Prospettiva Berlinguer Stampa E-mail

a cura di Ivan Buttignon

Prospettiva Berlinguer
Sguardi trasversali sul leader comunista


Safarà Editore, pagg.292, € 16,00

 

buttignon berlinguer  IL LIBRO – Gli Autori della collettanea dipingono lo storico Segretario del PCI attraverso la loro prospettiva singolare sul piano dell'orientamento politico e dell'expertise di riferimento. Pietro Folena riflette sulla sua esperienza diretta quale 'ragazzo di Berlinguer'; Nicola Tranfaglia, ex dirigente nazionale del PCI e ora professore ordinario di Storia della mafia all'Università di Torino, evidenzia la novità del pensiero di Berlinguer e il reale punto di rottura rispetto al comunismo italiano precedente alla sua Segreteria; Ivan Buttignon, esamina il pensiero e l'azione del leader comunista nel periodo giovanile; Leonardo Raito, professore di Storia contemporanea all'Università di Padova e di Ferrara, scrive del respiro europeista del pensiero berlingueriano; Miro Renzaglia, ex militante missino negli anni '70 e animatore politico-culturale di area non-conforme poi, e direttore della rivista politica-culturale Il Fondo, approfondisce i tratti 'anticomunisti' in Berlinguer; Luciano Lanna, ex direttore del Secolo d'Italia, traccia una relazione tra il leader comunista e il movimento del '77. Ma numerose sono ancora le prospettive che il saggio affronta da punti di vista inediti e trasversali, per restituire l'immagine politica e umana di un personaggio cardine della storia politica dell'Italia contemporanea.

  DAL TESTO – "Era conservatore fin nel midollo nella diffidenza sospettosa nei confronti di tutto quel che era nuovo, disordinato, restio a farsi inquadrare nelle categorie politiche già note. Quella caotica novità, Berlinguer ebbe la sfortuna di trovarsela di fronte in dimensioni mai viste né prima né dopo nella storia italiana. Liquidò la scomoda faccenda con la bolla di "diciannovisti" affibbiata al Movimento e procurò di sbatterne in galera, in un troppo presto dimenticato 7 aprile, quanti più nuovi "sansepolcristi" possibile. Il conservatorismo non è un pranzo di gala.
  "Soprattutto, Berlinguer era intimamente conservatore nella convinzione fonda che ogni trasformazione andasse paventata in quanto minaccia di peggioramento molto più che promessa di rinnovamento. Se tentò con tutte le sue forze di sabotare la legge sul divorzio non fu (solo) perché nella sua concezione morale la conquista era in fondo trascurabile, ma perché sapeva che le forze cattoliche avrebbero tentato l'arma estrema del referendum ed era convinto (a torto marcio) che avrebbero vinto e che il loro trionfo avrebbe innescato un temibile processo di reazione complessiva."
  "Berlinguer è il compromesso storico. La coda della sua storia politica consegue al fallimento di quella strategia ed è nella sostanza un brancolare nel buio senza più alcuna bussola. In secondo luogo, lo scarto tra le due fasi del berlinguerismo è più apparente che reale. Proprio perché conservatore, ma di quelli veri, Berlinguer non poteva che temere e contrastare in ogni modo il craxismo. Rappresentava l'opposto della sua visione del mondo, con il culto sguaiato per la modernizzazione, l'invito sfrontato a cavalcarla e arricchirsi mandando in soffitta l'austero bagaglio culturale e morale dello storico "movimento operaio", l'immoralismo ostentato con orgoglio."

  IL CURATORE – Ivan Buttignon è cultore accademico di Economia aziendale (Università di Udine) e Storia contemporanea (Università di Trieste); laureato in Comunicazione d'Impresa e Marketing e in Relazioni Pubbliche delle Istituzioni, ha conseguito un master di secondo livello in Comunicazione storica. Insegna Comunicazione efficace e Comunicazione politica e cura la formazione linguistico–relazionale e strategica di figure politiche. È stato per un decennio stretto collaboratore di Massimo Panzini, esperto di marketing politico in Italia. È responsabile della comunicazione di diversi progetti istituzionali ed europei, tra i quali "Youth Adrinet". Esperto di politologia, ha all'attivo oltre trenta pubblicazioni scientifiche e cinque monografie. È caporedattore della rivista culturale semestrale "Zeta Comunicazione" e redattore della rivista politico-culturale "Totalità". È collaboratore stabile del Centro Ricerche Storiche di Rovigno, del magazine "Il Fondo quotidiano" e della community numero uno in Italia sullo sviluppo personale "Piuchepuoi".

  INDICE DELL'OPERA – Premessa. Io, ragazzo di Berlinguer, di Pietro Folena – Prefazione, di Giovanni Fasanella - Cap. I. Introduzione storica e storiografica. Enrico Berlinguer tra storia, cultura e politica, di Fulvio Salimbeni - Cap. II. Belinguer e il compromesso storico, di Nicola Tranfaglia - Cap. III. Il giovane Enrico Berlinguer. Pensiero e azione nel periodo pre-segreteria, di Ivan Buttignon (Uno spirito tutto mazziniano - Che la carriera abbia inizio! - Fiorisce il leader. Le prime esperienze verticistiche - Licenziato alla FGCI, assunto all'Ufficio organizzazione - L'era Longo. Enrico alla "Tribuna politica" - La defezione del "manifesto" e l'approdo a leader maximo – L'eredità. Un bilancio) - Cap. IV. Enrico Berlinguer tra politica e morale. L'eurocomunismo e l'austerità, di Ivan Buttignon (Eurocomunismo – L'austerità e la questione morale - Austerità e questione morale. Le due metà della mela) - Cap. V. Enrico Berlinguer tra l'Europa e l'eurocomunismo, di Leonardo Raito (Il PCI, l'eurocomunismo - Berlinguer e l'eurocomunismo - Un rapido epilogo) - Cap. VI. Enrico Berlinguer, l'anticomunista?, di Miro Renzaglia - Cap. VII. Enrico Berlinguer e la "frattura" del '77, di Luciano Lanna (Al cuore della parabola del berlinguerismo - Partito di lotta e di governo: una strategia possibile? - Il PCI nel mirino del nuovo movimento degli studenti - E i settantasettini diventarono "fascisti") - Cap. VIII. Il potere comunicativo di Enrico Berlinguer, di Francesco Pira - Cap. IX. L'ultimo Berlinguer. Il seguito politico PDS-DS-PD, di Dario Mattiussi - Cap. X. Il compromesso storico: genesi e significato di una strategia rivoluzionaria, di Mirko Bortolusso (Una premessa: Berlinguer riformista? - Un accordo a due con la DC? - Dalla Resistenza al biennio 1968-69. Svolta democratica e compromesso storico - Del compromesso storico o della rivoluzione in Occidente: questione delle alleanze, egemonia e funzione dirigente nazionale della classe operaia - Dalle alleanze sociali all'alleanza politica) - Cap. XI. Preservare lo Stato repubblicano e costruire una democrazia avanzata, di Noël Sidran - Cap. XII. Enrico Berlinguer e il PSI di Craxi, di Marco Gervasoni (Berlinguer e il PSI prima di Craxi - Un'iniziale sottovalutazione – L'inizio della demonizzazione - Il pericolo Craxi – L'impossibile intesa - Il culmine della guerra: il governo a guida socialista - Due sinistre, due società diverse, due antropologie antitetiche) - Cap. XIII. Enrico Berlinguer e la guerra civile in Italia. Considerazioni su una (mancata) abiura, di Paolo Sardos Albertini (La precoce adesione al comunismo - "Si iscrisse giovanissimo alla Direzione del PCI" - Nel gruppo dirigente del PCI - Ombre e incertezze - Le macerie di una ideologia - La questione morale - Una diversa chiave di lettura - Le conseguenze - Quale risultato?) - Cap. XIV. Berlinguer il reazionario, di Andrea Colombo – Postfazione. Su Enrico Berlinguer, di Michele Mognato - Legenda - Indice dei nomi