Il Sillabo di Pio IX |
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a cura di Luca Sandoni Il Sillabo di Pio IX Clueb, pagg.192, € 16,00
DAL TESTO – “[…] la grande maggioranza dei fedeli - formata da masse scarsamente acculturate o ancora analfabete e legate per lo più al mondo agricolo (soprattutto in Italia e Spagna) - fu toccata solo marginalmente dalle condanne pontificie, che conobbe solo attraverso la mediazione semplificante di vescovi e curati; ad essere colpiti e messi in agitazione dalla pubblicazione del Sillabo furono semmai i cattolici intellettualmente più consapevoli, tutto sommato minoritari. Le reazioni di queste sezioni "alte" del mondo cattolico furono comunque molto diversificate. Di certo non mancarono voci critiche o semplicemente perplesse, ora per l'inopportunità del documento, ora per il suo carattere troppo politico o la formulazione ambigua. In Francia, in Belgio e altrove, molti cattolici si ritennero sconfessati dal papa nel loro tentativo di convivere con le istituzioni liberali del proprio paese, sfruttandole per tutelare la libertà e gli interessi della Chiesa. Ma la durezza del pronunciamento pontificio colpì in particolar modo due istanze del mondo cattolico, in parte sovrapposte: da un lato l'opzione che potremmo definire gallicano-giurisdizionalistica, sostenuta da chi (come Maret, Darboy e altri prelati francesi) intendeva preservare l'autonomia delle varie Chiese ed episcopati nazionali dallo strapotere pontificio e romano (magari accettando anche la tutela di uno Stato invadente); dall'altro quella dei cattolici liberali, molti dei quali credettero di non potersi più posizionare su quel terreno di conciliazione tra cattolicesimo e modernità da loro faticosamente ritagliato. Entrambe queste opzioni uscirono fortemente delegittimate dal confronto con il Sillabo e finirono per convergere verso una comune opposizione al rafforzamento dell'autorità romana e pontificia («assolutismo pontificio spinto ai suoi limiti estremi», come lo definì Maret), un'opposizione definitivamente sconfitta con il Concilio Vaticano I. All'estremo opposto, gli ambienti intransigenti e ultramontani, in cui si riconoscevano settori molto ampi del clero, accolsero invece con gratitudine e soddisfazione le censure di Pio IX, leggendole come una piena legittimazione delle istanze antiliberali e antimoderne da essi sostenute.” IL CURATORE – Luca Sandoni (Bologna, 1988), allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, è in procinto di discutere la Laurea Magistrale in Storia presso l'Ateneo pisano. Finora ha condotto le sue ricerche in due diversi ambiti di studio: da un lato il riformismo illuminato nella Toscana del Settecento, con un particolare interesse per i meccanismi del disciplinamento sociale; dall'altro il cattolicesimo liberale in Francia e in Italia durante il XIX secolo e i suoi difficili rapporti con il Magistero papale. INDICE DELL’OPERA – 1. Introduzione. Il ritorno del Sillabo, di Daniele Menozzi - 2. Genesi ed esiti di un documento emblematico, di Luca Sandoni - I. Il processo redazionale (1849-1864) - II. L'Europa davanti al Sillabo - III. Qualche riflessione conclusiva - 3. I documenti (Quanta cura – Sillabo) - 4. Apparato critico, di Luca Sandoni - 5. Indici
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