La propaganda nella grande guerra tra nazionalismi e internazionalismi |
||||
a cura di Daniela Rossini | ||||
Edizioni Unicopli, pagg.228, Euro 14,00 | ||||
IL LIBRO – La propaganda ha svolto un ruolo importante e crescente nella prima guerra mondiale, seguendo l’affermarsi della società di massa. Ci furono però generi molto diversi di propaganda. Se da un lato il conflitto fu provocato e alimentato dal violento scontro dei nazionalismi europei, dall’altro stimolò la nascita o lo sviluppo degli internazionalismi che caratterizzeranno il ventesimo secolo. Per questo motivo, l’analisi dei vari filoni della propaganda in Italia è stata divisa in due principali raggruppamenti: l’internazionalista e il nazionalista. Nel primo gruppo si analizzano le caratteristiche della propaganda dell’internazionalismo socialista e wilsoniano, accanto a quello della Chiesa e del movimento femminista; mentre nel secondo l’analisi si concentra sulla propaganda dei movimenti e istituzioni di matrice nazionalista.
DAL TESTO – “Il culto della giovinezza si sposava al mito della guerra e all’esaltazione dello scontro, che rappresentavano, esistenzialmente, una liberazione dal noioso grigiore della vita quotidiana, e politicamente, la rigenerazione della vita nazionale, ringiovanita dall’esperienza bellica. Mosse ha sottolineato che una componente fondamentale di questa idea di giovinezza era rappresentata dal “concetto di virilità”, inteso come “un ideale insieme fisico, estetico e morale”, parte integrante di una diffusa sensibilità fra i giovani europei dell’inizio del Novecento. La ricerca di “un uomo nuovo” si concentrava su “una mascolinità combattiva”, che la guerra rafforzò e accentuò”. LA CURATRICE – Daniela Rossini è professore di Storia contemporanea presso l’Università di Roma Tre. Ha lavorato per tre anni presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Harvard (Cambridge, Ma., USA). Ha pubblicato “L’America riscopre l’Italia. L’Inquiry di Wilson e le origini della Questione Adriatica” (Ed. Associate, Roma 1992) e “Il mito americano nell’Italia della Grande Guerra” (Laterza, Roma-Bari 2000) e curato la pubblicazione di “La rivoluzione informatica e l’Europa” (Franco Angeli, Milano 1987) e “From Theodore Roosevelt to F.D.R.: Internationalism and Isolationism in American Foreign Policy” (Keele Univ. Press, Keele, 1995). INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Daniela Rossini – Prima sezione. Internazionalismo – La propaganda per la pace. Il socialismo italiano e l’Internazionalismo, di Fabio Fabbri – L’internazionalismo wilsoniano e la propaganda di guerra in Italia, di Daniela Rossini – L’internazionalismo della Chiesa cattolica nella Grande guerra, di Stefano Piccaredda – Internazionalismo-Femminismo-Modernismo, di Biancamaria Tedeschini Lalli – Seconda sezione. Nazionalismo – La propaganda navalista dalla guerra di Libia al conflitto mondiale, di Giancarlo Monina – Mito della guerra e strategia politiche. La propaganda dei nazionalisti italiani durante la Grande Guerra, di Adriano Roccucci – La mobilitazione studentesca nella propaganda di guerra, di Catia Papa – Tra nation bulding e propaganda di massa. Riflessioni sul ‘fronte interno’ nella Grande Guerra, di Andrea Fava – La ‘lezione della guerra’. I codici di comunicazione retorica e visiva nella campagna elettorale del 1919, di Paolo Mattera – Gli autori – indice dei nomi – indice delle figure |