Il Nazareno. Studi di esegesi neotestamentaria alla luce dell'aramaico e del pensiero rabbinico |
![]() |
Eugenio Zolli Il Nazareno. Studi di esegesi neotestamentaria alla luce dell’aramaico e del pensiero rabbinico Edizioni San Paolo, pagg.620, Euro 42,00
Applicando il metodo storico critico dell’esegesi e quello comparativo delle religioni, Zolli trasportava il lettore nella Palestina del I secolo, gli lasciava ascoltare le parole di Gesù, cercava di spiegare il suo pensiero all’interno della tradizione ebraica e della lingua aramaica. Nel frattempo i postulati scientifici di Zolli sono stati ampiamente accolti e il dialogo ebraico-cristiano ha fatto grandi progressi. Il Nazareno, tuttavia, resta una guida alla ricerca delle orme e delle tracce lasciate da Gesù nella storia, e una testimonianza di onestà intellettuale che merita di essere letta e studiata.
DAL TESTO - "Gli ebrei del tempo di Gesù parlavano l'aramaico. I termini greci per Nazareno non possono derivare che dall'aramaico e il termine aramaico deve essere suscettibile di desinenze tali da spiegare interamente la varietà delle forme greche. [...] Per quanto riguarda il contenuto, Nazareno non può essere un termine che esprima una qualità, o il luogo d'origine della famiglia, o un epitheton ornaus, o un titolo onorifico; ma deve indicare qualche cosa che stia al di sopra di ogni ammirazione e di ogni avversione, che costituisca il nucleo, l'essenza dell'opera di Gesù e dei suoi discepoli; qualche cosa di reale, di innegabilmente vero, di sommamente vivo, d'intimamente legato alla vita, all'azione, alla morte e alla gloria di Gesù, d'indissolubilmente congiunto all'attività e ai travagli dei suoi apostoli e discepoli; deve essere - come desidera Guignebert - «un titolo che esprime, per così dire, la natura propria di Gesù e la sua funzione»".
L'AUTORE - Israel Zolli nacque a Brody (oggi in Ucraina) il 17 settembre 1881, il più giovane di numerosi fratelli. Dopo un breve soggiorno di studi a Leopoli si trasferì a Firenze e si iscrisse all’Istituto di Studi Superiori (Università pubblica) e al Collegio Rabbinico Italiano di Firenze seguendo un’antica tradizione familiare. Si laureò in filosofia e dimostrò interesse per la nascente disciplina della psicoanalisi. Nel 1911 fu nominato vice rabbino a Trieste e successivamente rabbino capo. All’attività rabbinica affiancò l’insegnamento universitario di Lingua e Letteratura Ebraica presso l’Università di Padova. Dal 1911 scrisse diversi articoli e monografie. Nel 1935 pubblicò Israele, nel 1938 Il Nazareno, due dei suoi libri più famosi. Nel 1939 fu nominato rabbino capo e direttore del Collegio Rabbinico a Roma. A liberazione avvenuta, nel febbraio del 1945, chiese il battesimo, scegliendo di prendere il nome di Eugenio. Morì a Roma il 2 marzo 1956. Le Edizioni San Paolo hanno pubblicato la sua autobiografia, Prima dell’Alba (2004), e Antisemitismo (2005).
INDICE DELL'OPERA - Nota del curatore - Abbreviazioni - Testi biblici - Abbreviazioni - Bibliografia - Il Nazareno - Exousìa - Biabbia e diathēkē - Sui semitismo neotestamentari - Metodologia rabbinica e neotestamentaria - Le beatificazioni del Discorso della Montagna alla luce del pensiero rabbinico - Il sale della terra - «Le cose sante ai cani» (Mt 7,6) - «A testimonianza per loro» (Mt 8,4; Mc 1,44) - «Lascia i morti seppellire i loro morti» (Mt 8,22; Lc 9,60) - La Pasqua nella letteratura antico- e neo-testamentaria - Del discorso di congedo di Gesù - L'episodio delle due spade (Lc 22, 35-38) - Il concetto della giustizia divina nel pensiero ebraico - Dal kuppuru al Cristo - Appendice - Postfazione. Il Nazareno: un libro tra Wissenschaft des Judentums e modernismo, di Alberto Latorre) - Indice dei testi trattati e citati - Indice delle persone, delle cose e dei luoghi - Indice dei termini - Indice degli Autori - Glossario |