Per la restituzione della Massoneria Pitagorica Italiana

Arturo Reghini
Raffaelli Editore, pagg.248, Euro 20,00
 
IL LIBRO – Frutto di uno spoglio attento, competente e amorevole, quest’opera riunisce articoli e saggi che Arturo Reghini scrisse per diverse riviste italiane specializzate, spesso introvabili e inediti da diversi anni. Tale selezione serve essenzialmente a ritrovare il senso generale dell’opera di una delle più importanti figure della scena esoterica nazionale. E questo “senso” è esattamente, come ebbe a scrivere Giovanni Papini, che di Reghini fu amico e di cui, a dispetto degli anni e delle vicende della storia e della vita, serbava un ricordo straordinario, “il primato dello spirituale”.
È proprio la ricerca di tale primato che ha indotto alla realizzazione di questa ambiziosa raccolta che, appunto, si pone come obiettivo la restituzione della Massoneria pitagorica italiana. Non solo ai massoni, che certamente potranno trarne seducenti ispirazioni per la loro attività di perfezionamento interiore, se non altro per il fascino che queste pagine sanno suscitare negli animi sensibili. Ma più, generalmente, agli uomini di buona volontà, alla disperata ricerca di dare un senso alle proprie esistenze al giorno d’oggi sempre più prigioniere di un edonismo vuoto e di un altrettanto vuoto moralismo con qualche, sempre più raro, in verità, richiamo a improbabili escatologie.

DAL TESTO – “Quando lo scrittore di queste pagine, insieme a pochissimi altri, invocava contro il guelfismo minacciante il risveglio di un imperialismo pagano, la sua fede e la sua inspirazione sgorgavano dalla pura inesauribile fonte della tradizione iniziatica pitagorica ed egli non ebbe altro merito che di sapere riconoscere la limpidità cristallina dell’acqua sorgiva. E mentre gli odierni imperialisti correvan dietro, allora, ai sogni del pacifismo, dell’umanitarismo, della democrazia, del socialismo e qualcheduno perfino alle «parole in libertà», quello scarso manipolo di pagani e di pitagorici, conscio dell’occulto nesso che lega il passato all’avvenire, affermava categoricamente la propria fede nei destini imperiali di Roma”.

L’AUTORE – Scrittore, traduttore, filologo e matematico, alto dignitario della Massoneria italiana, il fiorentino Arturo Reghini (1878-1946) fu una delle figure più importanti della scena esoterica nazionale. Teorico dell’imperialismo pagano, amico di Giovanni Amendola, Giovanni Papini e René Guénon (sua la prima traduzione di “Il Re del Mondo”), collaboratore di varie riviste come ‘Leonardo’, ‘Lacerba’, ‘La Voce’, capo-redattore di ‘Rassegna massonica’, fondatore e direttore delle riviste ‘Atanòr’ (1924) e ‘Ignis’ (1925), di ‘Ur’ (1927-28), diretta formalmente, dopo le leggi sulle società segrete, da Julius Evola, a lui è legato il tentativo di restaurare la tradizione spirituale massonica di matrice pitagorica e il revival degli studi esoterici in Italia. I suoi libri e articoli coprono una gamma di argomenti che spazia dal simbolismo massonico alla teosofia, dalla matematica pitagorica ai templari, dal neoplatonismo a Dante, da Cornelio Agrippa a Cagliostro. Il più noto esponente del neopitagorismo nel XX secolo, quando la libera muratoria venne messa al bando dal Regime fascista, pagò il prezzo delle sue prese di posizione in favore della libertà di coscienza e della serena tolleranza “romana e pagana”, trascorrendo gli anni successivi fino alla sua morte a Budrio (Bologna) in isolamento e abbandono di qualunque attività pubblica, dedicandosi allo studio dei numeri pitagorici.

INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Arturo Reghini, Pitagorico, di Vinicio Serino - Imperialismo pagano (1914) - La tragedia del Tempio (1914) - Il senso della realtà (1920) - L’allegoria esoterica di Dante (1921) - Sull’origine del simbolismo muratorio (1923) - Le basi spirituali della massoneria (1923) - L’intolleranza cattolica e lo stato (1923) - L’universalità romana e quella cattolica (1924) - Il fascio littorio (1934) - Considerazioni sul rituale dell’apprendista libero muratore (1947) – Appendice. La biblioteca teosofica, di Giovanni Papini – Arturo Reghini, di Elémire Zolla – Reghini, il massone pitagorico che amava la guerra, di Geminello Alvi