Mons. Marcel Lefebvre. Una vita
Bernard Tissier de Mallerais
Edizioni Tabula Fati, pagg.747, Euro 25,00
 
IL LIBRO – La parabola di Marcel Lefebvre (1905-1991) segna una bella linea ascendente. Il Papa Pio XII nomina questo prete missionario di quarantadue anni Vescovo del Senegal e poi, un anno dopo, Delegato apostolico della Santa Sede per tutta l’Africa francofona (l’equivalente di un nunzio). Nel 1962 viene eletto Superiore della Congregazione dello Spirito Santo, che conta più di 5.000 membri. Il Papa Giovanni XXIII lo nomina Assistente al Trono pontificio e membro della Commissione centrale per la preparazione del concilio. Tuttavia, nell’ottobre 1968, si vedrà costretto a dare le dimissioni dal suo incarico di Superiore generale e, il 1° novembre 1970, fonda a Ecône (Svizzera) la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Questo gli varrà una progressiva celebrità mondiale a causa del suo attaccamento alla “Messa in latino”, della sua opposizione ad alcune innovazioni del Concilio Vaticano II (1962-1965) e delle sue schermaglie con il Papa Paolo VI. Dopo le condanne vaticane contro la sua Fraternità e contro di lui, la “Messa proibita” che egli celebra a Lille nell’agosto 1976 davanti a 10.000 fedeli ottiene, grazie ai 400 giornalisti presenti, una risonanza enorme. Nel 1988 conquista una nuova celebrità consacrando quattro Vescovi a Ecône, malgrado la proibizione del Papa Giovanni Paolo II, ma davanti alle telecamere di televisioni del mondo intero. Qual è dunque il movente di questo prelato eccezionale, spesso descritto come un “cavaliere solitario” nella Chiesa, che tuttavia afferma di non aver mai agito secondo le sue idee personali? Qual è il segreto dell’irradiamento di quest’uomo, figlio di un partigiano morto deportato, dottore in filosofia e in teologia, Ufficiale della Legion d’Onore, che ha conosciuto e frequentato i grandi, il dottor Schweitzer a Lambarené, il presidente Coty e il generale de Gaulle in Francia, ma anche François Mitterrand e Jacques Chirac, futuri Presidenti, Jacques Chaban-Delmas e Pierre Messmer, futuri Primi Ministri, e ancora il Presidente Lyndon Johnson, il Presidente Eamon de Valera, il Presidente Léopold Senghor, il Presidente Omar Bongo, lo scrittore e ministro André Malraux, il filosofo Jean Guitton, Padre Pio, Marthe Robin e tanti altri? Leggendo le pagine di questa affascinante biografia si svela, a poco a poco, il mistero di un uomo fuori del comune che fu così straordinariamente sicuro di sé perché fu assolutamente sicuro di Dio.

  DAL TESTO –  “Missionario, Vescovo, Delegato apostolico. La traiettoria di Marcel Lefebvre (1905-1991) parte come una bella linea ascendente. Pio XII lo fa vescovo del Senegal a quarantadue anni, e suo Delegato apostolico nell’Africa francese a quarantatré anni. Nel 1962 viene eletto Superiore generale della Congregazione del Santo Spirito che conta più di 5.000 membri. Giovanni XXIII lo nomina Assistente al Trono pontificio e membro della Commissione centrale preconciliare. Durante il concilio Vaticano II Marcel Lefebvre è il capo della minoranza. I due decenni che seguono (1968-1988) non rallentano né il suo passo né la sua reputazione. Terrà senza sforzo la “prima pagina” dei giornali. La “messa interdetta” che celebra alla Fiera commerciale di Lille nella calda estate 1976 gli procura una popolarità definitiva. Mentre Paolo VI denuncia “la sfida lanciata alle Chiavi di san Pietro”, Lille assiste a cose mai viste. Quattrocento giornalisti della stampa scritta, parlata, filmata, giunti dai quattro angoli del mondo, si accalcano per strappare al Vescovo una frase, per sentire una risposta. Surclassa le celebrità, politiche e di altro genere. Le “Isvestia” sovietiche chiedono a Paolo VI di mettere la museruola al Vescovo ribelle; il Primo Ministro francese, Jacques Chirac, supplica Monsignor Lefebvre, “in nome della Francia, figlia primogenita della Chiesa”, di riconciliarsi col Papa. Dodici annui più tardi, dopo aver detto “no” alla riunione interreligiosa tenuta ad Assisi da Giovanni Paolo II, l’Arcivescovo consacrerà quattro Vescovi malgrado il divieto del Papa. Tutte le telecamere dei canali mondiali della televisione mostreranno la cerimonia della “grande lacerazione”, che varrà al prelato di Écône la scomunica per “scisma”. È questo il destino del “vescovo di ferro”?”.

  L’AUTORE – Mons. Bernard Tissier de Mallerais, nato nel 1945, laureato in biologia, ha raggiunto Mons. Lefebvre sin dal 1969 a Friburgo e ha partecipato alla fondazione della Fraternità San Pio X. Intimo di Mons. Lefebvre, ha assunto al suo fianco importanti responsabilità, in particolare come Rettore del Seminario di Ecône. Nel 1988 sarà uno dei quattro prescelti dal Prelato per ricevere la consacrazione episcopale. “Mons. Marcel Lefebvre. Una vita” è il risultato di un impressionante lavoro di ricerca d’archivio e di colloqui con le più svariate persone che hanno frequentato il prelato nel corso delle diverse tappe della sua esistenza.

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione all’edizione italiana – Ringraziamenti – Prefazione – Prima parte: L’erede – Capitolo primo: Il santuario familiare – Capitolo secondo: La vocazione 1914-1923 – Capitolo terzo: Seminario romano 1923-1930 – Capitolo quarto: Vicario di periferia operaia 1930-1931 – Capitolo quinto: Novizio – Sacerdote 1931-1932 – Seconda parte: Il missionario – Capitolo sesto: Coloniale in Gabon – Capitolo settimo: La battaglia di Mortain 1945-1947 – Capitolo ottavo: Arcivescovo di Dakar 1947-1962 – Capitolo nono: Delegato apostolico 1948-1959 – Capitolo decimo: Scaramucce africane 1956-1962 – Terza parte: Il combattente – Capitolo undicesimo: L’intermezzo di tulle – Capitolo dodicesimo: Dinanzi alla tormenta conciliare 1962-1965 – Capitolo tredicesimo: Araldo di Cristo Re – Capitolo quattordicesimo: Superiore generale. Ultimo tentativo di salvataggio 1962-1968 – Capitolo quindicesimo: La carta della resistenza 1965-1969 – Quarta parte: Il restauratore 1967-1974 – Capitolo sedicesimo: Per il sacerdozio cattolico – Capitolo diciassettesimo: “Io aderisco alla Roma eterna” – Capitolo diciottesimo: I bastioni della riconquista – Capitolo diciannovesimo: Operazione sopravvivenza – Allegati – Cronologia sommaria – Principali sigle e abbreviazioni – Le fonti