I fondamenti dell'etologia. Il comportamento degli animali e dell'uomo
Irenäus Eibl-Eibesfeldt
Adelphi Edizioni, pagg.XV-962, Euro 77,47
 
IL LIBRO – L'etologia ha ormai assunto un'importanza che va ben oltre il suo ambito specifico. Non solo la biologia, ma la psicologia, la psichiatria, l'antropologia, la pedagogia e la sociologia hanno risentito fortemente delle scoperte degli etologi - ricordiamo innanzitutto quelle dei tre premi Nobel: Konrad Lorenz, Niko Tinbergen e Karl von Frisch - sulle basi biologiche del comportamento animale e sulla sua programmazione filogenetica. Di questa scienza ancora giovane e in rigogliosa crescita, I fondamenti dell'etologia di Eibl-Eibesfeldt offre una trattazione articolata e organica, capace di esporre in tutta la loro ricchezza, e ai loro vari livelli, le principali ricerche e i risultati conseguiti, presentando e discutendo le posizioni delle varie scuole che si scontrano, anche duramente, sui problemi rimasti aperti. La presente edizione, che compare a vent'anni di distanza dalla precedente, da conto degli sviluppi poderosi che si sono avuti nel frattempo: sono stati chiariti concetti controversi, come quello di "innato"; è stata risolta la contesa con il behaviorismo; nuove scoperte hanno fatto sorgere moderni indirizzi di ricerca, come la neuroetologia, l'ecoetologia, l'etologia umana. Per la sua completezza di trattazione, l'opera di Eibl-Eibesfeldt può essere definita il più ricco, aggiornato e prestigioso manuale di etologia oggi disponibile. E della ricerca etologica l'autore stesso è uno dei protagonisti. Noto da anni agli specialisti per i suoi contributi scientifici, e anche a un pubblico più largo per il saggio Amore e odio in cui ha esposto la sua visione della "storia naturale dei comportamenti elementari" -, Eibl-Eibesfeldt è stato tra i primi ad applicare, con risultati notevolissimi, il metodo della ricerca etologica al comportamento umano. Di questi studi, oggi in vivace fioritura, egli riferisce nell'appassionante capitolo finale di questo volume.

  DAL TESTO – “L'etologia, cioè lo studio comparato del comportamento, ha assunto negli ultimi anni un significato che si estende molto al di là del dominio della biologia. La cognizione che gli adattamenti filogenetici determinano in maniera definibile il comportamento animale ha fatto sì che anche le scienze del comportamento dell'uomo studino in misura sempre crescente le basi biologiche del comportamento umano. Tutte le scienze relative al comportamento si basano sul fatto che il comportamento degli organismi è regolato da leggi determinabili e può pertanto essere previsto, se sono note un certo numero di circostanze. Ciò significa che l'uomo e gli animali si comportano secondo programmi prevedibili: rimane aperta la controversia su come questi siano stati acquisiti. Alcune scuole persistono ostinatamente nell'idea che sia gli animali sia l'uomo apprendano la totalità del loro comportamento nel corso dello sviluppo giovanile. L'etologia ha confutato la validità generale di quest'asserzione, dimostrando che gli animali maturano nel corso del loro sviluppo giovanile un repertorio fondamentale di moduli comportamentali che si evolvono, analogamente agli organi, sulla base di programmi di sviluppo ereditati filogeneticamente. E stata la biologia a dare nuovi impulsi allo studio del comportamento, e oggi possiamo ormai dare per scontato che in linea di massima è possibile applicare al settore del comportamento umano quelle ipotesi di lavoro alle quali si è giunti con lo studio del comportamento animale. Sappiamo che anche il comportamento umano è condizionato in certa misura da adattamenti filogenetici, e ciò è di enorme importanza sia pratica sia teorica per le scienze dell'uomo: basti pensare alle implicazioni pedagogiche e sociologiche.
  "Gli adattamenti filogenetici possono condizionare in più modi lo schema di un comportamento. Alcuni tipi di comportamento presentano un decorso stereotipato di movimenti, che potremmo definire una disposizione innata. Tali azioni istintive sono parte di un animale al pari delle sue strutture anatomiche. Esse non sono necessariamente in funzione già nel momento in cui l'animale viene alla luce, ma possono maturare a poco a poco, anche se si impedisce all'animale di imparare per prove ed errori o imitando un modello. Confrontando specie affini riscontriamo molto spesso moduli comportamentali simili, a volte persino identici nella forma, il che è indice di un'origine filogenetica comune. Talvolta il metodo comparativo permette di ricostruire l'evoluzione di queste specie.
  "Oltre che di una gamma di capacità innate, molti animali dispongono della capacità, acquisita filogeneticamente, di rispondere a priori a certi stimoli o combinazioni di stimoli con azioni determinate che contribuiscono alla conservazione della specie. Questo richiede speciali meccanismi scatenanti innati. I meccanismi motivazionali innati provocano un'attività spontanea degli organismi. Sappiamo inoltre che esistono disposizioni innate ad apprendere : non tutti gli animali imparano ugualmente bene tutto e in qualsiasi momento. Anzi, sembra che l'apprendimento sia limitato a periodi sensibili, durante i quali si manifestano preferenze ben determinate, oppure che specifiche capacità innate di apprendimento siano ampiamente preprogrammate”.

  L’AUTORE – Irenäus Eibl-Eibesfeldt, nato a Vienna nel 1928, ha studiato biologia con Konrad Lorenz e Wilhelm von Marinelli e dal 1963 ha insegnato Zoologia all'università di Monaco di Baviera. Dal 1970 dirige il Gruppo di ricerca per l'Etologia umana presso il Max-Planck-Institut di Andechs (Baviera), e dal 1992 l'istituto viennese di Etologia urbana della Ludwig-Boltzmann-Gesellschaft. Nel 2005 ha ricevuto la laurea Honoris Causa in psicologia all'università di Bologna. 

  INDICE DELL’OPERA – Nota introduttiva, di Floriano Papi - Prefazione alla prima edizione - Prefazione alla settima edizione - 1. Storia e compiti dello studio comparato del comportamento (etologia) - 2. L'etogramma: inventario del comportamento - 3. La coordinazione ereditaria (le capacità innate) - 4. I fattori motivanti - 5. Il comportamento quale risposta agli stimoli - 6. Gli evocatori (movimenti espressivi e altri segnali sociali) - 7. Zimbelli naturali e mimetismo - 8. Catene di reazioni - 9. L'organizzazione gerarchica del comportamento - 10. Comportamento conflittuale - 11. Genetica dei moduli comportamentali - 12. Evoluzione filogenetica dei moduli comportamentali - 13. Ontogenesi dei moduli comportamentali - 14. I meccanismi dell'apprendimento - 15. Ecologia e comportamento - 16. L'orientamento nello spazio - 17. I fattori temporali nel comportamento - 18. Sull'etologia dell'uomo – Bibliografia - Indice dei nomi - Indice analitico