Hollywood va alla guerra. Tra propaganda, fiction e documentarismo

Angelica Isola
Edarc Edizioni, pagg.137, Euro 16,50
 
IL LIBRO – In "Hollywood va alla guerra: tra propaganda, fiction e documentarismo" viene affrontato il delicato tema, con i suoi aspetti storici e sociali, del controllo velato (rispetto ai totalitarismi tedesco, sovietico, italiano ma non per questo meno efficace) che venne fatto negli Stati Uniti d'America attraverso i film durante la Seconda Guerra Mondiale. Dall'esame di oltre 150 film e altrettanti documenti del periodo risulta una visione diversa e poliedrica della propaganda, non più vista solamente come controllo totale e completo come avvenne in Germania o in Italia, e il ruolo e il concetto della società di massa e della nascita del cinema come momento di incontro in concomitanza con la creazione del tempo libero. A quest'impresa diedero il loro contributo, tra gli altri, maestri del calibro di Frank Capra, John Ford, John Huston.

DAL TESTO – “Il documentario è sempre stato un modo efficace di rileggere la storia, ma anche di influenzare una sua interpretazione: un ruolo importante che ha fatto scrivere pagine e pagine agli studiosi e agli esperti della storia dei mass media. Ancor di più, il documentario di guerra ha sempre fornito l’occasione per riflettere su questi temi, misurando lo spazio ridottissimo che separa la finzione e la realtà. In questa dimensione di labili confini, le risorse del cinema di “fiction” sono state, in diverse occasioni, al servizio della mobilitazione dell’opinione pubblica, portando l’immagine a riprodurre la potenza e l’ambiguità delle parole scritte per suscitare emozioni e creare nei singoli fruitori un sentimento di appartenenza e allo stesso tempo un desiderio di rivalsa. Mentre scrivo, le pagine culturali dei giornali si occupano di “The War Tapes”, un documentario uscito recentemente nelle sale americane che si occupa di un’unità della Guardia nazionale del New Hampshire di stanza in Iraq. Girato dagli stessi soldati, il documentario ci fornisce, con una spietata credibilità, una prospettiva ravvicinata su eventi che la maggior parte di noi vede fortunatamente ormai solo da lontano. Nel mostrare i personaggi tipici di ogni film di guerra – l’entusiasta aggressivo, l’intellettuale riflessivo, l’arrogante pieno di sé – il documentario diventa ancora una volta uno strumento di propaganda, anche se il cinismo è dietro l’angolo e traspare da alcuni scene che, come tutti i documentari di guerra, hanno alla spalle l’ufficio di pubbliche relazioni dell’esercizio che ha dato il suo imprimatur alle riprese: perché alla fine, nonostante il caso e la disperazione della guerra, rimane sempre il “noi contro di loro””.

L’AUTORE – Angelica Isola vive e lavora sul lago di Como. Dopo essersi laureata in Scienze politiche presso l’Università degli Studi di Milano, ha conseguito un Master in “Journalism and Media Relations” presso la Business School di “Il Sole 24 Ore”. Sta approfondendo i suoi studi e le sue ricerche in campo storico e cinematografico.

INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Hollywood in trincea – Introduzione – Capitolo 1. Il cinema come mezzo di comunicazione di massa – Capitolo 2. Il “New Deal” e il codice Hays – Capitolo 3. Hollywood si prepara ad andare in guerra – Capitolo 4. L’owi e il suo manuale di propaganda – Capitolo 5. I documenti di guerra – Capitolo 6. I Giapponesi nei film Americani della seconda Guerra Mondiale – Capitolo 7. Hollywood 1943–1945 – Bibliografia – Filmografia