I palestinesi Stampa

Maher Charif - Issam Nassar

I palestinesi
Storia di un popolo e dei suoi movimenti nazionali


Carocci Editore, pagg.356, € 24,00

 

charif palestinesi  Con "I palestinesi. Storia di un popolo e dei suoi movimenti nazionali" Maher Charif e Issam Nassar propongono una delle opere più significative per la comprensione della storia e della realtà sociale, politica e culturale del popolo palestinese. Scritto da due eminenti storici, entrambi con una consolidata esperienza nel campo degli studi palestinesi e arabi, il libro fornisce una panoramica complessa e articolata, che abbraccia quasi due secoli di storia, dal periodo ottomano fino ai giorni nostri. La forza di questa narrazione risiede nella sua capacità di cogliere i molteplici aspetti di una questione che non solo è strettamente legata alla Palestina, ma che si inserisce in un contesto geopolitico più ampio, toccando nodi cruciali per la comprensione delle sfide globali contemporanee.

  Una delle caratteristiche distintive del testo è il suo approccio alla storiografia palestinese come elemento fondamentale per comprendere la lotta del popolo palestinese. Gli autori, infatti, pongono in evidenza come la produzione culturale e intellettuale, e in particolare la storiografia, abbia avuto un ruolo centrale nella costruzione dell'identità palestinese. La storiografia, più che una mera cronaca degli eventi, è vista come un campo di battaglia per la definizione di significati storici, politiche di memoria e legittimazione delle esperienze collettive. Charif e Nassar non solo ripercorrono i momenti salienti della storia palestinese, ma esplorano anche il modo in cui le narrazioni storiografiche sono state costruite, alterate e difese nel corso degli anni, riflettendo la complessità di un popolo che ha dovuto lottare per la propria visibilità e per il riconoscimento della propria memoria storica.

  Oltre a utilizzare un ampio spettro di opere storiche palestinesi e arabe, gli autori attingono anche alla storiografia occidentale, arricchendo così la narrazione con una pluralità di voci che permettono di cogliere la questione palestinese in tutta la sua complessità. È evidente l'intento di Charif e Nassar di non limitarsi a una visione settoriale o ideologica, ma di presentare un panorama variegato che abbraccia diverse interpretazioni e prospettive, senza mai cadere nell'aggiustamento o nella semplificazione dei fatti.

  La scelta di trattare il periodo che va dalla fine dell'Impero Ottomano all'epoca contemporanea è una delle chiavi di lettura più significative del libro. Questo approccio permette agli autori di esplorare in modo dettagliato il lungo processo che ha portato alla formazione di una coscienza nazionale palestinese, risalente a prima della creazione dello Stato di Israele. L'analisi della gestione ottomana, dell'impatto del mandato britannico e delle prime manifestazioni di resistenza e organizzazione politica palestinese fornisce un quadro prezioso per capire le radici storiche della questione. Questi eventi, che talvolta vengono trattati superficialmente o ridotti a semplici fasi preparatorie, sono invece delineati con precisione, mettendo in luce le dinamiche interne alla società palestinese e le interazioni con le potenze coloniali.

  Un aspetto di grande valore del libro è l'analisi dei movimenti nazionali palestinesi e del loro sviluppo. Gli autori esplorano la nascita e l'evoluzione di organizzazioni politiche e militari, come Al-Fatah e l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), il ruolo delle grandi figure della politica palestinese e l'importanza di una leadership che, pur tra difficoltà interne e conflitti esterni, ha cercato di dare voce e direzione alla lotta per l'autodeterminazione. I movimenti nazionali sono visti non solo come risposte dirette agli eventi politici, ma anche come formazioni ideologiche che hanno influenzato la cultura palestinese e che sono state influenzate dalla stessa.

  Il testo non si limita a una mera ricostruzione dei fatti, ma fornisce un'analisi critica dei principali attori che hanno caratterizzato la scena politica palestinese, comprese le alleanze e le divisioni tra diverse fazioni e la lotta per l'indipendenza e la liberazione. In questa prospettiva, i movimenti palestinesi vengono descritti come entità viventi, continuamente plasmate dalle sfide interne ed esterne, dall'evoluzione delle dinamiche geopolitiche e dalle relazioni internazionali.

  Un altro tema fondamentale che emerge dal testo è quello della memoria storica. Charif e Nassar pongono l'accento sulla necessità di preservare la memoria della Nakba, ovvero la catastrofe che ha segnato l'esodo forzato di centinaia di migliaia di palestinesi nel 1948. La memoria della Nakba non è solo una questione di testimonianza storica, ma rappresenta una risorsa fondamentale per la resistenza palestinese e per la costruzione dell'identità collettiva. In un contesto geopolitico in cui la storia viene spesso manipolata o ridotta a mera propaganda, il libro svolge un ruolo importante nel richiamare l'attenzione sulla centralità della memoria nella lotta per il riconoscimento internazionale e nella difesa dei diritti palestinesi.

  Il volume, insomma, si presenta come una lettura essenziale per comprendere la lunga e complessa storia della Palestina e del popolo palestinese. Con una scrittura chiara e ben strutturata, arricchita da una ricca bibliografia, il libro di Charif e Nassar offre una visione critica e ben documentata di una questione che continua a essere uno dei principali nodi della politica internazionale.