Storia dello spionaggio |
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a cura di Tomaso Vialardi di Sandigliano e Virgilio Ilari Storia dello spionaggio. L'intelligence militare italiana, l'intelligence elettronica, l'intelligence cinese. Atti della Tavola rotonda (Biella, 23 settembre 2005) L’Artistica Editrice, pagg.168, Euro 15,00
DAL TESTO – “L’intelligence concerne, di fatto, più la difesa che l'offesa e la ragione è nella diversità delle due forme di strategia. La caratteristica della difesa è l'attesa di una breccia, il cui impatto può essere trasformato in vittoria a condizione di conoscerla. L’intelligence, fornendo l'informazione, diventa parte integrale della difesa. L'offesa invece, per dirla con von Clausewitz, è autosufficiente e non ha bisogno dell'informazione per realizzarsi. Questa differenza spiega perché lo spionaggio, nella sua lunga storia, ha reso possibili più difese che attacchi. Astrattamente, l'intelligence è un'informazione preparata per i politici ed i militari che scaturisce da una varietà più o meno ampia di fonti (HUMINT, IMINT, SIGINT), approfondite e rese fruibili da analisti civili o militari. È il frutto quindi di suggerimenti esterni ottenuti nei modi più disparati, elaborati per permettere decisioni più efficienti. Scopo dell'informazione è quello di mettere in condizione chi gestisce la politica o la guerra di ottimalizzare le proprie risorse. Chi gestisce la decisione, politica o militare, può tenerne o non tenerne conto. Non sempre è fortunata la scelta basata sull'intelligence, non sempre è buona quella che non ne tiene conto.” GLI AUTORI - Tenente colonnello FILIPPO CAPPELLANO (Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito) - Professor UMBERTO GORI (docente di Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Firenze; Presidente del Centro Universitario di Studi Strategici e Internazionali) - Professor VIRGILIO ILARI (docente di Storia delle Istituzioni Militari, Università Cattolica di Milano; Presidente della Società Italiana di Storia Militare) - Generale di Corpo d’Armata FABIO MINI (storico militare) - Professoressa MARIA GABRIELLA PASQUALINI (docente di Storia del Nordafrica e del Vicino Oriente, Università di Palermo) - Dottor MICHELE PETROLO (storico militare) - Professor ALBERTO SANTONI (Emerito di Storia e Politica Navale, Università di Pisa) - Professor BRIAN R. SULLIVAN (Emeritus Senior Research Professor, Institute of National Strategic Studies, National Defense University) - Comandante ANDREA TANI (storico militare) - Dottor TOMASO VIALARDI DI SANDIGLIANO (Presidente Associazione Amici degli Archivi Storici; storico militare) - Maggior generale AMBROGIO VIVIANI (storico militare) INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Carlo Rastelli – Siglario – Introduzione, di Tomaso Vialardi di Sandigliano e Virgilio Ilari - Il generale Giuseppe Govone e l'organizzazione del servizio informazioni del Regno di Sardegna, di Michele Petrolo - Problematiche costanti nel servizio di informazione militare italiano dal 1861 al 1949, di Maria Gabriella Pasqualini - L'azione del servizio informazioni dell'Esercito italiano verso l'Austria-Ungheria fino al 1915, di Filippo Cappellano - Dalla «Stanza 40» all'«Ultra» Intelligence britannico 1914-1945, di Alberto Santoni - Soviet penetration of the Italian intelligence services in the 1930s, di Brian R. Sullivan - Il dossier Mitrokhin, di Tomaso Vialardi di Sandigliano e Ambrogio Viviani - Guerra elettronica e intelligence nella loro dimensione storica, di Andrea Tani - L'intelligence cinese: un miliardo di spie e di spiati, di Fabio Mini – L’intelligence nel sistema internazionale post-bipolare, di Umberto Cori – Bibliografia – Indice dei nomi
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