La costituzione programmata | ||||
Riccardo Scarpa | ||||
Campanotto Editore, pagg.192, Euro 18,00 | ||||
IL LIBRO – Il 29 ottobre 2004 i Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea, e di tre Stati all’epoca candidati all’adesione, hanno firmato il trattato istitutivo di una COSTITUZIONE PER L’EUROPA, redatto da una Conferenza intergovernativa, sulla base d’una proposta della Convenzione che riunì rappresentanti delle Istituzioni dell’Unione Europea, dei Governi e dei Parlamenti degli Stati membri o in via d’adesione. Dopo il voto negativo delle popolazioni francese e dei Paesi Bassi, tra maggio e giugno 2005, e ratifiche successive in altri Stati membri, l’entrata in vigore della Costituzione è stata rinviata: “in quanto gli Stati membri che non hanno ratificato il trattato non saranno in grado di fornire una buona risposta prima della metà del 2007”. Questa Costituzione non fa, peraltro, che consolidare in un testo unico la disciplina contenuta nei Trattati istitutivi delle Comunità e dell’Unione Europea, dai Trattati di Parigi (18 Aprile 1951 – C.E.C.A.) e di Roma (25 Marzo 1957 – C.E.E. ed EURATOM) al Trattato di Nizza. Il testo di Riccardo Scarpa disegna un profilo del processo d’integrazione europea come manifestazione d’un potere costituente, generato da esigenze fondamentali di pianificazione sociale supernazionale. L’Autore compie un’analisi ampia e profonda, che si snoda dal XVIII secolo a oggi, fino a rintracciare le radici dell’Europa comunitaria nella presa di coscienza illuministica dei rapporti tra progetto razionale del futuro e realtà sociale.
DAL TESTO – “La convenzione riunì rappresentanti del Parlamento, della Commissione e del Consiglio dell’Unione europea, a diverso titolo d’altre istituzioni dell’Unione, dei Governi e dei Parlamenti degli Stati membri o, allora, in via d’adesione. Essa si giovò, anche, del contributo libero d’alcune istanze della società civile. Il 4 dell’ottobre successivo aveva preso avvio la Conferenza intergovernativa che avrebbe dovuto adottare il testo finale”. L’AUTORE – RICCARDO SCARPA, nato a Roma l’8 gennaio del 1957, è avvocato, ed esercita nel foro di Roma dal 1982. Insegna DIRITTO COMUNITARIO nella Terza Università Statale di Roma. S’è pecializzato in diritto delle Comunità Europee collaborando, dal 1979, coll’Avv. Nicola Catalano, già esperto giuridico della delegazione italiana al negoziato per la stesura dei Trattati Istitutivi della C.E.E. e dell’EURATOM e anziano Giudice della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, col quale è anche coautore d’un testo di Principî di diritto comunitario (Milano 1984). Ha, poi, assistito il Prof. Paolo de Caterini alla catte-dra di Diritto delle Comunità Europee presso la Facoltà di Scienze Politiche, nella Libera Università Internazionale di Studî Sociali “Guido Carli” di Roma, e ha pubblicato sulle riviste 'Giustizia Civile' e 'Affari Sociali Internazionali' lavori tanto di diritto comunitario che di diritto privato e pubblico interno. Studioso di scienze sociali e politiche, dopo aver coadiuvato il Prof. Franco Rizzo alla cattedra dapprima di Sociologia della Politica, presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Statale “La Sapienza”, e poi di Sociologia dei Fenomeni Politici pressa la Facoltà di Scienze della Formazione della Terza Università Statale di Roma, ha retto, con contratto sostitutivo, la Cattedra di Pianificazione Sociale presso la facoltà di Scienze della Comunicazione nell’Università Statale “La Sapienza” di Roma, nell’anno sabbatico del Prof. Stefano Petilli. Con Stefano Petilli ha pubblicato "Processi di sviluppo tra libertà, eguaglianza e Stato. Riflessioni critiche per una sociologia del liberalismo, dello statalismo e della globalizzazione" (Roma 2002). Su designazione dell’Università Statale di Roma “La Sapienza”, insegna LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI nel Corso di formazione tecnico superiore della comunicazione pubblica per i beni culturali, monumentali e per i servizî territoriali presso la Regione Lazio. Ha collaborato con diverse riviste e quotidiani (“Affari Sociali Internazionali”, “Libro Aperto”, “Behemoth”, “Mondo Economico”, “L’Informatore Agrario”, “Cultura”, “Il Sole 24 Ore”, “L’Opinione”, “Il Giornale d’Italia”) nonché con varî centri studî e fondazioni culturali (Centro Italiano di Formazione Europea, Istituto Italiano Ricerche di Politica Internazionale, Consiglio Italiano del Movimento Europeo, Istituto per le relazioni tra l’Italia e i Paesi dell’Africa, dell’America Latina e Medio Oriente, Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, Fondazione Einaudi, Fondazione Naumann, Fondazione Europea per la Libertà, Istituto per lo studio delle instabilità socio-politiche, delle crisi e dei conflitti “Eugenio Von Savoy”, Istituto Internazionale di Studî “Giuseppe Garibaldi”, Istituto di studî storici sulla Guerra di Liberazione, Società di Storia di Portogruaro). |