigian: il ruolo delle variabili esterne - Conclusioni – Note) - V. La Nato e l'Azerbaigian, di Andrea Carati e Andrea Locatelli (Il Caucaso e l'Azerbaigian nel quadro della trasformazione della NATO - Le relazioni e la cooperazione fra NATO e Azerbaigian - I limiti della cooperazione fra NATO e Azerbaigian - Quali prospettive per il futuro dei rapporti NATO-Azerbaigian? - Conclusioni – Note) - VI. L'UE e l'Azerbaigian, di Michela Ceccorulli ed Enrico Fassi (Introduzione - Avvicinamento geopolitico e rilevanza strategica: sviluppi politici e istituzionali - Issue areas di cooperazione tra UE e Azerbaigian tra nuovi e vecchi interessi: energia, commercio e sicurezza - La cooperazione con altre organizzazioni internazionali - Visti da Baku: l'Unione europea e il suo ruolo nella regione - Conclusioni: opportunità, limiti e prospettive della cooperazione tra Unione europea e Azerbaigian – Note) - VII. L'Azerbaigian nell'OSCE, un'agenda condizionata, di Marilisa Lorusso (L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa – L'Azerbaigian nell'OSCE e la crisi in Nagorno Karabakh - Gli strumenti per fronteggiare la crisi - La posizione ufficiale dell'OSCE e quella dell'Azerbaigian al suo interno - La negoziazione - I rapporti ordinari: l'azione dell'OSCE in Azerbaigian e l'Azerbaigian nelle strutture OSCE – L'OSCE e l'Azerbaigian nelle relazioni bilaterali – L'Azerbaigian nelle istituzioni multilarerali dell'OSCE - Conclusioni – Note) - VIII. L'Azerbaigian nello spazio della CSI: forme e significatività della cooperazione multilaterale e delle intese bilaterali, di Carlo Frappi (La presa di distanza dalla CSI sotto la guida del Fronte popolare - Pragmatismo e ricerca di allineamenti alternativi: il caso del GUAM - Autonomizzazione della politica estera e diplomazia selettiva – Conclusioni – Note) - Indice dei nomi - Bibliografia