Gramsci al tempo de «L'Ordine nuovo» Stampa E-mail

Carlo Angelino

Gramsci al tempo de «L'Ordine nuovo» (1919-1920)
Un intellettuale di vedute europee


Editori Internazionali Riuniti, pagg.404, € 20,00

 

angelino gramsci  IL LIBRO – "Gramsci al tempo de l'Ordine Nuovo (1919-1920). Un intellettuale di vedute" europee è un saggio che alla profondità della ricerca storica unisce un accurato uso delle fonti, dalla cui lettura scaturisce un'attenta riflessione di carattere storico-culturale, per proporci un giovane Gramsci aperto alle idee nuove che circolavano in Europa all'inizio del Ventesimo secolo.
  «Un piccolo tassello utile alla comprensione di una figura grande e difficile, assolutamente attuale e ancora rilevante [...] per la riflessione teorico-politica e storiografica contemporanea. In fondo, indipendentemente dal recente interesse editoriale suscitato dal suo pensiero e dalla sua vita, si ha tuttora l'impressione che quella di Antonio Gramsci resti una figura irrisolta della più grande narrazione dell'Italia contemporanea, una metafora di ciò che il Paese è stato e di ciò che, forse, poteva o potrebbe essere». (dalla Prefazione di Armando Vittoria)

  DAL TESTO – "È del periodo 1917-18 una cura precisa del giovane intellettuale tesa a promuovere nuove forme di organizzazione culturale, l'invito pressante ad «integrare l'attività politica ed economica con un organo di attività culturale», un impegno ininterrotto per suscitare nuove esperienze culturali nel seno stesso della classe operaia.
  "Nel dicembre del 1917 rilancia il concetto di autonomia del lavoro intellettuale, accogliendo favorevolmente l'iniziativa di un'«associazione di coltura» avanzata da Michele Pellegrino su l'«Avanti!» torinese, di cui Gramsci è redattore.
  "L'associazione di coltura - afferma Gramsci - deve avere «scopi di classe e limiti di classe», contribuire «senza aspettare lo stimolo dell'attualità» a chiarire la tattica e le finalità del socialismo. La nuova istituzione deve ricreare un senso superiore di unità e di coesione per mezzo di una disciplina costante atta ad affrontare i complessi problemi filosofici, religiosi, morali, artistici che «l'azione politica ed economica presuppone, senza che gli organismi economici e politici possano in sede propria discuterli e propagandarne le soluzioni proprie». Questi problemi «hanno una grande importanza [... ] il socialismo è una visione integrale della vita: ha una filosofia, una mistica, una morale! L'associazione sarebbe la sede propria della discussione di questi problemi, e della loro chiarificazione, della loro propagazione».
  "Gramsci qui nuovamente rifiuta di utilizzare l'Università popolare (rispondente a criteri vaghi e confusi di «umanitarismo spirituale») per l'elevazione della cultura proletaria e punta alla nascita del «primo nucleo di una organizzazione di cultura prettamente socialista e di classe», che diventerebbe, col partito e la confederazione generale del lavoro, «il terzo organo del movimento di rivendicazione della classe lavoratrice italiana»."

  L'AUTORE – Carlo Angelino è nato a Frattamaggiore (NA) il 7 agosto 1951. È laureato in Filosofia con una tesi in Letteratura italiana su Antonio Gramsci, discussa presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "Federico II" di Napoli. Docente di storia e filosofia nei Licei, attualmente insegna presso il Liceo scientifico statale "F. Brunelleschi" di Afragola (NA). Attento per lunga consuetudine agli sviluppi della ricerca, ha seguito nel corso degli anni l'evolversi del dibattito sugli orientamenti critici nelle diverse stagioni della fortuna pubblicistica di Gramsci in Italia e nel mondo.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Armando Vittoria – Introduzione - 1. Da «Il Grido del Popolo» a «L'Ordine Nuovo» (1. I giovani socialisti e la cultura - 2. Il giovane Gramsci e la cultura - 3. La proposta di un'associazione di cultura. Il socialismo integrale - 4. Il Club di vita morale - 5. La polemica Gramsci-Leonetti - 6 La nozione di civiltà) - 2. «L'Ordine Nuovo» e la cultura italiana. I conti con il passato (1. La temperie culturale - 2. Determinazione di alcune polemiche - 3. Un intreccio di dibattito sul valore della scienza e della cultura - 4. Un distacco significativo) - 3. «L'Ordine Nuovo» e la cultura europea (1. Un intellettuale di vedute europee - 2. Gramsci e la cultura francese. Gramsci-Péguy - 3. Gramsci e la cultura francese. Gramsci-Rolland - 4. Gramsci e la cultura francese. Gramsci-Barbusse. L'Ordine Nuovo-Clarté - 4. «L'Ordine Nuovo» e la Cultura proletaria. Il Proletkul't (1. Un antecedente su «Il Grido». Lunačarskij - 2. Il Proletkul't russo. Lenin e la Cultura proletaria - 3. Noterella su Lenin. Il Proletkul't e il futurismo russo - 4. Lo Sturm und Drang culturale e proletario torinese - 5. Dalla critica della scuola borghese ai Soviet di cultura - 6. L'auto-coscienza operaia nei Consigli di fabbrica - 7. Un esperimento italiano di Proletkul't. Note sul futurismo torinese: l'exception piémontaise) - 5. Il giornalismo ordinovista (1. La testimonianza di un protagonista - 2. La formula della rivista - 3. La struttura e le rubriche - 4. Un nuovo stile giornalistico. «L'Ordine Nuovo» come intellettuale collettivo - 5. I Lettori. Il rapporto del giornale con il suo pubblico - 6. I collaboratori di un giornale di movimento - 7. Nuove aggregazioni. Pratica politica di egemonia)