Centri sociali di Destra. Occupazioni e culture non conformi
Domenico di Tullio
Castelvecchi, pagg. 224, Euro 16,00
 
IL LIBRO - Radicalismo politico e musica rock, europeismo delle tradizioni e tatuaggi ultras, socializzazione e thai boxe, antimondialismo e anticapitalismo come pratica di vita comune, i gruppi giovanili della «Destra» non conforme occupano edifici disabitati trasformandoli in avamposti di nuove forme autorganizzate di attività politica, o meglio metapolitica. E si dichiarano contro tutto e tutti, dalle amministrazioni della cosiddetta «Sinistra al caviale» (Gauche caviar) ai palazzinari nuovi potenti, dal movimento no global ai vecchi e nuovi bombaroli (ignoti) di turno. Cosa vuol dire questo nuovo linguaggio sociale della generazione dei giovani «fasci»? Si tratta di un fenomeno emulativo dei centri sociali degli odiati (o anche amati) antagonisti di Sinistra, o il movimento ha una sua specifica identità e originalità? Questo libro è la prima inchiesta documentata e completa su una realtà che finora è sfuggita anche agli osservatori più attenti: una realtà dove spesso Jack Kerouac e i diari di Ernesto Che Guevara sono letti e incrociati con il bagaglio più tradizionale della Destra storica, dove Ezra Pound viene riletto talvolta insieme a Pasolini, dove si cercano vie possibili per un passaggio generazionale non «omologante». Da dove viene questo movimento? A quali radici, a quali esperienze si richiama? Una risposta univoca è impossibile. Certo hanno contato molto le esperienze aggregative nate fuori dai partiti ufficiali fin dagli anni Settanta. Come pure importante è stata la ripresa, dopo la caduta del Muro di Berlino, del lavoro nel sociale, dei temi dell’occupazione, della casa, della speculazione, che vengono nuovamente declinati in una dimensione di presenza attiva nella metropoli. E moltissimo conta la produzione di immaginario, dalla musica alla grafica, dalla rilettura di pensatori chiave (alcuni anche afferenti per tradizione alla Sinistra) all’organizzazione di convegni. Questo fronte di attività ed esperienze è spesso disomogeneo e contraddittorio, ma certamente muove da premesse diverse da quello che un tempo si chiamava Destra. Tanto è vero che una buona parte dei soggetti interessati, se qualcuno chiedesse loro: «Sei di Destra?», risponderebbe: «Non è questo il punto»…
 
  DAL TESTO – “Caratterizzata da connotazioni culturali e storiche certamente originali, espressione di una cultura non conforme che vorrebbe essere antagonista a quella dominante, “la musica alternativa” vuole sfruttare l’immediatezza del mezzo musicale per farne strumento di comunicazione tra l’élite “ribelle” dalla quale proviene e l’”altro” mondo giovanile. La sostanziale omogeneità del messaggio è assolutamente caratterizzante: battaglie e sofferenza, ma anche sogni, ironia e avventure di tre decenni della Destra extraparlamentare, mentre è costante il richiamo alla riscoperta dei valori tradizionali, oltre che a temi storici “dimenticati”, realizzando così un singolare esempio di una sorta di “continuità ideale” dei contenuti”.
 
  L’AUTORE – Domenico Di Tullio   (Roma, 1969), avvocato penalista, è impegnato nella difesa del Coordinamento delle Occupazioni a Scopo Abitativo e delle Occupazioni Non Conformi. Si interessa di scrittura creativa nell'associazione culturale Bombacarta. Vive a Roma, in un quartiere proletario (e già rosso) per antonomasia, deciso a rimanerci anche dopo l'uscita di questo libro.
 
  INDICE DELL’OPERA – La «Destra» tra virgolette - Prolegomeni alla metapolitica: dalle sezioni - autogestite ali'azione nei quartieri – DalL’azione sociale di Terza Posizione alle Occupazioni a Scopo Abitativo. Intervista a Gabriele Adinolfi - Gli anni Novanta - Il Dart (1 987-1 990) - Dart. Intervista a Flavio Nardi - L'azione metapolitica nelle scuole  e nei quartieri: le occupazioni per un giorno - Le nuove contaminazioni - Busto Arsizio - Comunità Giovanile di Busto Arsizio. Intervista a Francesco «Checco» Lattuada - La «Milano Ferrea» degli skin - Da Spazio Libero a Skinhouse. Intervista - a Duilio Canu - La prima delle occupazioni: PortAperta - PortAperta, il primo! Intervista a Giovanni Valente - I centri sociali di «Destra»: Roma avanti tutta - Esperimenti collettivi: Casa Montag - Casa Montag oggi, botteghe artigiane e centro agriculturale. Intervista a Deddo - Zetazeroalfa, un nome un destino? - Il suono del panico mediatico. Intervista a Sinevox degli Zetazeroalfa - Avamposto di libertà: il Foro753 - Foro753 nessuno escluso. Intervista a Giacomo Mondini - La dittatura del sorriso - ((Abbiamo una casa»: CasaPound Osa! - Osa e Onc, i due volti delle occupazioni della Destra non conforme. Intervista a Gianluca Iannone - A Roma si Osa! L'estate delle occupazioni nere, l'inverno degli sgomberi, degli scandali immobiliari, delle reprimende giudiziarie - CasaItalia Parioli: un'Occupazione a Scopo Abitativo nel cuore della Roma bene - CasaItalia Boccea: una casa stregata, già consolato iracheno, diventa Osa - CasaItalia Torrino: tre sequestri, tre dissequestri, una nascita - Mutuo Sociale per il diritto alla proprietà. Intervista a Simone Di Stefano - Tentativi di ripetere una formula vincente e le elezioni bomba delle Osa - Il candidato Gerri. Intervista a Germano Buccolini - «Avanti autocarri! »: la campagna per il Mutuo Sociale e le seconde elezioni delle Osa – Ringraziamenti – Bibliografia – Webgrafia