Chi ha ucciso |
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Barry Chamish | ||||
Editrice Nuovi Autori, pagg.391, Euro 18,00 | ||||
In questo saggio, lo scrittore Barry Chamish (ex agente dei servizi segreti israeliani) ricostruisce la 'vera' storia dell'assassinio dell'ex primo ministro israeliano Yitzhàk Rabìn, svelandone alcuni inquietanti retroscena. "Rabìn - si legge nel testo - era il bersaglio ideale per un omicidio. Primo Ministro d'Israèl, un "Processo di Pace" con l'OLP e la Siria che gli fu imposto dall'esterno. Divenne allora il volontario patrocinatore di una diplomazia che stava portando Israèl a morte sicura. Gli si ersero contro due pericoli mortali da campi opposti: i fautori degli Israeliani avversi al "Processo di Pace", e i manipolatori del potere, in Israèl e all'estero, favorevoli al "Processo di Pace". Il crimine fu attribuito ai primi, mentre i secondi ne sono responsabili". Per l'omicidio di Rabìn è stato condannato Yigàl Amìr, un attivista "dell'organizzazione così detta contro la pace EYAL (sigla di ORGANIZZAZIONE DEI GUERRIERI EBREI)". Ma è davvero stato lui? Secondo Chamish, Amìr fu vittima di un'operazione-trappola orchestrata dalla Shabàk, e non uccise l'ex premier israeliano. Ad Amìr sarebbe stata fornita dagli agenti della Shabàk una pistola caricata a salve. Lui avrebbe sparato al premier, e sarebbe stato colto in flagrante. Ciò avrebbe offerto al governo israeliano il pretesto per scatenare su vasta scala la repressione contro coloro che si opponevano al "Processo di pace". Subito dopo i colpi sparati da Amìr, secondo la ricostruzione fornita da Chamish, Rabìn, vivo e vegeto, "fu trascinato via, e ficcato dentro alla sua limousine, dove il vero assassino stava in agguato. E poi, quello che doveva essere il viaggio di un minuto verso l'ospedale, divenne una gimkana di oltre otto minuti per le oscure vie di Tel Aviv. In quel periodo l'omicida completò la sua opera, e lasciò l'auto". |