Il bravo soldato mulo |
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Lucio Fabi Il bravo soldato mulo Mursia, pagg.202, € 15,00
DAL TESTO – “Anche eserciti più attrezzati e tecnologici di quello italiano impiegavano in massa cavalli, muli e buoi per trasporti e necessità logistiche. Nel 1914, all'inizio del conflitto, l'esercito britannico aveva «arruolato» circa 200.000 cavalli, provenienti dal Regno Unito, dal Sudafrica, dalla Nuova Zelanda, dall'India, dalla Spagna e dal Portogallo. Venivano organizzati in squadroni di cavalleria e imbarcati per il fronte occidentale. A causa delle frequenti malattie e delle morti improvvise, il loro numero dovette essere incrementato di 15.000 unità ogni mese. Sottoposti a dure fatiche, spesso privi di cure e di una adeguata alimentazione, si calcola che non meno di otto milioni di cavalli, muli e asini morirono nel corso della Grande Guerra.” L’AUTORE – Lucio Fabi è nato a Trieste nel 1954. Collaboratore di riviste storiche e istituzioni culturali, da tempo dedica le sue ricerche alla Prima guerra mondiale dal punto di vista dell’esperienza collettiva, della memoria e dell’escursionismo storico-turistico, collaborando fra l’altro all’allestimento di vari musei e mostre sulla Grande Guerra. Con Mursia ha pubblicato Uomini, armi e campi di battaglia della Grande Guerra. Fronte italiano 1915-1918 (2005) e Gente di trincea. La Grande Guerra sul Carso e sull’Isonzo (2009), e ha curato A cavallo della morte. 1915-1917: dagli Altipiani al Carso, gli appunti di guerra del tenente Bruschelli di Lebel Bruschelli (2007). INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Capitolo Primo. Animali da guerra (Animali da guerra – Guerraa, natura, animali – L’amico dell'alpino - Il miglior amico dell'uomo - Il capitano «cagnaro» - Animali da cibo) - Capitolo Secondo. Guerra, uomini, animali (Le parole dei semplici - Le parole dei colti - In posa - Pet therapy - Cavalli e cavalieri - Guerra bestiale – Antropomorfismi - Vittime innocenti della guerra - Dalla parte degli animali - Una conclusione) - Note - Ringraziamenti
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