Irlanda del Nord. Una colonia in Europa |
||||
a cura di Silvia Calamati | ||||
Edizioni Associate, pagg.518, Euro 21,00 | ||||
IL LIBRO - Dopo il cessate il fuoco dell'IRA (1997) e la fine dell'Accordo del Venerdì Santo (1998), sembrava che per l'Irlanda del Nord sarebbe stato possibile cominciare a costruire la pace. Invece il processo politico nord-irlandese ha subito una grave crisi. Perchè? Questo libro cerca di dare una risposta alla crisi del processo politico nord-irlandese aprendo una finestra sui principali eventi della recente storia nord irlandese: dal Movimento per i Diritti Civili alla fine degli anni Sessanta al massacro di 14 persone a Derry il giorno del Bloody Sunday (1972), dalla morte per fame di Bobby Sands nel carcere di Long Kosh (1981) ai più recenti tentativi di risoluzione del conflitto. Il conflitto nord-irlandese è tutt'altro che una "guerra di religione" o "guerra civile". Per cercare di sconfiggere l'IRA, il Governo britannico ha esercitato un controllo della popolazione che non ha eguali in Europa. Ha introdotto una legge di emergenza che ha conferito a soldati e polizia poteri eccezionali, legalizzando la politica dello shoot-to-kill ("sparare per uccidere") da parte delle forze di sicurezza. Ha infine messo in atto una strategia costellata da collusioni tra servizi segreti, soldati, polizia e gruppi paramilitari lealisti, infiltrandovi "agenti segreti" all'interno, passando loro armi ed informazioni su persone che sono state poi assassinate, come denunciato nei rapporti di Amnesty International e del giudice internazionale Peter Cory. Questo libro non mancherà quindi di suscitare interrogativi e perplessità riguardo al modo in cui Londra ha gestito il conflitto nel suo "cortile di casa", in quella che rimane ancora oggi una delle ultime colonie in Europa. DAL TESTO - "La filosofia della "lotta al terrorismo" è l'elemento centrale della politica britannica in Irlanda del Nord. Da sempre il Governo di Londra sostiene che si tratta di una lotta tra terrorismo e democrazia. Se si assume tale punto di vista non è poi difficile giustificare ogni abuso di potere in nome della "difesa della democrazia". Il "Rapporto Stalker" e i tre morti di Gibilterra [...] indicano come sia necessario fare una netta distinzione tra la politica britannica "ufficiale" e ciò che invece viene realizzato nella pratica". L'AUTRICE - Silvia Calamati, giornalista, esperta massima dell'argomento, ha tradotto il libro di Bobby Sands "Un giorno della mia vita", è autrice di "Figlie di Erin", una testimonianza di donne di Belfast, di prossima ristampa. INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Parte prima: La violazione dei diritti umani in Irlanda del Nord - Introduzione - 1. Profilo storico - 2. La divisione dell'Irlanda - 3. Il controllo dell'informazione - 4. Forze di sicurezza e gruppi paramilitari lealisti - 5. La legislazione d'emergenza - 6. Maltrattamento fisico e psicologico durante l'interrogatorio - 7. I proiettili di plastica - 8. Maltrattamento e intimidazione della popolazione civile - 9. La discriminazione nel lavoro - 10. La repressione culturale: la lingua e la cultura irlandese - 11. Shoot-to-kill - Parte seconda: I tentativi di risoluzione del conflitto (1984-1993) e il primo cessate il fuoco dell'Ira (1994-1996) - 1. Dal "New Ireland Forum" (1984) alla "Downing Street Declaration" (1993) - Parte terza: Dal secondo cessate il fuoco dell'Ira (1997) alle elezioni europee del 2004 - Parte quarta: Fonti - Appendici - Appendice 1: Irlanda del Nord. Vittime del conflitto (1966-2003) - Appendice 2: Collusioni tra forze di sicurezza, servizi segreti e gruppi paramilitari lealisti. Elenco delle vittime in Irlanda del Nord e nell'Eire (1970-1999) - Appendice 3: Irlanda del Nord. Percentuali di disoccupazione tra la popolazione cattolica e protestante 1990/2002 - Appendice 4: Fotografie di Kelvin Boyes e Silvia Calamati - Bibliografia (a cura di Silvia Calamati) |