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Libri e Riviste Dalla fabbrica alla metropoli. Saggi politici
| Dalla fabbrica alla metropoli. Saggi politici |
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Antonio Negri Dalla fabbrica alla metropoli. Saggi politici Datanews, pagg.240, Euro 15,00
L'AUTORE - Antonio Negri. Uno dei fondatori di “Potere Operaio” e, poi, di Autonomia Operaia. Tra le sue opere: Fine secolo (Manifesto libri, 2005); Movimenti nell'impero (Cortina Raffaello, 2006), I libri del rogo (DeriveApprodi, 2006); Goodbye Mr socialism (Feltrinelli, 2006); Global. Biopotere e lotte in America Latina (Manifestolibri, 2006); Dall'operaio massa all’operaio sociale (Ombre Corte, 2007), Trentadue lezioni su Lenin (Manifestolibri, 2008).
INDICE DELL'OPERA - Metropoli e moltitudine - Dalla fabbrica alla metropoli - Uscire dal capitalismo industriale - La moltitudine e la metropoli - Terreni di mezzo - Comprendere la violenza del potere. Intervista di L. Duarte-Plon - L'arte della guerra e le passioni della moltitudine - L'impero, la guerra e la sicurezza. Intervista di G. Le Blanc - Contro il pensiero molle dell'organizzazione - Per un programma post-socialista - Che farne del Che fare? Ovvero: il corpo del General Intellect - La democrazia contro la rendita - Ma per una rivoluzione c'è tempo. Intervista di J. Iacoboni - Strategie possibili per l'Europa - Presentazione di Junkspace di Rem Koolhaas - Appendice. Diario dal carcere |
DAL TESTO - «La metropoli è capitale costante in azione, quindi espropriazione forsennata della forza-lavoro. Ma nello stesso tempo la metropoli è il luogo dove il capitale intellettuale ed il comune, prodotti dal lavoro, sono riappropriati dalla moltitudine. La metropoli è perciò luogo di sfruttamento ma nello stesso tempo terreno di esodo. L’egemonia del lavoro immateriale e della moltitudine cognitiva sul processo di produzione, può allora qui essere di nuovo costruita, nella rappresentazione e nella realtà, così come il movimento comunista aveva costruito l’egemonia dell’operaio sulla fabbrica. In ciò sta la decisione politica di chi ama la libertà. Il risultato di ogni critica della città, oggi, è definizione di uno spazio di un tessuto di lotte: la metropoli come moltitudine, la moltitudine come metropoli».